Anno | 1991 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 120 minuti |
Regia di | Spike Lee |
Attori | Wesley Snipes, Anthony Quinn, Annabella Sciorra, John Turturro, Samuel L. Jackson Ossie Davis, Halle Berry, Michael Imperioli, Pamala Tyson, Phyllis Yvonne Stickney, Anthony Nocerrino, Steven Randazzo, Veronica Timbers, Veronica Webb, Frank Vincent, Joseph D'Onofrio, Gina Mastrogiacomo, David Dundara, Theresa Randle, Tyra Ferrell, Queen Latifah, Tim Robbins, Debi Mazar, Brad Dourif, Nicholas Turturro, Lonette McKee, Ruby Dee, Spike Lee, Michael Badalucco. |
MYmonetro | 2,75 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 8 maggio 2012
Architetto nero di New York, con moglie e figlia, ha una relazione con la segretaria italo-americana, che ha il babbo e due fratelli a carico. Male accolta nei rispettivi ambienti, la loro storia li fa espellere dalle famiglie.
CONSIGLIATO SÌ
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Dopo il meno riuscito Mo' Better Blues, Spike Lee ritorna con questo coinvolgente ritratto del razzismo visto attraverso un rapporto d'amore contrastato tra Flipper e Angie. Lui è un americano di colore, realizzato e di origine africana, lei è bianca e di origine italiana.
Spaccato di vita nella NY multietnica che mette a confronto le contraddizioni non solo di afroamericani ed italoamericani(e il razzismo che c'è da ambo le parti) ma anche del rapporto-uomo-donna e figli-genitori senza tralasciare le connotazioni religiose.Lee(che interpreta Cyrus) non evita didsascalismi ma gestisce le provocazioni con intelligenza(il discorso tra le mogli nere sull'impossibi [...] Vai alla recensione »
Ad oltre vent’anni dall’uscita di “Indovina chi viene a cena?” di Stanley Kramer, il tema delle coppie interrazziali torna sul grande schermo per mano di Spike Lee; se al primo va il grande merito dell’originalità, al secondo spetta sicuramente quello di avere reso la tematica (e tutta la situazione di contorno) molto più problematica di quanto non avesse fatto il suo predecessore.
La “febbre della giungla” può colpire anche a Manhattan: ne sono contagiati Flipper (Wesley Snipes) e Angie (Annabella Sciorra), i due protagonisti di Jungle Fever di Spike Lee. Lui è un giovane architetto afroamericano di successo, lei la sua neosegretaria di origine italiana. Vivono a pochi chilometri di distanza (l’uno a Harlem, l’altra a Brooklyn, nella “enclave” italiana di Bensonhurst), eppure [...] Vai alla recensione »
Jungle Fever sembra partire da dove Fa’ la cosa giusta finiva. In quel suo bel film del 1989 Spike Lee raccontava di una improvvisa, inarrestabile guerra di quartiere tra italoamericani e neri. Ossia: tra due minoranze diversamente inserite nella società statunitense. Non c’era ombra di manicheismo, in quel racconto che aveva i ritmi e la tragicità popolare dell’epos da cantastorie.