| Titolo originale | El Mestre Que Va Prometre El Mar |
| Anno | 2023 |
| Genere | Biografico, |
| Produzione | Spagna |
| Durata | 105 minuti |
| Al cinema | 56 sale cinematografiche |
| Regia di | Patricia Font |
| Attori | Enric Auquer, Laia Costa, Luisa Gavasa, Ramón Agirre, Milo Taboada Eduardo Ferrés, Alba Guilera, Laura Conejero, Xavi Francés, Felipe García Vélez, Elisa Crehuet, Padi Padilla, Chus Gutiérrez. |
| Uscita | giovedì 19 settembre 2024 |
| Tag | Da vedere 2023 |
| Distribuzione | Officine Ubu |
| Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
| MYmonetro | 3,77 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 17 settembre 2024
Una storia di coraggio, dedizione e resistenza che rischiava di rimanere sepolta dalle ombre del regime franchista. Il film ha ottenuto 5 candidature a Goya, In Italia al Box Office Il maestro che promise il mare ha incassato nelle prime 9 settimane di programmazione 374 mila euro e 8,5 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Antoni Benaiges è un maestro delle scuole elementari di origini catalane a cui viene assegnata una pluriclasse a Bañuelos de Bureba (Burgos). I suoi metodi di insegnamento innovativi e il fatto di non nascondere il proprio ateismo gli alienano le simpatie del parroco e del sindaco ma non quelle degli alunni che lo sentono vicino alle loro speranze e ai loro sogni. Uno dei quali è quello di poter vedere il mare.
Un film dallo straordinario successo in Spagna che ha un messaggio universalmente valido.
Patricia Font dirige un film in continua alternanza tra il presente e il passato. Nel presente una nipote (già madre) va alla ricerca della sepoltura di colui che si prese cura del nonno quando era bambino, sperando di trovarlo in una delle purtroppo numerose fosse comuni risalenti alla guerra civile. Nel passato assistiamo alla vita e all'attività didattica di quella persona, un maestro che pagò con la vita il non conformarsi alle imposizioni del franchismo rampante. Questo duplice piano di narrazione è già di per sé significativo. Ci ricorda il dovere della memoria in un presente in cui il revisionismo storico si approfitta di amnesie collettive indotte dal flusso comunicativo in cui il fake prevale.
Antoni Benaiges è davvero esistito e veramente ha promesso il mare a dei bambini che potevano solo immaginarlo. Quella promessa aderiva perfettamente al suo progetto didattico e pedagogico. Per comprendere meglio questo aspetto è bene ricordare che Benaiges applicava il 'metodo naturale' elaborato dal pedagogista Célestin Freinet che prevedeva una partecipazione costante da parte degli alunni, dettata dai propri bisogni, al processo di conoscenza. Freinet riteneva fondamentale l'utilizzo in classe della tipografia per favorire l'apprendimento della scrittura nell'ambito di una cooperazione degli allievi con il maestro e tra di loro. Ad uno spettatore odierno, abituato alla scrittura su computer, potranno sembrare metodologie preistoriche quelle che invece erano così innovative all'epoca da destare l'ostilità più bieca e cieca da parte della componente più retriva della società. Quasi tutti i quaderni stampati nella classe di Benaiges vennero bruciati pubblicamente perché realizzati nell'ambito di un processo di insegnamento considerato 'sovversivo'.
Font riesce a restituirci il clima di quell'epoca mostrandoci la passione per l'insegnamento di Antoni (i docenti che ne sono privi producono più danni che vantaggi per i propri allievi erodendo in loro il piacere dell'apprendere) e facendoci leggere sul volto dei suoi alunni, anche dei più restii, la gioia per ogni nuova scoperta. Ma, con il percorso compiuto da Ariana, la nipote in cerca del passato del nonno prima che costui lasci questa terra, ci ammonisce sulla vigilanza. Benaiges insegna e viene messo nel mirino mentre il franchismo sta covando sotto la cenere alimentandosi con le posizioni dei cosiddetti 'benpensanti'. La Storia può ripetersi e certe lezioni andrebbero apprese affinché ciò non torni ad accadere.
