Titolo originale | Nosferatu, Eine Symphonie des Grauens |
Anno | 1922 |
Genere | Horror, |
Produzione | Germania |
Durata | 75 minuti |
Regia di | Friedrich Wilhelm Murnau |
Attori | Max Schreck, Gustav von Wangenheim, Greta Schröder, Alexander Granach, Georg H. Schnell Ruth Landshoff, John Gottowt, Gustav Botz, Max Nemetz, Wolfgang Heinz, Albert Venohr, Eric van Viele. |
Uscita | lunedì 8 febbraio 2016 |
Tag | Da vedere 1922 |
Distribuzione | Cineteca di Bologna |
MYmonetro | 4,00 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 28 gennaio 2016
La trasposizione originale, poi ripresa da Herzog nel 1979, ispirata al Dracula di Stocker. La personale versione di Murnau ha fatto scuola ed è pervasa da sinistri bui e controluce. In Italia al Box Office Nosferatu il vampiro ha incassato 36,4 mila euro .
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Nosferatu il vampiro (uno dei capisaldi indiscussi del cinema espressionista tedesco) è stato per decenni il solo film vampirico ammesso nelle discussioni colte dei critici, ma- come tutti i film sul tema- viene spesso stroncato, nonostante abbia ispirato nel 1979 una personalità quale quella di Werner Herzog. Fortunatamente la sorte volle salvarne una copia, perché la pellicola fu condannata al rogo non per il suo contenuto erotico ma per una più semplice bega legale. Murnau infatti pensò bene di non pagare nessun diritto a Bram Stoker pur essendo Nosferatu apertamente tratto dal romanzo del giornalista irlandese. E così il nostro vampiro si trovò presto al centro di una causa intentata dalla vedova Stoker contro la casa produttrice. Nonostante Murnau avesse cambiato tutti i nomi dei personaggi la causa fu vinta e il tribunale decretò la distruzione di tutte le copie del film ma qualche "anima diabolica" provvide a salvarne i negativi.
Girato nel primo dopoguerra, l'obiettivo del regista sembra la rappresentazione dei tiranni e non quello di inoculare le masse dell'epoca con simboli eticamente malsani di ottimale preservazione dal dissolvimento della carne. Questa prima versione del conte Dracula sullo schermo è indimenticabile, con la sua figura rigidamente contorta e scheletrica, le lunghe unghie artigliate, le occhiaie incavate. La collocazione sociale nel mondo dei vivi è molto precisa: è la borghesia commerciale tedesca del secolo scorso. Per Murnau il Nosferatu, il non morto, era il simbolo dell'irruzione violenta di un elemento irrazionale nel tessuto della realtà borghese ottocentesca, un qualcosa da opporre alla buona educazione e alla facciata ipocrita del mondo circostante, una forza eversiva e incontenibile. Come uno specchio diabolico e metafisico il vampiro, nel capolavoro del muto tedesco, rifletteva l'immagine impietosa della crisi in cui versava tutta la middle-class europea consapevole ormai del fatto che la propria funzione storica si stava esaurendo. Contrariamente alle posteriori pellicole aventi per protagonista la figura del vampiro, quella di Nosferatu, lontana dal premere sull'eros, predilige la cieca forza maligna del non morto. Difatti il suo non è lo sguardo languido e accattivante del Dracula dell'indimenticabile Tod Browning interpretato da Bela Lugosi, né lo sguardo pieno di lascivia del vampiro Lestat in Intervista col vampiro. Il conte Orlok (interpretato nell'opera di Murnau da Max Schreck) non ha alcuna parvenza elegante, ma sembra solo strisciare in una condizione di automa semi-incosciente. Nessuna sensualità dunque ma solo le rigide movenze di un non-essere che in una sorta di altalenante regressione organica sembra richiamare un ibrido tra un pipistrello e un insetto. Nella sua staticità quasi ossessiva, questa icona non possiede nulla di romantico, quasi a sottolineare il carattere disumanizzato del male e l'impotenza umana di fronte a quest'ultimo. Pellicola pedagogica quindi con finale lieto solo a metà.
La trasposizione originale, poi ripresa da Herzog nel 1979, ispirata al Dracula di Stocker. La personale versione di Murnau ha fatto scuola ed è pervasa da sinistri bui e controluce. Orrore psicologico alla massima valenza e grande fotografia di Fritz Arno Wagner. Fu girato senza il permesso della famiglia dell'autore e perseguitato dalla moglie dello scrittore.
NOSFERATU IL VAMPIRO disponibile in DVD o BluRay |
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Siamo nel 1922, il cinema allora, oltre ad un'ancor immatura consacrazione, possedeva quel merito di cui gode ciò che per primo riesce ad esplorare, e talvolta superare, gli argini e i limiti della sperimentazione. Il compito più difficile e apprezzato di alcuni registi del periodo, è stato indubbiamente quello di aver rapprersentato visioni e idee prima d'allo [...] Vai alla recensione »
Il fascino del cinema degli esordi è dato, tra le altre cose, dal forte contrasto che si può ricavare dalla fotografia in bianco e nero, dal gioco tra la luce e l’ombra. Quale sintesi allora migliore di Nosferatu? La storia ha come protagonista Hutter, un ingenuo agente immobiliare, che vive nella Brema di fine ‘800 con la moglie Ellen.
