Le massaggiatrici

I milanesi Parodi e Manzini sono a Roma per firmere il capitolato che assegnerà loro l'appalto per la costruzione della Casa per la Protezione della Giovane. Parodi, già che si trova lontano dalla moglie (imprenditrice come lui) si reca nell'appartamento dove esercitano tre prostitute sotto le mentite spoglie di massaggiatrici. Sbaglia però porta e finisce da una massaggiatrice professionista mentre una delle allegre fanciulle si reca nell'hotel dove si trova Manzini che invece aveva fatto richiesta di una vera professionista per un improvviso malessere. Ha così inizio una serie si situazioni che coinvolgeranno anche gli apparentemente casti Presidente e Segretario della Fondazione appaltatrice.
La Legge Merlin, che aveva imposto la chiusura della cosiddette 'case chiuse', risaliva a soli 5 anni prima quando Lucio Fulci, senza particolari pretese ma con lucida ironia, metteva in scena questa pochade in cui si satireggiavano l'ipocrisia degli appartenenti al partito dominante (la Democrazia Cristiana) nonché le falle di una legge della quale (grazie al personaggio interpretato dalla Fabrizi ex studentessa in Legge) venivano portate in luce le incongruenze.
I difensori della pubblica morale si dimostrano decisamente deboli dinanzi alle grazie femminili. Non si tralascia neppure (con un'eccessiva cattiveria considerando che non si trattava di un uomo dalla doppia morale) un richiamo all'episodio che aveva visto un decennio prima protagonista l'allora onorevole Oscar Luigi Scalfaro che aveva imposto a una signora in un ristorante di coprire le spalle nude.
Philippe Noiret, al suo esordio nel cinema italiano, si ritaglia il ruolo di un servile, che recita da par suo anche se poi conserverà un pessimo ricordo di questa prestazione mentre Ernesto Calindri tratteggia con abilità e classe la figura dell'imprenditore milanese capace delle più imprevedibili giravolte sul piano dell'etica privata e pubblica. 