Titolo originale | Bluebeard's Eighth Wife |
Anno | 1938 |
Genere | Commedia |
Produzione | USA |
Durata | 80 minuti |
Regia di | Ernst Lubitsch |
Attori | David Niven, Claudette Colbert, Gary Cooper, Edward Everett Horton, Franklin Pangborn Elizabeth Patterson, Wolfgang Zilzer. |
Tag | Da vedere 1938 |
MYmonetro | 3,16 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 20 ottobre 2023
Lubitsch, con la collaborazione alla sceneggiatura di un Billy Wilder all'epoca poco noto, ci offre Gary Cooper in un ruolo brillante. In Italia al Box Office L'ottava moglie di Barbablù ha incassato 1,2 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Michael Brandon è un miliardario americano in vacanza sulla Costa Azzurra. Qui, in un negozio, incontra Nicole de Loiselle che non gli risulta indifferente. Si dà da fare per sedurla e convincerla a sposarlo. Quando però lei apprende che si è già sposato ben sette volte e che c'è un'ingente somma a disposizione qualora lui chiedesse il divorzio, accetta il matrimonio con il progetto di negarsi alle sue attenzioni.
Lubitsch, con la collaborazione alla sceneggiatura di un Billy Wilder all'epoca poco noto, ci offre Gary Cooper in un ruolo brillante.
Alla base di questo film c'è un testo per il teatro di Alfred Savoir portato sulle scene di Broadway da Charlton Andrews. Il cinema se ne era già interessato nel 1923 con un film muto diretto da Sam Wood con Gloria Swanson come protagonista. La produzione (Paramount), considerato il mancato successo di Angelo, decide di affiancare a Lubitsch, per la stesura dello script, Billy Wilder e Charles Brackett. Il trio diverrà così affiatato da proseguire la collaborazione anche nel successivo passaggio alla MGM. Da allora Wilder considererà Lubitsch come un Maestro tanto da avere nel proprio studio, appesa su una parete, la domanda "Come la girerebbe Lubitsch?" quale monito per la sua attività di regista.
I tre hanno come ostacolo il Codice Hays che impedisce loro di andare ad affrontare il tema della sessualità così come vorrebbero. Si prendono allora tutta la libertà possibile nel gioco delle allusioni. È sufficiente vedere la scena di apertura per comprendere il divertimento che provano nell'aggirare la censura. Brandon pretende di acquistare solo la giacca di un pigiama provocando sconcerto nella scala gerarchica del negozio (si veda in particolare la reazione del capo in testa).
Lo sconcerto però aumenta quando sopraggiunge Nicole che vuole acquistarne solo... i pantaloni. Gli sguardi che seguono pongono qualche pruriginoso interrogativo. Si tratta solo dell'inizio perché poi, in questo matrimonio che non s'avrebbe da fare ma che si fa perché i De Loiselle sono ridotti praticamente sul lastrico, la mancata consumazione offre materia per ulteriori situazioni ammiccanti. A cui si aggiunge il protrarsi di un gioco sulla parola Cecoslovacchia che diventa se non proprio un tormentone, un'occasione per misurarsi sulla riproposta di un'idea declinabile in più modi.
C'è poi la non troppo bonaria presa in giro dell'americano facoltoso convinto di potersi permettere l'acquisto di qualsivoglia 'cosa' (mogli comprese nella definizione). Non manca poi la citazione dell'amato Shakespeare quando l'americano (e quindi quasi per definizione non colto) Brandon acquista dei classici per potersi addormentare leggendoli e trova invece ne "La bisbetica domata" delle idee che trova ottime per gestire il suo rapporto con Nicole. Alla quale Claudette Colbert regala la giusta dose di sensualità ma anche di sottile perfidia. Se si aggiunge che si può anche trovare nel film un David Niven nel ruolo di aspirante fidanzato, nonché di segretario frustrato, il gioco è fatto.
Una ragazza scopre, alla vigilia delle nozze, che il fidanzato ha già avuto sette mogli. Si sposa ugualmente ma, per vendicarsi, gli si nega per tutta la durata del viaggio di nozze che si svolge in un'Europa ricostruita ad Hollywood. Tutto finirà per il meglio.
L'OTTAVA MOGLIE DI BARBABLÙ disponibile in DVD o BluRay |
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Ha l'età di una mia anziana zia, questo film. Ma il contenuto ed i dialoghi sono moderni ed attuali. Guardatelo. Non solo con le orecchie e gli occhi di chi sta difronte ad un vecchio.