Titolo originale | The Godfather, Part II |
Anno | 1974 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 185 minuti |
Regia di | Francis Ford Coppola |
Attori | Robert De Niro, Al Pacino, Robert Duvall, John Cazale, Diane Keaton Talia Shire, Lee Strasberg, Michael V. Gazzo, Troy Donahue, Gastone Moschin, James Gounaris, G.D. Spradlin, Richard Bright, Tom Rosqui, Bruno Kirby, Frank Sivero, Francesca De Sapio, Morgana King, Marianna Hill, Leopoldo Trieste, Dominic Chianese, Amerigo Tot, John Aprea, Joe Spinell, James Caan, Abe Vigoda, Tere Livrano, Gianni Russo (III), Maria Carta, Oreste Baldini, Giuseppe Sillato, Mario Cotone, Fay Spain. |
Uscita | lunedì 4 novembre 2024 |
Tag | Da vedere 1974 |
Distribuzione | Adler Entertainment |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 4,10 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 29 ottobre 2024
Le origini e l'evoluzione di Don Vito Corleone, diventato ricco e potente grazie allo sfruttamento dei giochi d'azzardo e della prostituzione. Il film ha ottenuto 9 candidature e vinto 6 Premi Oscar, 5 candidature a Golden Globes, In Italia al Box Office Il padrino - Parte II ha incassato 55,5 mila euro .
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Dopo la morte di Don Vito Corleone suo figlio Michael ha preso in mano le redini della famiglia. Il suo rapporto con un boss della mafia ebraica, Hyman Roth, gli aliena il sostegno di uno dei suoi luogotenenti, Frankie Pentangeli. Sfuggito ad un attentato nella sua abitazione, Michael inizia a sospettare di Roth e a pensare che all'interno del gruppo dei suoi più intimi collaboratori o della cerchia familiare ci sia un traditore.
Nel passato, Vito Corleone arriva a New York dopo l'uccisione dei genitori all'inizio del secolo scorso. Lo ritroviamo adulto con un lavoro onesto da cui verrà fatto licenziare dal boss del quartiere. Da quel momento inizierà la sua ascesa nel mondo della criminalità.
Coppola affronta il secondo (e non definitivo) capitolo della saga de Il Padrino con la consapevolezza di dover dare seguito a un capolavoro.
Per cercare al contempo di dare continuità alla narrazione ma anche di distanziarsi da essa decide in pratica di assumersi il rischio di girare due film alternando le vicende dell'uno e dell'altro. Lo fa avvalendosi della prestazione di due grandi interpreti dei quali sa sfruttare le doti. Ad Al Pacino chiede un understatement denso di significazioni esistenziali ma pronto ad esplodere in attacchi d'ira violenta. A De Niro domanda di costruire in progress, partendo dalla quotidianità di uomo onesto, un lucido boss che sa come 'fare giustizia'. Nella versione originale si può apprezzare una scelta coraggiosa (almeno per l'epoca) sia l'uno che l'altro (ma molto più continuativamente De Niro) parlano in un linguaggio che potremmo definire italo/siculo. Il che, per l'epoca e per un pubblico americano, significava dover leggere i sottotitoli.
Il film può essere letto sotto angolazioni diverse. Quella ideologica può far propendere per un'accentuazione del rapporto mafia-Stato rispetto al precedente. La presenza del senatore alla festa di compleanno del figlio di Michael e la battuta che gli viene rivolta da quest'ultimo "Siamo due facce della stessa ipocrisia" è significativa in proposito, così come le sedute della Commissione senatoriale da cui Corleone riesce ad uscire senza danni.
C'è poi quella (inevitabilmente?) visione stereotipata di una Sicilia solatia e mafiosa senza soluzione di continuità sia ad inizio secolo che negli Anni Cinquanta. Nulla sembra essere cambiato e Vito può esercitare il proprio desiderio di vendetta.
Quello che però apre il film e lo chiude è un sentimento di disgregazione dell'idea stessa di famiglia con tutte le distorsioni che essa comporta e comportava. Michael, a differenza di suo padre, è un uomo solo. Perché la società sta cambiando e la coesione che suo padre (presenza non visibile, per non disponibilità di Brando, in una significativa scena del sottofinale) riusciva ad ottenere non è più possibile. Kay, la moglie, comprende che il suo desiderio di entrare nella legalità resterà tale senza vedere alcuna concretizzazione e pertanto gli si oppone. Non sarà l'unica volta in cui ciò che accade contribuisce ad offrirgli un bilancio negativo di un percorso fatto di morte perché i 'nemici', ovunque si nascondano, vanno solo e semplicemente eliminati. Coppola e Puzo lo osservano, lo giudicano ma, soprattutto, lasciano che lui inizia a giudicare se stesso.
