Anno | 1993 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 100 minuti |
Regia di | David Cronenberg |
Attori | Jeremy Irons, John Lone, Barbara Sukowa, Ian Richardson, Shizuko Hoshi, Annabel Leventon Vernon Dobtcheff, Richard McMillan, David Hemblen, Damir Andrei, Antony Parr, Margaret Ma, Tristram Jellinek, Philip McGough, David Neal. |
Tag | Da vedere 1993 |
MYmonetro | 3,33 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 23 marzo 2011
L'amore folle per una presunta cantante lirica porta alla follia un diplomatico francese. In Italia al Box Office M. Butterfly ha incassato 95 .
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CONSIGLIATO SÌ
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Un diplomatico francese in Cina si innamora di una cantante d'opera. È convinto di aver trovato la propria Butterfly ma non si rende conto che si tratta di un uomo che, oltre a tutto, comunica quanto lui rivela al proprio governo. Cronenberg si conferma indagatore di corpi e anime e dell'ambiguità della loro interazione anche se, quando pretende di fare cronaca (un caso analogo è realmente accaduto), rischia delle incongruenze. Come nella scena rivelatrice sul furgone cellulare in cui i due detenuti possono stare insieme senza neppure una guardia che li controlli.
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Dopo l'allucinato PASTO NUDO,David Cronenberg(la mosca,videodrome,inseparabili),dirige un film dove gli effetti speciali non possono entrare ma le sue tematiche sono le benvenute.Un uomo ,lavorando in cina,conosce una donna che lo attrae ,ella e' colei che mette in scena la madame butterfly ed esercita su di lui un potere magnetico.Si avvicinano gli anni della guerra dle vietnam,e solo dopo [...] Vai alla recensione »
Si è detto tanto su questa storia tratta da un fatto vero,tante parole per nascondere una vicenda scabrosa nell’ormai lontano anno 1964,mezzo secolo. Non si era più nell’epoca,come dire,del puritanesimo,ma ancora non lo si era del tutto abbandonato.Si aveva il concetto della bellezza pura della donna,un ideale di donna (Butterflay canta:Già del femmineo sciame qual di vento in fogliame s'ode il brusio),e [...] Vai alla recensione »
Fin dall'inizio, il lui/lei di cui Irons si innamorerà non mi sembra "Uomo " o "Donna" in senso definito: è una sorta di "donna" androgina, o meglio voce maschile, che -Guarda caso- nel suo paese, la Cina, mette in scena qualcosa che -mi pare- appartiene alla tradizione giapponese. Sono del parere che questo non sia assolutamente il miglior Cronenberg, anche se qualcuno potrebbe considerare questo [...] Vai alla recensione »
Si è detto tanto su questa storia tratta da un fatto vero,tante parole per nascondere una vicenda scabrosa nell’ormai lontano anno 1964,mezzo secolo. Non si era più nell’epoca,come dire,del puritanesimo,ma ancora non lo si era del tutto abbandonato.Si aveva il concetto della bellezza pura della donna,un ideale di donna (Butterflay canta:Già del femmineo sciame qual di vento in fogliame s'ode il brusio),e [...] Vai alla recensione »
Oriente e occidente, maschile e femminile, rituale e trasgressione, tradizione e innovazione, sessualità e repressione. La poetica degli opposti secondo Cronenberg che potrebbe forse fare un capolavoro ma manca il colpo, a mio avviso, per quella disattenzione all' estetica dell' immagine che renderebbe il film ancora più interessante soprattutto per le ambientazioni che già [...] Vai alla recensione »
René Gallimard si (e ci) guarda in uno specchio: con un gesto fulmineo uccide una mosca che s'è posata sul vetro. E a noi viene in mente Seth Brundle. Lo ricordate? Era lo scienziato pazzo di La mosca, l'ottavo film di David Cronenberg e quello che, nel 1986, gli consolidò fama e rispetto: fama fra gli spettatori, rispetto fra i critici. Per la verità, questo fu meno spontaneo e immediato di quella. [...] Vai alla recensione »
Attenzione alla "M." del titolo: M. Butterfly di David Cronenberg si legge in modi diversi prima e dopo aver visto il film. Siamo nel 1964: gli americani stanno per impelagarsi in Vietnam, e le autorità cinesi sono ansiose di conoscere le intenzioni degli "yankee" con il massimo di anticipo possibile. René Gallimard (Jeremy Irons), contabile presso l'ambasciata francese a Pechino, sembra fare al caso [...] Vai alla recensione »
Nessuno è perfetto. Neanche Cronenberg, che nella sua ormai lunga serie di variazioni sul tema dei sesso angoscioso e deviato, delle incerte identità, tenta con M. Butterfly un film sull’ambiguità sessuale e scivola fragorosamente sulla buccia di banana della credibilità. La storia è vera. Un piccolo funzionario dell’ambasciata francese a Pechino nei giorni immediatamente precedenti la rivoluzione [...] Vai alla recensione »