No, grazie, il caffè mi rende nervoso

Film abbastanza godibile.. l'ho anche visto (a proposito del titolo...) fino alle tre di notte soffrendo di insonnia..e c'ho bevuto pure il caffè sopra... :) ehehhe  l'accoppiata ha reso la pellicola divertente anche se pensavo fosse più sul genere "Thriller".. 

Un film italiano degli anni '80 che riesce a mischiare molto bene il noir e la commedia,con grandi interpretazioni di attori soprattutto della commedia napoletana (Troisi,Arena e compagnia bella) che,pur rimanendo fieramente napoletani,non si scordano che stanno facendo un film e recitano come deve essere recitato un film.Grande regia,musiche ben calibrate,sceneggiatura mai volgare e tutto made [...] Vai alla recensione »

Con quel cast si poteva e si doveva fare di meglio,la storia non decolla e resta a metà tra farsa e giallo,simpatici i siparietti di Troisi un grande,anche Lello Arena è sprecato in un copione senza nè testa nè coda. poca cosa

Un racconto banale su una città e una cultura fatta a pezzi dai soliti luoghi comuni e i sempre citati: pizza, mandulino e pummarola, non se ne può più ancora oggi, il film provoca un sonno letargico, lello arena ci mette impegno ma non funziona, troisi sembra sia lì per ricambiare un favore: un contributo di personalità evanescente, ricordo quando lo vidi in sala [...] Vai alla recensione »

A Napoli sta per partire il Festival della nuova canzone napoletana, ma qualche pazzo maniaco minaccia e uccide gli ospiti in nome delle vecchie tradizioni napoletane. I giornalisti de Il Mattino Michele Giuffrida e Lisa Sole cercano di trovare il maniaco. Un thriller metaforico su una Napoli come sempre sospesa tra le tradizioni radicate e il nuovo che avanza.

voto: 8 Michele (Lello Arena) è un giornalista galoppino del "Mattino" che un giorno si ritrova affibiato il caso del Festival Nuova Napoli, infatti sembra che qualcuno voglia sabotare il Festival dato il primo avvertimento dove crolla il palcoscenico e restano ferite tre persone, Michele non crede sia un sabotaggio, pensa sia più un incidente, e infatti è convinto [...] Vai alla recensione »