Più che un proseguimento del primo, questo film ne è un completamento e un approfondimento. Nelle tre ore di proiezione, infatti, la pellicola evoca la storia di Vito Corleone, piccolo superstite di un'intera famiglia sterminata che giunge a New York e fonda un vero e proprio impero criminale. Suo figlio Michael lo vedrà disgregarsi lentamente nel giro di pochi anni.
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In questo secondo Padrino molte cose sono cambiate: Michael (Al Pacino) è diventato il nuovo boss Corleone dopo che suo padre Don Vito è morto nel primo capitolo. Convive con la moglie Kay (Diane Keaton) e nei suoi affari lavora sempre con il suo fidato avvocato Tom Hagen (Robert Duvall). In questo capitolo, Michael Corleone sarà alle prese con un azionista ebreo a Miami impegnato in vari investimenti [...] Vai alla recensione »
Coppola crea un film per certi versi anche superiore al 1 che porta allo stesso regista finalmente L' OSCAR,Al pacino ha nelle mani tutta la pellicola ed la tiene in uno stato di grazia con un interpretazione strabiliante affiancato dalla bravissima Diane Keaton,Robert de niro è un Vito corleone agli arbori ed lo fa divinamente. Colonna sonora perfetta,ambientazioni perfette ed una sceneggiatura [...] Vai alla recensione »
Si inizia con Micheal Corleone (Al Pacino nel suo ruolo migliore), che appena diventato Padrino, dopo essere succeduto al fu Vito Corleone/Andolini, deve non solo salvaguardare il potere e l'autorevolezza della famiglia, ma anche fare i conti con alleati, nemici potenti, doppiogiochisti e tutti senza scrupoli; per non parlare dei parenti serpenti che standogli vicino possono ferirlo maggiormente.
Erroneamente scambiato per un gangster movie, il Padrino, in tutta la sua serie, e' in realtà' la piu' lucida rappresentazione cinematografica del dramma della vita contemporanea. Nel racconto della storia della famiglia Corleone infatti, troviamo tute le paure e tutti i desideri che condizionano la vita dell' uomo moderno.Il retaggio famigliare, da cui sembra impossibile, e in ogni caso, rendersi [...] Vai alla recensione »
Il film è contemporanamente un sequel ed un prequel de "il Padrino". In parallelo, vengono infatti raccontate le storie di don Vito Corleone, scappato bambino dalla Sicilia per sottrarsi ad una faida, e di suo figlio Micheal, che ristruttura gli affari di famiglia ed uccide il fratello traditore Fredo. Coppola, definitivamente affermato dopo il successo di "il Padrino" e [...] Vai alla recensione »
Quando ripenso a "Il Padrino - Parte II", mi trovo catapultato in un viaggio avvincente attraverso il tempo, immerso nelle intricate dinamiche del potere. Il film di Francis Ford Coppola, diretto da lui stesso, supera il concetto tradizionale di sequel e si immerge nella narrazione del primo capitolo in modo ancora più dettagliato ed esteso. "È difficile che un sequel riesca a eguagliare o superare [...] Vai alla recensione »
il film si svolge su 2 piani temporali: nel 1901 a Corleone il ragazzino Vito Andolini vede uccidere i suoi genitori dal boss Don Ciccio quindi scappa emigrando a New York dove inizia a lavorare come garzone in una salumeria a Little Italy. Sposatosi e con 3 figli - Santino, Fedro e Michael - don Vito Corleone (Robert De Niro) uccide il boss del quartiere Don Fanucci diventando egli stesso un rispettato [...] Vai alla recensione »
Continua l'emozionante gangster-storia dei Corleone. Con il Padrino (II parte) il regista, Coppola, decide di procedere in parallelo tra la vita corrente (anni'50) di Michael e quella del padre, Vito Ardolini (convenzionato dalla polizia americana poi con Corleone), giunto a New York negli anni '20 quando era appena un ragazzino. Michael in ogni sua mossa, in ogni suo momento, rivive [...] Vai alla recensione »
Un film "cambiato" rispetto al suo prequel.Esso ha avuto un successo doppio rispetto al primo film della saga:ciò è stato caratterizzato sia dalla trama,sia dal cast,e sia per la rappresentazione grafica e ambientale di un contesto storico molto difficile(gli anni '50/'20).La trama si basa sulla continuazione di quella del primo film;il cast è di successo mentre l'ambientazione della pellicola è molto [...] Vai alla recensione »
Dopo Il Padrino del 1972, arriva il sequel. Di solito i seguiti sono nettamente inferiori ai film che li precedono, ma in questo caso non si può dire cosi. Se si considera che il precedente capitolo rappresenta l'apice del cinema, non si può non dire che questo film è un capolavoro. Questo film ha una struttura molto bella, piena di flashback che secondo me lo rendono [...] Vai alla recensione »
Mentre il primo film si concentrava + su le singole scene (basti pensare alla scena del battesimo o il cavallo nel letto) che nell'opera in generale, questo sequel ha sequenze meno memorabili, ma è maggiormente riuscito nel complesso. Dialoghi agghiaccianti e taglienti, che ti tengono incollato per tutto il tempo, colonna sonora mandata da Dio in persona.