Wisborg,1838; Knock, un agente immobiliare dell'epoca, riceve l'interessamento di acquisto per una casa in quelle zone da parte del conte Orlok di transilvania, allora per concludere l'affare vi manda il giovane Hutter, che parte per quelle tenebrose terre. La nomina del conte Orlok non è delle più belle in Transilvania, la gente del luogo al solo sentir pronunciare il suo [...] Vai alla recensione »
NOSFERATU IL VAMPIRO (GERM, 1922) di FRIEDRICH WILHELM MURNAU. Con MAX SCHRECK, GUSTAV VON WAGGENHEIM, GRETA SCHRÖDER, ALEXANDER GRANACH, MAX NEMETZ ● Scritto da Henrick Galeen su libera ispirazione fornita da Dracula (1897) di Bram Stoker. Lo sceneggiatore cambiò i nomi e i posti per non pagare i diritti d’autore; ciononostante, la famiglia di Stoker non approvò le riprese [...] Vai alla recensione »
L'espressionismo tedesco ,e' un'arte che si puo' definire sublime ed epica allo stesso tempo ,ed infine immortale.Dopo i vari esempi di quest'arte (d.r. mabuse,lo studente di praga,il gabinetto del dottor caligari),Friedrich Murnau(nostalgia,il castello di vogelad) dirige una storia tratta dal romanzo di Dracula di Bram Stoker.Un uomo venuto a conoscenza della possibilita' di [...] Vai alla recensione »
Dracula di Bram Stoker ispirò uno dei più emozionanti film muti di tutti i tempi. Il mezzo e il soggetto sembravano paurosamente fatti l’uno per l’altro. Il romanzo, scritto in gran parte in forma epistolare, manca d dialoghi tradizionali e abbandona di approfondire descrizioni, perfette per la narrazione principalmente visiva del cinema muto.
L'espressionismo tedesco mutuando elementi dal teatro e dalla pittura lavorava sulla dimensione scenografica e sull'illuminazione con atmosfere ispirate alla letteratura fantastica, con personaggi che interpretavano le paure, le aberrazioni, in generale l'inconscio che irrompeva come male sociale, rivolta all'ordine costituito, manifestazione dell'oscuro mal represso da un perbenismo [...] Vai alla recensione »
TRAMA:Il giovane Jonathan Harker deve andare nei Carpazi per incontrare il conte Orlok(l'indimenticabile attore Max Shreck)ma egli non immagina quale sia la vera natura del misterioso conte...RECENSIONE:Il regista tedesco Friedrich Wilhelm Murnau si può considerare(si tratta di un interpretazione un pò semplicistica ma azzeccata)il precursore della moderna cinematografia vampiresca [...] Vai alla recensione »
Ci sono esempi di film ben più significativi nell'Espressionismo tedesco. Questo film ha poco di raffinato e francamente è troppo lento e noioso. Il Dracula di Bela Lugosi è di gran lunga superiore, un grande film americano che perlomeno non spinge lo spettatore a premersi una pistola alla tempia dopo un'ora interminabile di storia che è la brutta copia del grandissimo [...] Vai alla recensione »
nei lontani anni 20,decennio he ha prodotto molti capolavori (il gabinetto del dottor caligari,metropolis,solo per citarene alcuni,e sottolineo che l'ultimo citato e protetto dall' UNESCO) e questo film è un grandissimo film uno dei grandi cult horror.il prottagonista,il vampiro nosfreatu è la mia creatura dei film horror preferita,un icona,come d'altronde la mitia scena in cui nosfreatu sale le scale....ma [...] Vai alla recensione »
Film interessante, ottima regia e bella scenografia naturale, però l'azione si fa aspettare troppo. Dopo un intro interessante il film si dilunga troppo su fatti secondari e si risveglia solo nel finale, con quei dieci minuti da brivido. Stupendo il personaggio del conte, Jonathan di un' antipatia unica
Un indimenticabile capolavoro del maestro Murnau. Grandissimi Schreck e Schroeder, pessimo Wangenheim. Il conte Orlok è entrato nell'immaginario collettivo e resta tutt'oggi l'interpretazione più spaventosa e grottesca che meglio riprende il personaggio di Stoker. Ottimo anche il personaggio della Schroeder, pura ma avvolta da un'aria di mistero.
Difficilmente ,anzi quasi mai do 5 stelle a un film,ma questo non è un film,è qualcosa di più, è un capolavoro! Riesce ad essere inquietante ancora oggi,ed è passato quasi un secolo, per non parlare della bellissima scena nella nave . Unico!
Un film gelido e funereo come pochi altri, essenziale, mortifero ed elegante. Nato nel solco dell'esperienza espressionista (appena due anni prima Robert Wiene girava "Il gabinetto del dottor Caligari" opera-simbolo del movimento), il film riflette, come il coevo "Mabuse" di Fritz Lang, il sotterraneo malessere della società tedesca nell'epoca Weimariana, il progressivo ripiegarsi su se stesso di un [...] Vai alla recensione »
Film interessante, ottima regia e bella scenografia naturale, però l'azione si fa aspettare troppo. Dopo un intro interessante il film si dilunga troppo su fatti secondari e si risveglia solo nel finale, con quei dieci minuti da brivido. Stupendo il personaggio del conte, Jonathan di un' antipatia unica
Essendo una pellicola antichissima, resta tuttora una pietra miliare,non solo dell'espressionismo ,ma anche realista.La figura magnetica del conte Orlok(Nosferatu) fa gelare il sangue ,e pare voler uscire dalla pellicola,ma senza spiccare il volo ma a passi,pian,piano...Immenso Murnau,come altrettanto Max Shreck.
STUPENDO, IMMENSO. C'è poco altro da dire, davanti a cotanta maestosità e levatura artistica...