Titolo originale | The Super Inframan |
Anno | 1976 |
Genere | Fantascienza |
Produzione | Giappone |
Durata | 92 minuti |
Regia di | R. Harvin |
Attori | Anthony Laurence, Tom Malden, Diana Winter, Susan Curey . |
MYmonetro | 2,90 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 21 aprile 2015
Un robot diventa l'unica possibilità di salvezza dalla regina dagli Abissi che minaccia l'umanità.
CONSIGLIATO SÌ
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La Regina degli abissi, un demone distruttore dall'aspetto umano, sta sconvolgendo l'equilibrio naturale attraverso terremoti e catastrofi con il fine di conquistare il Pianeta con il suo esercito di mostri e demoni mutanti. Ma non ha fatto i conti con la perizia di uno scienziato che, in un centro iper-tecnologico, riesce a trasformare il giovane Rayma nel potentissimo Inframan: con una tuta rossa, due grandi occhioni azzurri e una valanga di superpoteri, il cyborg riuscirà a riportare la pace.
Pellicola di culto prodotta dai mitici Shaw Brothers Studios di Hong Kong, Inframan - L'altra dimensione è uno spasso a suon di acrobatiche sequenze di kung-fu, costumi di gommapiuma e scenografie da cartone animato. Se l'ispirazione viene dritta da varie serie tokusatsu giapponesi, prima di ogni altra Ultraman, l'esperimento diretto da Hua Shan si segnala per una ammirevole sveltezza che è tipica di molti prodotti Shaw Brothers: un senso dello spettacolo genuino e spontaneo cadenza una storia non dissimile da mille altre dove la minaccia alla Terra, messa in atto attraverso smottamenti e esplosioni, ricorda il tema tipico dei film giapponesi dei mostri giganti.
Sia o meno un prodotto destinato ai bambini oppure ai cultori del bizzarro, Inframan - L'altra dimensione si presenta come un punto fermo nel proprio genere di appartenenza, quasi un apripista, grazie ad un andatura priva di tempi morti, sempre ben ritmata, basata su un susseguirsi di situazioni incredibilmente divertenti con l'eroe al centro di ogni duello. Strano affermarlo, ma i poverissimi costumi, gli effetti speciali posticci, le esplosioni e le sovrimpressioni, tutte palesemente false, sono assolutamente perfette, basta soltanto avventurarsi nella visione con lo spirito del gioco.
A conti fatti, si tratta di un film essenzialmente d'atmosfera, con una trama ridotta al minimo, composta di diversi numeri-situazioni in cui godere del gusto pittorico di certe scenografie, davvero affascinanti, o della rassicurante prevedibilità del tutto.
È considerato il primo film cinese di supereroi. Ad interpretare Rayma è Danny Lee, che cesellerà da lì in poi una lunga carriera di comprimario nel cinema di Hong-Kong specialmente in ruoli di poliziotto, su tutti ricordiamo la partecipazione al capolavoro The Killer di John Woo.
A me risulterebbe made in Hong Kong e non Giapponese. In apertura viene presentato dalla Shaw Brothers e la lingua originale (almeno della versione che ho io) è in mandarino. Anche sul dvd c'è il marchio della Shaw Brothers. I nomi dei personaggi sono palesemente cinesi: Zhu, Chen, Lin... Anche su imdb.com il film è accreditato come cinese di Hong Kong.