Demon Slayer - Verso l'allenamento dei pilastri

Dopo i riassunti musicati di rito delle precedenti stagioni, ritroviamo Tanjiro nel bel mezzo di una difficile battaglia, in cui i suoi vari alleati hanno per una ragione o per l'altro dovuto farsi da parte. Solo lui potrà sconfiggere definitivamente il demone che si è infiltrato nel villaggio dei forgiatori di Katana. Il sorgere del sole però incombe e questo potrebbe obbligare Tanjiro a scegliere se combattere oppure se proteggere la sorella indemoniata Nezuko ma, con un colpo di scena, sarà lei stessa a prendere la drammatica decisione...

Dopo il grande successo di Demon Slayer - Il treno Mugen, la saga ideata da Koyoharu Gotoge ha continuato a proporre capitoli cinematografici, che fanno da ponte tra le stagioni televisive.

Se però Il treno Mugen era una produzione almeno in parte autonoma, tanto che poi i successivi capitoli in Tv non ne hanno interamente riciclato le scene, qui siamo invece di fronte a una formula che si può riassumere in riassunto+anteprima. Viene infatti riproposto il finale della terza stagione e si anticipa l'inizio della quarta, senza preoccuparsi minimamente di costruire una narrazione compiuta. Il treno Mugen, per quanto non cercasse di introdurre il mondo di Demon Slayer agli spettatori, per lo meno concentrava la vicenda in una sola location e seguiva un crescendo verso il finale, insomma come un film più o meno convenzionale, mentre qui si assiste invece a qualcosa di ben diverso.

Il climax di Demon Slayer - Verso l'allenamento dei pilastri è infatti posto nella prima parte del film, che inizia in medias res dopo un riassunto decifrabile solo dai fan. Terminata la battaglia ci si ritrova in una fase di scarsa tensione, con Tanjiro su un letto d'ospedale, e l'entrata in scena di una decina circa di personaggi fino a lì mai visti e per nulla presentati al pubblico, che ovviamente già li conosce dalla serie Tv. Quello che segue è una semplice preparazione degli eventi sui quali verterà la prossima stagione, ossia l'allenamento del sottotitolo a cui i protagonisti dovranno partecipare. Allenamento che per altro non si arriva a mostrare se non per alcune minime scene, tutte prive dei giovani personaggi principali e con i soli maestri. Il film non va dunque verso un finale compiuto ed è un semplice lancio, senza neppure un cliffhanger, di nuovo rivolto unicamente ai fan.

Non è del resto la prima volta, già il precedente secondo film di Demon Slayer, uscito in Italia nel 2003 con sottotitolo Verso il villaggio dei forgiatori di katana seguiva questa medesima formula, enunciata del resto già dalla parola "Verso". Il Villaggio dei forgiatori di katana, così come L'allenamento dei pilastri, sono infatti i titoli dell'arco narrativo del manga di Koyoharu Gotoge che la serie animata di Haruo Sotozaki andrà ad adattare nella stagione a venire. Più di film pensati come "prima parte" e spesso comunicati in modo ambiguo, come per esempio Spider-Man: Across the Spider-Verse, per restare all'animazione, o come Dune di Villeneuve dove non c'era nel titolo alcuna "parte uno", qui l'operazione è invece del tutto trasparente.

Oltre che rivolti esclusivamente agli informatissimi fan, i film di Demon Slayer seguono ormai una formula rodata. E alla fine se al loro pubblico va bene che il cinema diventi semplicemente un luogo d'incontro, per una sorta di anteprima della serie televisiva, questa è una strada che continuerà a essere percorsa, perché economicamente sostenibile ed efficace dal punto di vista promozionale oltre che del fanservice. Semplicemente non è Cinema, ma non ha alcuna pretesa di esserlo, dunque non c'è nessuno scandalo. 