Quel pomeriggio di un giorno da cani

Film 1975 | Drammatico 130 min.

Regia di Sidney Lumet. Un film Da vedere 1975 con James Broderick, Al Pacino, Chris Sarandon, Charles Durning, John Cazale, Sully Boyar. Cast completo Titolo originale: Dog Day Afternoon. Genere Drammatico - USA, 1975, durata 130 minuti. - MYmonetro 3,37 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 2 luglio 2018

Sal e Sonny, due reduci dal Vietnam, assaltano una banca, ma la polizia interviene prima che riescano a fuggire. Il film ha ottenuto 6 candidature e vinto un premio ai Premi Oscar, 5 candidature a Golden Globes,

Quel pomeriggio di un giorno da cani è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
3,37/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 3,74
CONSIGLIATO SÌ
Film d'azione e critica sociale, un classico di Lumet.

Sal e Sonny, due reduci dal Vietnam, assaltano una banca, ma la polizia interviene prima che riescano a fuggire. Asserragliati all'interno dell'edificio con numerosi ostaggi, i due chiedono di poter fuggire all'estero con un aereo. Durante l'assedio le storie dei due (anche l'omosessualità di Sonny) diventano di pubblico dominio e la gente, che sta raggruppata all'esterno per assistere alla conclusione, comincia a "tifare" per loro. Uno spietato ufficiale della polizia riesce comunque ad arrestare Sonny, mentre Sal rimane ucciso.


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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 28 agosto 2009
marezia

"Due vi rimangono intrappolati con gli ostaggi: lungo sarà l'assedio della polizia. E sanguinoso." NON E' VERO. Io non ho visto granate, bombe a mano, lanciarazzi ma solo scambi di battute. Addirittura io ho visto in quella banca un clima cordiale, quasi cameratesco: Pacino non solo va incontro alle esigenze dei sequestrati con un'imbarazzo dovuto ai vari intoppi che ispira nello spettatore tenerezza, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 9 maggio 2012
Frank Slade

Sono un grande fan di Al Pacino come pochi potranno notare dal mio nick name. Consiglio questo film a chiunque sappia  e a chiunque piaccia cogliere gli aspetti minuziosi di ogni film, ripercorrendo la trama con poca superficialità e cogliendone le metafore. Solitamente viene presentato come un film violento, ma non è così.

giovedì 18 luglio 2013
Fedson

Sceneggiatura di Frank Pierson premiata con Oscar insieme all'incommentabile performance di Al Pacino, sono i due ingredienti caratteristici di uno dei film chiave dell'intera Nuova Hollywood! Tratto dagli eventi di una vera rapina tentata in una banca di New York da parte di tre rapinatori, il film, uno dei più celebri e riusciti del regista Sidney Lumet, incentra la vicenda su Sonny [...] Vai alla recensione »

domenica 6 dicembre 2009
Linda Polverari

Dopo una serie di interpretazioni geniali Al Pacino incarna Sonny , il maldestro bandito che, aiutato dal suo complice (il magnifico John Cazale), fa irruzione in una banca prendendone in ostaggio impiegati e clienti per 14 ore. Comincia così un braccio di ferro con la polizia che all’inizio sembra accettare le sue richieste, compreso il finanziamento per il cambio di sesso del suo innamorato, portandoli [...] Vai alla recensione »

domenica 4 luglio 2010
Mr.619

Schema riproposto in moltissimi polizieschi di età più recente, è la riproduzione in cellulosa di una storia vera avvenuta a Brooklyn più di trent'anni fa e che concerne moltissimo anche i tempi moderni per la caratura e calibro (non solo dell armi da fuoco) dei sottintesi ematomi e tematiche a sfondo sociale non direttamente esplicate, ma accarezzate con zelo diligente [...] Vai alla recensione »

giovedì 9 giugno 2011
bissoli

La solita storia di una rapina in banca... Niente di tutto questo. La rapina fallisce e tutto diventa imprevedibile. Inizia l'assedio.La potente macchina organizzativa dei mass media sfruttano la situazione. La fallita rapina si presta allo sfruttamento commerciale: venditori di pizze, di panini, di bibite; telecronisti, piazzisti... La macchina organizzativa commerciale si mette subito in moto. [...] Vai alla recensione »

giovedì 27 agosto 2009
marezia

"Due vi rimangono intrappolati con gli ostaggi: lungo sarà l'assedio della polizia. E sanguinoso." NON E' VERO. Io non ho visto granate, bombe a mano, lanciarazzi ma solo scambi di battute. Addirittura io ho visto in quella banca un clima cordiale, quasi cameratesco: Pacino non solo va incontro alle esigenze dei sequestrati con un'imbarazzo dovuto ai vari intoppi che ispira nello spettatore tenerezza, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 24 luglio 2013
ShiningEyes

