Anno | 1978 |
Genere | Animazione, |
Produzione | Giappone |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Soji Yoshikawa, Yasuo Ôtsuka |
Attori | Yasuo Yamada, Eiko Masuyama, Kiyoshi Kobayashi, Makio Inoue, Gorô Naya Tôru Ôhira, Kousei Tomita, Hidekatsu Shibata, Shôzô Îzuka, Kô Nishimura, Bob Bergen, Steve Kramer, Steve Bulen, Robert Axelrod, Edie Mirman, Michael Forest, Jeff Winkless, Sean Barrett, Toni Barry, Fujio Akatsuka, Ikki Kajiwara. |
Uscita | lunedì 24 giugno 2024 |
Tag | Da vedere 1978 |
Distribuzione | Nexo Digital |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,17 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 21 giugno 2024
Il primo anime realizzato con la tecnica "Animevision", un formato widescreen che segnò l'inizio di una nuova era per l'animazione. In Italia al Box Office Lupin III - La pietra della saggezza ha incassato 58,4 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Saputo dell'impiccagione del celebre ladro Lupin III, il suo acerrimo nemico ispettore Zenigata vola in Transilvania per verificare la notizia. Qui vi trova il diretto interessato e scopre con lui che al suo posto è stato giustiziato un sosia. La caccia del primo e la fuga del secondo riprendono immediatamente, prima in Egitto e poi a Parigi, dove Lupin decide di aiutare la sua innamorata Fujiko, ricattata da un folle nano che ha piani millenaristici sul destino dell'umanità. Nonostante i consigli dei sodali Jigen e Goemonm, che non tollerano i continui voltafaccia di Fujiko, Lupin s'imbarca in un'avventura incredibile che lo porterà letteralmente ai confini del mondo.
Torna in versione restaurata in 4K il primo lungometraggio anime dedicato al personaggio dei manga di Monkey Punch, realizzato con la tecnica Animevision, un formato widescreen che segnò l'inizio di una nuova era per l'animazione.
Che effetto fa, aldilà dell'innegabile valore storico, rivedere un film d'animazione giapponese di quasi cinquant'anni fa, espressione di una stagione lontana e di un'estetica surrealista e insieme espressionista oggi difficili da seguire? Con il suo gusto apocalittico e il suo totale disinteresse per l'economia del racconto, Lupin III - La pietra della saggezza è senza dubbio un capolavoro datato, ma non per questo il tempo l'ha svuotato del suo valore. Anzi.
A un occhio giovane e inesperto il film potrebbe sembrare confusionario e delirante, ma per le stesse ragioni anche visionario e folle tanto quanto il suo villain, la cui ambizione di cancellare e rifondare la vita sul pianeta si riflette in un'animazione che cerca di trasformare il segno grafico - la luce, la linea, il colore, il movimento - in una nuova, possibile immagine del mondo.
Il racconto è appassionante e lineare per tutta la prima parte, tra inseguimenti, personaggi che si avvicendano, passaggi da scenari urbani ad altri desertici. Con l'arrivo in scena del nano Mamo, freak animato da sentimenti di rivalsa e vendetta, e lo spostamento in un'isola del Pacifico, il film scivola invece in una dimensione irreale, sfiorata dalla contingenza storica del tempo (il ritorno della minaccia nucleare) e da previsioni futuriste (la clonazione). Non c'è troppo da star dietro alla trama e ai suoi capovolgimenti, ma piuttosto di abbandonarsi all'effetto sensoriale di un cinema senza limiti.
Se qualcosa l'alta definizione del 4K riesce a esaltare è proprio questo aspetto strabordante del film, all'epoca pensato per superare il formato televisivo della serie che aveva dato popolarità al personaggio e recuperare in chiave audiovisiva la grafica e l'atmosfera degli originali disegnati.
Nel film si notano splendide citazioni pittoriche (Escher, De Chirico, Dalì), rimandi alla cultura psichedelica, toni cupissimi e aggressivi (il Lupin gentiluomo dei capitoli successivi è ancora lontano) e pure espliciti dettagli erotici, tagliati dalla censura italiana all'epoca dell'uscita nel 1979 e già reintegrati dall'home video già negli anni Duemila.
Tra i recuperi di questo restauro, anche il doppiaggio della prima versione assente dalle riedizioni e la sigla originale "Planet O" scritta da Norbert Cohen e composta da Farouk Safi e Sharon Woods, cantata in inglese da Daisy Daze and the Bumble Bees.
Una necessaria opera di ricomposizione e riscoperta, dunque, che ribadisce il ruolo determinante di Lupin III - La pietra della saggezza nella storia del personaggio e insieme lo rilancia.
E' il primo lungometraggio dedicato al personaggio di Lupin III, veramente ben riuscito, uscito nel 1978. Alla fine della guerra fredda, questo film ben rappresenta il delirio umano di avere un corpo "eterno".
Lupin III : La pietra della saggezza, che in questi giorni è al cinema nella versione restaurata in 4K, è stato a tutti gli effetti il primo film di Lupin e in Italia fu distribuito nelle sale nel 1979, proprio mentre la prima serie de Le avventure di Lupin imperversava sulle emittenti private italiane. Diretto da Sôji Yoshikawa, il film uscì in Giappone nel 1978: sceneggiato da Monkey Punch, Atsushi [...] Vai alla recensione »
La prima incursione cinematografica del ladro gentiluomo è da intendere come una potente dichiarazione d'intenti: sull'universo creato da Monkey Punch, sui linguaggi delle prime due serie anime prodotte dalla TMS e, soprattutto, sulla necessità di equiparare il medium-cinema ad una macchina di sublimazione di quei processi che hanno reso il più celebre fuorilegge dei manga un'icona immortale.