New York Stories

Film 1989 | Commedia 123 min.

Titolo originaleNew York Story
Anno1989
GenereCommedia
ProduzioneUSA
Durata123 minuti
Regia diWoody Allen, Martin Scorsese, Francis Ford Coppola
AttoriGiancarlo Giannini, Mia Farrow, Woody Allen, Mae Questel, Molly Regan, Paul Herman Nick Nolte, Rosanna Arquette, Kirsten Dunst, Steve Buscemi, Patrick O'Neal, Talia Shire, Carole Bouquet, Debbie Harry, Victor Argo, Illeana Douglas, Heather McComb, Jodi Long, Michael Higgins, Jesse Borrego, Julie Kavner, Adrien Brody, Mark Boone Junior, Mike Starr, James Keane, Brigitte Bako, Helen Hanft, Don Novello, Thelma Carpenter, Nancy Giles, Ira Wheeler, Martin Rosenblatt, Bill Moor, jenny Nichols, Marvin Chatinover, Herschel Rosen, Andrew Macmillan, Larry David, Robin Wood-Chappelle, Phil Harper, David Cryer, Paul Geier, Gregorij von Leitis, LoNardo, Paul Mougey, Victor Trull, Gia Coppola, Tom Mardirosian, Gina Scianni, Diane Lin Cosman, Selim Tili, Celia Nestell, Alexandra Becker, Jo Jo Starbuck, Joan Bud, Jessie Keosian, Michael Rizzo, George Schindler, Bridgit Ryan, Lola Andre, Annie-Joe, Adele French, Selma Hirsch, Briz, Lou Ruggiero, Elana Cooper, Richard Grund, Carmine Coppola, Peter Gabriel, Richard Price, Kenneth McGregor, Ernst Muller.
TagDa vedere 1989
MYmonetro 3,09 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Woody Allen, Martin Scorsese, Francis Ford Coppola. Un film Da vedere 1989 con Giancarlo Giannini, Mia Farrow, Woody Allen, Mae Questel, Molly Regan, Paul Herman. Cast completo Titolo originale: New York Story. Genere Commedia - USA, 1989, durata 123 minuti. - MYmonetro 3,09 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 9 aprile 2009

Tre storie, commissionate ad altrettanti famosi registi, sul tema unico della città dalle mille luci. Woody Allen è un maturo mammone oppresso da una ...

Consigliato sì!
3,09/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 3,17
CONSIGLIATO SÌ

Tre storie, commissionate ad altrettanti famosi registi, sul tema unico della città dalle mille luci. Woody Allen è un maturo mammone oppresso da una genitrice, che pretende di scegliergli anche la moglie. Nick Nolte, un pittore in crisi creativa per l'abbandono della sua modella amante. Infine Giancarlo Giannini e Talia Shire, coniugi divorziati vengono riavvicinati dalla figlia piccola.

