Titolo originale | Un flic |
Anno | 1972 |
Genere | Poliziesco |
Produzione | Francia |
Durata | 105 minuti |
Al cinema | 1 sala cinematografica |
Regia di | Jean-Pierre Melville |
Attori | Richard Crenna, Catherine Deneuve, Riccardo Cucciolla, Alain Delon, Simone Valère . |
MYmonetro | 3,02 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 30 novembre 2016
Un commissario prova a bloccare una banda di criminali capeggiata da un uomo innamorato della sua stessa donna. In Italia al Box Office Notte sulla città ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 903 e 673 nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Jean Pierre Melville è stato uno dei pochi europei a recepire gli stilemi del miglior cinema americano di genere, ma i suoi film non si identificano né nella tradizione né nell'innovazione del suo tempo. Come Bresson, Melville sembra impegnato in una sorta di ricerca di cinema puro, nella sua forma più intransigente.
Volutamente sottotono e di grande rigore dal punto di vista formale Notte sulla città inciampa nei virtuosismi della messa in scena e in sequenze di sterile e stucchevole accuratezza, finendo per risultare poco avvincente e il genere stesso appare immobilizzato nelle sue forme e declinazioni. È un film prigioniero del crepuscolo, desolato, disincantato, pervaso da un' irreversibile malinconia. Melville si beffa delle verosimiglianze. L'incantesimo si rompe e l'attenzione al dettaglio lascia spazio alla mancanza di credibilità.
Ancora una volta Alain Delon, ancora una volta un noir dopo Frank Costello faccia d'angelo e I senza nome che rinvigorì le finanze di Melville e lo consacrò definitivamente come cineasta immerso in un mondo notturno dominato da figure solitarie. Ci sono elementi che sembrano essersi evoluti (o devoluti, se si preferisce), confermando il controllo completo del regista sulla narrazione. Si può notare infatti come si accentuino le stilizzazioni attraverso i dialoghi e la caratterizzazione dei personaggi.
Anche la musica è usata con parsimonia. Grande attenzione al colore, la ricerca di grigi, di verdi e di azzurri sottolinea il vuoto angoscioso dei personaggi. Il blu domina in tutte le scene. Parigi appare scura anche di giorno. Lo stesso regista aveva dichiarato "Il mio sogno è fare un film a colori in bianco e nero, in cui vi è un solo piccolo dettaglio a ricordarci che stiamo davvero guardando un film a colori". Nessuno è moralmente puro né totalmente cattivo. I personaggi sono svuotati delle loro emozioni compreso l'oggetto del desiderio dei due contendenti una mai così gelida Catherine Deneuve. Primo ruolo da poliziotto per il divo francese Alain Delon, questa volta ben lontano dalla personalità di cui Melville aveva saputo dotarlo nelle due precedenti collaborazioni.
Si arriva al finale con l'assenza di climax che contraddistingue la cinematografia di Melville dove, come da copione, a imperare è l'incombenza tragica del destino.
Fin dalla prima inquadratura di questo film mediocre, "un Flic" (Notte sulla città) di Melville, il regista col cappello da cowboy, autore di tanti Polar avvincenti, l'immagine di una banca di periferia, che si conclude col ferimento di uno dei rapinatori, si avverte il tono crepuscolare di questa pellicola. Terza ed ultima opera di una trilogia Noir, con un gigantesco [...] Vai alla recensione »
Le strade di Parigi, le insegne, le albe livide, le facce di poliziotti e delinquenti accomunate dalla stessa tristezza, vittime dello stesso destino. Una rapina a un treno di notte, lunga sequenza muta che ci ricorda Bresson e sottolinea le qualità di un attore poco compreso: Richard Crenna. Magistrale Delon, volto di pietra e agilità di pantera.