| Titolo originale | Shattered |
| Anno | 1991 |
| Genere | Giallo |
| Produzione | USA |
| Durata | 100 minuti |
| Regia di | Wolfgang Petersen |
| Attori | Tom Berenger, Greta Scacchi, Bob Hoskins, Joanne Whalley, Corbin Bernsen, Theodore Bikel Frank Cavestani, Bert Rosario, Debi A. Monahan, Jedda Jones, Scott Getlin, Kellye Nakahara, Dona Hardy, Jasmin Gabler, Charlene Hall, Dierk Torsek, George Hebert Semel. |
| MYmonetro | 3,17 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 10 gennaio 2011
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CONSIGLIATO SÌ
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Marito e moglie hanno un incidente in macchina. La moglie se la cava con qualche graffio, ma l'uomo è davvero malconcio. Tornato in sé ha perso la memoria. L'aiuta a far luce un detective e scopre per cominciare una tresca amorosa della moglie. Il regista Peterson, conosciuto soprattutto per La storia infinita, ha setacciato materiale qua e là per costruire il suo film, prendendo un po' a Hitchcock ( La donna che visse due volte e Rebecca - La prima moglie), un po' ad Argento ( Quattro mosche di velluto grigio e Profondo rosso) e qualche atmosfera da De Palma. Non paia azzardato il riferimento al regista italiano perché è conosciutissimo dagli addetti ai lavori statunitensi, e per scrupolo citiamo due scene per tutte, l'incidente al ralenti e la confessione dell'omicida.
Un giallo di Richard Neely,The Plastic Nightmare, trasposto filmicamente dal talentuoso ed eclettico regista tedesco Wolfgang Petersen (La storia infinita, Nel centro del mirino, Troy) in un thriller dal plot abbastanza scontato ma con un cast discreto in cui spicca Bob Hoskins, sebbene in un ruolo da comprimario, accanto a Tom Berenger e Greta Scacchi, due divi bellocci, ormai dimenticati, degli anni [...] Vai alla recensione »
Dopo un pauroso incidente d'auto Dan che in realtà è Jack si risveglia con una memoria limitata e il viso a pezzi... Una storia costruita al limite del paradosso verosimile solo in un film, appunto, ha il merito d'incollarti alla sedia in una visione curiosa, intrecciata e appassionante nella quale però sembrano aleggiare contaminazioni televisive, una regia che non [...] Vai alla recensione »
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