Anno | 2023 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Bosnia-Herzegovina |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Mersiha Husagic |
Attori | Mersiha Husagic, Niklas Löffler, Malte Arnold, Morena Bartel, Horst Beelitz Jimmy Bontatibus, Mario Condric, Aline de Oliveira, Dzenata Dizdarevic, Biljana Dugandzic. |
Tag | Da vedere 2023 |
MYmonetro | Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 2 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 31 gennaio 2024
Una notte tra due giovani a Sarajevo a guerra finita. In Italia al Box Office Cherry Juice ha incassato 461 .
CONSIGLIATO SÌ
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Cosa rimane quando la guerra è finita? Il film ripercorre questa domanda attraverso una notte selvaggia e imprevedibile a Sarajevo, quando Selma, una giovane sceneggiatrice bosniaca, condivide un incontro avventuroso con un attore tedesco di nome Niklas. Il destino dell'opera dipende quindi in larga misura dalla chimica dei due protagonisti e dalla creazione di un'atmosfera magica attraverso i personaggi, l'ambientazione fisica, la musica e la delicata narrazione.
Quand'è stata l'ultima volta che avete visto un protagonista chiedere alla sua amata sullo schermo cosa potrebbe iniziare a cambiare di lui, se dovessero rimanere insieme? Probabilmente mai, a meno che non abbiate visto Cherry Juice, una miscela di romanticismo e realismo trascurata al cinema ma assolutamente affascinante, che infonde nuova vita al genere.
Questo film si sforza di catturare, in modo meticoloso, cosa significhi essere giovani. Partendo da un momento particolare della storia contemporanea, la fine della guerra in Bosnia ed Erzegovina, la regista Mersiha Husagic, qui anche attrice protagonista, tesse un'ardita e dolce storia d'amore attorno a una colonna sonora accuratamente scelta, in vero spirito indie. Selma e Nikla, giovani di Sarajevo, si incontrano e si innamorano istantaneamente. La storia tra i due è apparentemente semplice: lei è molto pessimista, vede sempre il bicchiere mezzo vuoto, mentre lui è innamorato della vita e crede in un futuro migliore. Il ritmo e il montaggio sono eccezionalmente buoni per un film d'esordio. La storia che parte da due mondi completamente diversi e li fa incontrare lentamente e con attenzione. Un film che, attraverso il trauma della guerra, riesce a raccontare il preludio di un amore senza mai diventare sdolcinato o pretenzioso. È un viaggio teso e bellissimo attraverso la notte. Grazie ad una storia intelligente, spiritosa e commovente, la regista Mersiha Husagic diventa maggiorenne, sostituendo gli stereotipi romantici con personaggi credibili e ben delineati e dando al suo personaggio il tipo di ruolo impertinente e brioso che la maggior parte delle attrici può solo sognare. L'effetto glamour è ridotto, concentrandosi invece sullo scenario e, a volte, scivolando addirittura in modalità documentario.
Ma ciò che trasforma quello che fondamentalmente è un incontro tra due persone che camminano in una città distrutta in qualcosa di assolutamente irresistibile è una sceneggiatura che brilla di arguzia e saggezza, che permette alla coppia di soppesare i pro e i contro di un accoppiamento prolungato invece di inzupparla di cuori e fiori. Solo cinque minuti di schermo in compagnia di Selma e Niklas forniscono una visione delle relazioni più approfondita di quella che una dozzina di commedie romantiche potrebbero mai raccogliere tra di loro.
Cosa rimane quando la guerra è finita? Il film ripercorre questa domanda attraverso una notte selvaggia e imprevedibile a Sarajevo, quando Selma, una giovane sceneggiatrice bosniaca, condivide un incontro avventuroso con un attore tedesco di nome Niklas. Questo film si sforza di catturare, in modo meticoloso, cosa significhi essere giovani.
Partendo da un momento particolare della storia contemporanea, la fine della guerra in Bosnia ed Erzegovina, la regista Mersiha Husagic, qui anche attrice protagonista, tesse un’ardita e dolce storia d'amore attorno a una colonna sonora accuratamente scelta, in vero spirito indie. Un film che, attraverso il trauma della guerra, riesce a raccontare il preludio di un amore senza mai diventare sdolcinato o pretenzioso. È un viaggio teso e bellissimo attraverso la notte.
Fuori dagli sche(r)mi è sezione molto apprezzata, al Trieste Film Festival, proprio per quel suo inglobare progetti cinematografici insoliti e talora persino sorprendenti a livello di modalità narrative, archetipi cinematografici, tematiche in primo piano. Non a caso è una delle sezioni che amiamo di più. E si può dire che nel corso di questa trentacinquesima edizione del festival triestino sia stata [...] Vai alla recensione »