Anno | 2024 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Tunisia, Norvegia, Francia, Canada, Qatar, Arabia Saudita |
Durata | 120 minuti |
Regia di | Meryam Joobeur |
Attori | Salha Nasraoui, Mohamed Graïaa, Malek Mechergui, Adam Bessa, Dea Liane Rayene Mechergui, Mariem Jlassi Akkari, Neji Kanaweti, Hélène Catzaras, Noomene Hamda, Chakib Romdhani, Bahri Rahali. |
MYmonetro |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 24 gennaio 2024
Una madre deve fare i conti con il traumatico ritorno di suo figlio dalla guerra.
CONSIGLIATO N.D.
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Una donna tunisina è divisa tra l’amore materno e la ricerca della verità, quando suo figlio torna a casa dalla guerra e scatena dissidi nel loro villaggio.
Dalla biografia della regista americana con radici tunisine, Meryam Joobeur, si legge che il suo precedente cortometraggio Brotherhood (2018) sia stato presentato in ben 150 festival internazionali, abbia vinto ben 75 premi e sia stato anche nominato all'Oscar. Un record per una giovane regista, tanto che Joobeur ha deciso di riprenderlo in mano, riscrivere la sceneggiatura e trasformarlo così in un [...] Vai alla recensione »
Dopo Gloria di Margherita Vicario, il secondo debutto in concorso alla 74° Berlinale è ancora opera di una donna, un lavoro spettrale, fatto di visioni e profezie. La regista tunisina canadese, di stanza a Montréal, sceglie di raccontare una storia familiare, stravolta all'improvviso dalla partenza di due figli, Mehdi e Amine, per andare a combattere in Siria.
Già autrice di apprezzati cortometraggi, tra cui Brotherhood premiato al Toronto Film Festival e per il quale è stata nominata all'Oscar, la tunisina-canadese Meryam Joobeur debutta nel lungometraggio con Mé el Aïn (titolo internazionale: Who Do I Belong To, "a chi appartengo"), in Concorso a Berlino 74. E rivela subito uno sguardo forte, in bilico tra l'osservazione della condizione umana e la trasfigurazi [...] Vai alla recensione »