Giancarlo Zappoli

Sheldon Mills è un avvocato cinquantenne che subisce ancora l'impatto con un'anziana madre logorroica ed elargitrice di commenti non richiesti. Quando arriva il giorno in cui Sheldon deve presentare la propria compagna, Lisa, alla madre non riesce a trovare altro modo per trarsi d'impaccio che condurre la "mammina" a vedere uno spettacolo di illusionismo che a lei non interessa per nulla. Gli unici che si divertono sono i figli che Lisa ha avuto da un'unione precedente. La vecchietta viene però invitata a partecipare a un gioco sul palcoscenico. Deve entrare in un baule dal quale è praticamente impossibile fuggire e "scomparire'. Quando il contenitore viene riaperto la mamma non c'è più. Il trucco consiste nel farla riapparire ma al momento opportuno della donna non c'è più traccia. Dopo qualche debole tentativo di ricerca Sheldon si convince che è probabilmente inutile insistere. Un brutto giorno però il protagonismo materno trova modo di esplicarsi ai massimi livelli: la donna compare infatti sullo sfondo del cielo di New York. Nel giro di poco tempo Sheldon diventa il bersaglio dell'ironia di tutti i suoi concittadini. Sua madre infatti, dall'alto, racconta a tutti i dettagli, anche i più intimi, della sua vita. Sheldon non sa come liberarsene mentre la mamma diviene cittadina benemerita perché segnala dall'alto scippi e altri episodi di criminalità. A nulla servono anche i riti magici organizzati da uno stregone in gonnella consigliato a Sheldon dall'analista. A un certo punto Lisa, sconvolta da tutto il clamore, decide di lasciare il fidanzato che finisce tra le braccia della maga esuberante e un po" pasticciona.
I due si affacciano al balcone della casa di lui. Alla madre la ragazza piace e quindi, d'improvviso, scompare dal cielo. È di nuovo rientrata nella vita normale e "naturalmente" parla, parla....parla.
Il progetto New York Stories nasce da un'idea di Robert Greenhut, amico e collaboratore di Allen da lunghissimo tempo. Si potrebbero realizzare tre episodi di autore, afferma il produttore. I convocati sono Martin Scorsese e Steven Spielberg che accettano di buon grado l'idea. Quando si giunge però alla fase di realizzazione Spielberg è costretto a rinunciare per problemi legati alle proprie produzioni. Subentra quindi Francis Ford Coppola e il film, prodotto dalla Touchstone (marchio "adulto" della Disney), viene realizzato. Unico vincolo per gli autori è quello di utilizzare come location la città di New York. L'episodio di Scorsese Lezioni di vero (Life Lesson) è un saggio sulla violenza esercitata non tramite le armi da fuoco (come in molti film del regista) ma attraverso la figura di un artista che ha bisogno, per esprimersi, di succhiare energie vitali dalla propria assistente. L'episodio di Coppola rappresenta forse il gradino più basso della sua filmografia. La vita senza Zoe ( Life without Zoe) è una specie di esercizio stilistico-scenografico sulla vita di una bambina costretta a vivere nella ricchezza e ad assistere ai problemi sentimentali dei genitori.
Edipo relitto viene accolto con simpatia dal pubblico e con fastidio dalla critica per motivi diametralmente opposti. Se gli spettatori sono soddisfatti di poter nuovamente divertirsi e ridere con un film di Allen, la critica ritiene che il regista si stia piegando ad esigenze commerciali e che il cortometraggio sia sostanzialmente un brusco passo indietro nella sua filmografia. I film che seguiranno smentiranno questi allarmi. Allen, semplicemente, cerca una variazione di registro e lavora su una figura peraltro già presente nel suo cinema: la madre sionista castrante. Vira però tutto sul semigrottesco non rinunciando alle linee conduttrici del suo cinema e ricorrendo talvolta all'autocitazione. Si veda in proposito la scena in cui un Woody preoccupato chiede al mago di restituirgli la madre che ricorda quella in cui uno degli "artisti" rappresentati da Danny Rose ipnotizza una donna senza riuscire a risvegliarla. Il tema della magia, già accennato in precedenza, assume qui una sua corposità che troverà ulteriori sviluppi in Alice e in Ombre e nebbia. Come la ricerca di una religione quale soluzione ai problemi irrisolti della vita portava Woody ad acquistare un Crocifisso e un libro sulla fede e a sovrapporvi, sul tavolo, il pan carré e la maionese così qui i vari riti non giungono ad altro risultato che a quello di far nascere un amore da un coscio di pollo lesso con gelatina. Una figura materna che porta in visita l'anziana zia sorda allo studio legale in cui il figlio lavora come apprezzato avvocato creandogli più di un imbarazzo e che racconta tutto della sua infanzia alla possibile fidanzata (che non è di suo gradimento) non può che diventare un ingombro di dimensioni enormi espandendosi nel cielo. Si noti qui come l'ironia alleniana non rinunci a colpire sul versante televisivo. Che cos'è quello che la signora Millstein (cognome originario americanizzato dal figlio) mette in scena dal cielo se non un mega talk show che ha come audience l'intera città di New York? Persone che neppure sanno chi sia la investono immediatamente del ruolo di confidente e consigliera, rivelando la loro fragilità e il bisogno di comunicare, non importa con chi. Dall'altra parte mamma Mills si trova in una sorta di maxitelevisore celeste che le conferisce arbitrariamente le caratteristiche di un'onniscienza e di una saggezza di cui in realtà non gode. L'Allen figlio non può che uscire sconfitto dallo scontro. La madre smette di ossessionarlo dal cielo cittadino ma ritorna a farlo nella dimensione quotidiana e, forse, ha trovato anche un'alleata nella futura nuora. Sheldon è circondato. Contro gli abbracci soffocanti di un amore eccessivo non c'è magia che tenga.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 15 aprile 2009
Veritas

Lo trovo più che altro un esercizio di stile, soprattutto da parte di Scorsese e Coppola, Woody Allen è fantasticamente divertente in una storia ai limiti del grottesco. Bravini tutti e tre, inquadrature e fotgrafie splendide. La sceneggiatura, detto questo, è assai mediocre, come per esempio nel secondo episodio, "La vita senza Zoe", che sembra più una favoletta da bambine che un segmento di un regista [...] Vai alla recensione »

martedì 18 settembre 2012
fedeleto

Che succede quando 3 registi americani come Martin Scorsese (taxi driver,toro scatenato,fuori orario),Francis Ford Coppola(il padrino,apocalipse now) e Woody Allen(Zelig,Hannah e le sue sorelle,Manhattan) si uniscono in un film a episodi?Ne esce un grande film che lascia il segno in una New York dipinta con i colori dell'eterogeneita'.Nel primo episodio diretto da Scorsese(Lezioni di vero),un [...] Vai alla recensione »

lunedì 4 gennaio 2010
Roberta Gilmore

3 grandi registi (Scorsese, Coppola, Allen) per 3 grandi storie. La più bella? Quella di Scorsese: una colonna sonora spettacolare! La più divertente? Quella di Allen: Edipo Relitto, imperdibile! :) Grande Woody

venerdì 22 giugno 2012
Francesco2

 Avevo sentito che questo film non era all'altezza della fama di chi l'ha diretto, ma non mi immaginavo una simile delusione. Cerco di spiegare perché. EPISODIO 1 Spiace dirlo, ma mi è parso il peggiore Scorsese che abbia mai visto. Paradossalmente, rischia di compiaciuto) dell'inconsistenza di ciò che racconta; gli stessi difetti che paiono  ttribuibili [...] Vai alla recensione »

Frasi
Buona l’idea di filointerdentarsi fra una portata e l’altra. Io non ci avevo mai pensato.
Dialogo tra Sheldon Mills ("Edipo relitto") (Woody Allen) - Rita (Bridgit Ryan)
dal film New York Stories
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