Titolo originale | Beom-Joe-do-si 4 |
Anno | 2024 |
Genere | Azione |
Produzione | Corea del sud |
Durata | 109 minuti |
Regia di | Heo Myeong Haeng |
Attori | Dong-seok Ma, Mu-Yeol Kim, Lee Joo-bin, Dong-hwi Lee, Park Ji-hwan Min-jae Kim, Beom-su Lee, Ji-Hoon Lee (III). |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 29 aprile 2024
Le indagini su un omicidio svelano un racket di casinò online gestito dalla gang di uno spietato e psicotico criminale. Al Box Office Usa The Roundup: Punishment ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 885 mila dollari e 55,7 mila dollari nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Nelle Filippine un giovane programmatore informatico coreano viene ritrovato morto, in condizioni tali da far pensare a un lungo periodo di cattività e lavori forzati. Si aprono le indagini della polizia, che rivelano un racket dei casinò online che si snoda tra Corea e Filippine, gestito dalla gang di uno spietato e psicotico criminale, Baek Chang-gi, e collegato agli affari di un giovane magnate IT, Chang Dong-cheol. Il poliziotto Ma Seok-do, massiccio nel fisico e tenero di cuore, promette alla madre del ragazzo scomparso di affidare i colpevoli alla giustizia e si fa largo, a pugni e calci, nella rete criminale che conduce sino a Baek.
È il quarto capitolo della saga del Piedone di Corea Ma Seok-do (dopo The Outlaws del 2017, The Roundup del 2022 e The Roundup: No Way Out del 2023), ormai talmente amata e attesa da godere di una prima mondiale alla Berlinale.
Ma Dong-seuk, altrimenti detto Don Lee, è un mix di Sylvester Stallone e Bud Spencer, che da Train to Busan in avanti ha conquistato il pubblico con il suo carisma e i suoi cazzotti. In The Roundup: Punishment si alza nettamente il livello di sangue e violenza rispetto ai capitoli precedenti, grazie a un villain senza scrupoli: Baek è la classica macchina da guerra dei servizi segreti sfuggita al controllo, un topos dell'action sudcoreano qui perfettamente incarnato da Kim Mu-yeol, maschera di morte che non lascia spazio alla minima fragilità emotiva. Nonostante l'escalation di efferatezze, il monster cop Ma rinuncia a impugnare armi e si serve solo di pugni e calci, amplificati da incredibili effetti sonori, che devastano anche gli avversari più tenaci. Scorrerà più sangue del solito, ma i principi di Ma rimarranno intatti e nell'upgrade Don Lee si dimostrerà all'altezza della situazione. Un ritmo sostenuto e un intrattenimento leggero conducono sino all'epilogo su un aereo in attesa di decollare, che rappresenta senza dubbio il momento più estremo e sanguinoso del franchise. La regia di Heo Myeong-haeng, in precedenza coordinatore degli stunt, al debutto dietro la macchina da presa, si mette al servizio della star, in un esempio virtuoso di fan service, mentre la sceneggiatura di Oh Sang-ho offre anche una buona dose di comicità, con gag sulla forza di Ma o sulla sua incompetenza informatica e caratteristi di contorno che ritornano, come il traffichino Jang I-soo ispirato al Joe Pesci di Arma letale 2.
Niente di particolarmente nuovo sotto il sole, tanto che i conoscitori del franchise ritroveranno molte situazioni già visitate negli episodi precedenti, ma The Roundup: Punishment ha il merito di soddisfare le aspettative del pubblico, che si siede in sala a vedere un film di Don Lee essenzialmente per godere di una catartica scarica di pugni e di buoni sentimenti, proprio come succedeva in Italia decenni fa con Bud Spencer e i film di Piedone. Da questo punto di vista, che poco ha a che spartire con i meriti artistici ma molto con la natura più popolare e viscerale del cinema, The Roundup: Punishment rappresenta una garanzia e, con ogni probabilità, l'episodio migliore della saga, in cui i sottogeneri sono meglio bilanciati.