Tutti i commenti negativi a mio nome su questo film che compaiono su questo forum non sono miei ma opera di utenti che hanno voluto costruirmi una pessima ma soprattutto FALSA reputazione tra gli altri utenti, infatti sono stati scritti prima che il sito introducesse la registrazione con nickname e password, tempi in cui bastava copiare il nome da una persona e scrivere sotto false [...] Vai alla recensione »
Il mio film preferito in assoluto. Riesce a ricostruire la storia della famiglia Corleone facendola incrociare anche con gli eventi storici di inizio degli anni '60. Qualche flash back ogni tanto riesce a tenere sempre sveglio lo spettatore, e benchè si tratti di un film su gangester, riesce anche a lasciare spazio alla violenza e alle sparatorie soprattutto nel finale, senza esagerazioni.
Quasi tutti i sequel di racconti cinematografici sono falliti miseramente, uno dei pochi casi che fanno eccezione è certamente la triologia del "padrino". In questo caso COPPOLA complica un po' le cose coinvolgendo lo spettatore ad impegnarsi non poco a ricostruire man mano un mosaico intrecciato, fatto però di grandiosi flash back che ci fanno ammirare una volta [...] Vai alla recensione »
Un film colossale.Il tessuto psicologico si intreccia alla perfezione con quello della violenza e del potere.La mafia vista come un male incurabile,inestricabilmente legato alle successioni ,alle influenze e alla famiglia.Vista come un volto che ha anche luci, oltre che ombre.Un male inestinguibile,ma che ,superando il concetto in se ,riflette sulle sue implicazioni.
Francis Ford Coppola tornò a sorprendere due anni dopo la realizzazione del suo primo Padrino con un seguito decisamente all'altezza. Mentre nel primo capitolo la scintilla è un ottimo Marlon Brando, stavolta è Robert De Niro (pensate, tutti e due vincitori all'Oscar nel ruolo di Vito Corleone). Stavolta però il podio di Padrino è di Al Pacino in una delle sue più memorabili interpretazioni, che in [...] Vai alla recensione »
Il mio film preferito in assoluto. Riesce a ricostruire la storia della famiglia Corleone facendola incrociare anche con gli eventi storici di inizio degli anni '60. Qualche flash back ogni tanto riesce a tenere sempre sveglio lo spettatore, e benchè si tratti di un film su gangester, riesce anche a lasciare spazio alla violenza e alle sparatorie soprattutto nel finale, senza esagerazioni.
decisamente secondo me il migliore della saga grazie a quel genio di coppola ma soprattutto a un al pacino che in questo film a differenza del primo e unico protagonista. il suo sguardo amletico che avevamo già ammirato nel primo e da antologia e anche gli altri attori del cast non sbagliano. 6 oscar e nomination per al pacino che però non vince. nel film ammiriamo anche un grande de niro nel ruolo [...] Vai alla recensione »
un sequel commerciale inutile, c'è soltanto fotografia ed ambientazione, manca Marlon Brando che da solo ha reso un capolavoro il primo film, quasi metà film è in siciliano e non se ne capisce nulla, la regia è ridondante fino alla nausea, la musichetta del tema diventa quasi una tortura, per essere una storia di fantasia è abbastanza sterile, manca del [...] Vai alla recensione »
Una seconda parte era necessaria per poter comprendere al meglio la complessa vicenda della famiglia Corleone dalla sua nascita sino al culmine dell'attività criminale di quel periodo. Un "secondo tempo" molto rischioso visto il capolavoro che fu il Padrino part. I, ma Coppola sforna 3 ore di pellicola che apparentemente sembrerebbero un'eternità al cinema ma che [...] Vai alla recensione »
the best al pacino okkkkkkkkkkkkkkkkkk
il solo de niro è spettacolare,come anche il grande Al...
un film direi formidabile, oggi se il cofanetto del padrino è molto quotato, è merito anche di coppola..., non appagato ne fiacco ha portato avanti una saga a dispetto dei temi, un must dello spettacolo, tra le tante sfumataure e anedoti, provoca divertimento quando Michael fa un viaggetto d'affari e trovando nello sfarzo fredo la, che ballava scomposto in una specie di festino, [...] Vai alla recensione »
Verrò linciato, lo so, ma credo che questo film sia incommensurabilmente meno valido del suo predecessore. Le vicende presenti di Michael Corleone, troppo frammentate, caotiche, ripetitive o quasi copiate dal primo film (solo alla fine si capisce tutto, le prime due ore scorrono senza capire alcuni nessi fondamentali, tipo chi ha tradito chi, e via discorrendo), si vanno pure a mescolare a [...] Vai alla recensione »