Tratto da un evento reale, “Quel pomeriggio di un giorno da cani”, è un film passato alla storia non solo per una lucida e perfetta regia di Sidney Lumet e per le meravigliose prove recitative di Al Pacino e John Cazale; l'onore della storicità del film è data da un tipo di cinema che è sempre più bravo a raccontare fenomeni sociali e fatti di cronaca [...] Vai alla recensione »

domenica 15 agosto 2021
paolp78

La pellicola è ispirata ad accadimenti realmente avvenuti che vengono messi in scena con straordinario realismo dal bravissimo Sidney Lumet, esperto nel dirigere film polizieschi ambientati nella “Grande Mela” (tra gli altri si ricorda l’acclamato “Serpico”, di solo due anni precedente, sempre con Al Pacino nella parte del protagonista).

venerdì 6 novembre 2015
Filippo Catani

New York agosto 1972. Una coppia di squilibrati entra in banca per realizzare una rapina ma l'arrivo della polizia li costringerà a barricarsi all'interno prendendo gli impiegati come ostaggi. Tratto da un articolo apparso su Life, Lumet ci ricava un film che è diventato di culto attraverso il quale vengono mosse una serie di critiche sociali ben precise.

lunedì 21 aprile 2014
Noia1

Tre ragazzi decidono di derubare una banca, tutto è calcolato nei minimi particolari ma dal momento in cui entrano in azione tutto comincia ad andare storto. La polizia circonda l’edificio sotto il controllo dei ladri ed inizia una paradossale e snervante trattativa. Un thriller psicologico, un film drammatico, una commedia nera, una critica nei confronti degli spietati mass media, un film che mette [...] Vai alla recensione »

lunedì 14 gennaio 2013
Rescart

Su cosa si fonda un impero globale come quello yankee? Forse su complicate tecnologie informatiche che si giovano delle più recenti innovazioni e di sofisticati sistemi di controllo delle comunicazioni come il famigerato “Echelon”? Niente di tutto questo. Prova ne sia il fatto che con la fine della guerra fredda è anche finita la spasmodica corsa al raggiungimento di sempre [...] Vai alla recensione »

giovedì 9 giugno 2011
bissoli

La solita storia di una rapina in banca... Niente di tutto questo. La rapina fallisce e tutto diventa imprevedibile. Inizia l'assedio.La potente macchina organizzativa dei mass media sfruttano la situazione. La fallita rapina si presta allo sfruttamento commerciale: venditori di pizze, di panini, di bibite; telecronisti, piazzisti... La macchina organizzativa commerciale si mette subito in moto.

lunedì 20 settembre 2010
luca r.

ennesimo capolavoro di al pacino,qui in una delle sue interpretazioni  migliori!!che dire ...film perfetto....il capostipite del genere rapina in banca ma forse innarrivabile!!il finale ti fa incazzare...quando sembra fatta.........che rabbia

giovedì 27 agosto 2009
marezia

Anche a voler ammettere la buona fede del recensore io vorrei sapere se l'ha riletta prima di consegnarla perché nella stesura l'aggettivo sanguinoso è chiaramente riferito all'assedio e mi dispiace per lui ma non lo è. Quanto alla valenza critica della pellicola è un problema di comprensione però tra la sintassi e la comprensione si salva solo l'annotazione dell'Oscar.

giovedì 4 novembre 2010
Nalipa

Lumet ha realizzato il film attenenendosi ad un fatto di cronaca. Molto ben costruito  con un casti di tutto rispetto, ma AL Pacino é pazzasco, sempre al massimo ....grande!!!!

domenica 19 luglio 2009
Paolo Ciarpaglini

Strepitoso il duo Pacino-Kazale, regia quasi da presa diretta, tanto palpabile è la tensione. La vera storia di due reduci dal Vietnam. Unico neo, l'omosessualità di Pacino, che anche a volercela far entrare, non regge. Trattandosi comunque di un fatto di cronaca, il regista ha dovuto attenersi ai fatti. E lo ha fatto con somma maestria, aiutato da un Al Pacino giovane, ma già pervaso da quel 'quid', [...] Vai alla recensione »

lunedì 29 giugno 2009
joker91

questo film dimostra ancora una volta il genio pacino. il suo sguardo,la sua recitazione secca e nervosa rendono il film ottimo anzi capolavoro. la scena in cui strilla attica e il modo in cui lo fa e grandioso. un al pacino mitico ancora una volta con lumet dopo quel capolavoro di serpico. 2 oscar,nomination all' oscar per pacino ma a vincere e stato jack nicholson per qualcuno volò sul nido del [...] Vai alla recensione »

domenica 29 maggio 2016
Leucònoe

Mi piace molto il vostro sito, lo trovo un utile riferimento, però vedo con rammarico che nelle trame mettete puntualmente spoiler. Potete fare qualcosa, è molto fastidioso, grazie e buon lavoro

domenica 8 marzo 2015
il befe

bello

venerdì 23 agosto 2013
LorenzoMeloni

Sidney Lumet ha diretto in Dog Day Afternoon uno tra i migliori Pacino di sempre. Di quelli fastidiosi, che abbattono come birilli le convenzioni e gli stereotipi della recitazione. Si prenda un episodio di cronaca nera dell'epoca, lo si metta in mano a un regista capace e ad un bravo attore e si otterrà solo un'ammasso di piombo, lacrime e facili moralismi.

lunedì 30 gennaio 2012
sergej89

grandissima compagnia di attori....ottima regia di lumet...film ben più profondo di quanto si possa pensare...adoperare la banca come microcosmo nel quale e intorno al quale viene messa a nudo l'America...grandioso

domenica 22 gennaio 2012
sergej89

un quasi capolavoro....psicologicamente fortissimo...Lumet entra nella testa dei suoi personaggi e realizza una caratterizzazione degna di nota...i tempi morti sono abbastanza ridotti e la recitazione dei vari attori di alto livello. Si potrebbe contestare la vena tragicomica, ma in realtà essa è parte integrante del messaggio che Lumet voleva lanciare.

venerdì 9 dicembre 2011
aniki

Film appena sufficiente che credo sia passato alla storia solo per il carisma del suo protagonista, nella prima ora è anche divertente e scorre via bene, appena il regista calca la mano sull'intimità del personaggio di Al Pacino (telefonata al fidanzato, alla moglie, lettera alla madre) il film piomba in un coma irreversibile, finale ben girato.

martedì 29 giugno 2010
batman77

Il film è molto coinvolgente, l'ho visto che era iniziato da poco e subito sono rimasto incollato davanti alla tv senza riuscire a distogliere la concentrazione.. che dire? Al pacino un mostro sacro come sempre, la sceneggiatura è perfetta il finale però era prevedibile. certi passaggi sono pesanti, dunque non riuscirei a rivederlo con piacere. una volta basta e avanza..

martedì 13 aprile 2010
DR.NO1968

Non capisco la perdurante fama della pellicola, al più giustificata dai numerosi passaggi nell'adolescenziale gioco dei mimi dei titoli dei films. I personaggi sono descritti con tratti grotteschi (senza però che il culto del grottesco riesca ad assurgere ad una forma d'arte). La trama è quella dei primi cinque minuti.

giovedì 25 febbraio 2010
francescol82

Tra maldestri rapinatori entrano in una banca, armati di mitra e pistola ma incapaci perfino di tenerli in mano, figuriamoci di usarli. Spaventato per la gravità del reato che stavano compiendo uno dei tre si tira indietro e se ne va lasciando la scena agli altri due. Quanto ho appana descritto sono i primi dieci minuti del film, il resto è una trattativa infinita e noiosa tra i due restanti "rapinatori" [...] Vai alla recensione »

Frasi
Non voglio ucciderti ma lo farò se è necessario.
È il tuo mestiere eh?
Sì...
Se qualcuno deve uccidermi spero che lo faccia perché mi odia a morte e non perché è il suo mestiere!
Dialogo tra Sheldon (James Broderick) - Sonny Wortzik (Al Pacino)
dal film Quel pomeriggio di un giorno da cani
winner
miglior scenegg.ra originale
Premio Oscar
1976
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