Una piccola grande storia che attraversa il passato per mettere radici nel presente e non mettere a tacere la memoria, per ricordare come il sacrificio di un uomo possa essere speranza e orgoglio per il futuro. Siamo nel 1935, in Spagna, nel piccolo borgo di Burgos, periodo storico che segna il sorgere del regime franchista, un insegnante di Terragona, Antoni Benaiges ,accetta l'incarco di [...] Vai alla recensione »
Patricia Font nel film Il maestro che promise il mare affronta un tema doloroso universale, rappresentato dalla Guerra Civile Spagnola (1936-1939). Pedro Almodóvar di Madres parallelas (2021) dice: “La Guerra civile è il nostro fantasma collettivo. Il nostro “peccato” mai superato. Il nostro senso di colpa nazionale … “.
La prima scena è quella di uno scavo che potrebbe essere archeologico: ma le ossa umane che emergono, assieme ad oggetti, appartengono a persone scomparse durante la dittatura franchista: 33.833 si legge in una pagina web del Governo spagnolo, di cui 12.410 non identificati. La legge della «Memoria histórica», che risale al 2007 (Zapatero) sta ancora cercando di restituire i propri morti alle famiglie, [...] Vai alla recensione »
Film molto bello. Uno dei pochi che ho apprezzato davvero nell'ultimo periodo. Ero dubbioso e invece l'ho trovato bellissimo. Assolutamente da vedere.
Non riesco a pensare a un film più significativo di questo per spiegare ai ragazzi di oggi cosa nasconde il termine fasicmo. Cosa cela , cosa nasconde? Ignopranza. sopraffazione, negazione del bello , dekka tolleranza e di tutto ciò che rende la vita degna di essere vissuta. Pellicola da diffondere nelle scuole di ogni orine e grado.
Esistono film che, pur imperfetti, vediamo e rivediamo senza mai stancarci. Magari attraverso un dvd, che, almeno noi, non abbiamo mai smesso di amare, oppure attraverso un passaggio in streaming o in televisione. Comunque sia, rimaniamo affascinati e presi dalla storia perché ha qualcosa di indefinibile che ci attrae, un messaggio positivo, azzardiamo, o, forse, "solo" la sua originalità.
Spagna 1935. Nel paesello arriva il nuovo maestro. Antoni non fa mistero d'essere ateo e di sinistra, ha un modo di insegnare tutto suo, lo si può definire un antesignano del prof Keating, vedi alla voce "L'attimo fuggente". I bambini sono felici di scrivere il giornalino di classe, elettrizzati dalla promessa di una gita al mare, nessuno di loro lo ha mai visto, il mare.
Un andirivieni nel tempo ricostruisce con avvincente andamento narrativo la storia di un bisnonno misteriosamente scomparso, di cui non sono state trovate neanche le ossa. La pronipote lo fa al posto del nonno, recuperando le notizie e portando alla luce la figura di un maestro delle Elementari straordinario, fatto sparire durante la Guerra civile spagnola.
"Il maestro che promise il mare" racconta la storia (vera) di Antoni Benaiges, insegnante elementare in un paesino della Spagna franchista, dai metodi alternativi e soprattutto ateo e comunista, che fu rapidamente assassinato; e racconta la storia (inventata) di una nipote che va alla ricerca di chi allevò praticamente suo nonno (il maestro Benaiges, appunto).
Ci sono film che parlano di fascismo, in una delle sue tante declinazioni storiche e geopolitiche, e altri che se ne fanno carico in maniera circostanziata, ma guardando all'orizzonte passato e soprattutto presente/futuro. Lo spagnolo Il maestro che promise il mare di Patricia Font rientra in questa seconda, intelligente categoria, poiché sceglie di profilare il franchismo ad ampio spettro su scala [...] Vai alla recensione »
Nel 1935, il maestro Antoni Benaiges accetta l'incarico di maestro in un piccolo villaggio spagnolo, instaurando un intenso legame con i suoi giovanissimi studenti. Ma i suoi metodi di insegnamento innovativi sostenuti da una coscienza sociale, educativa e politica in contrasto con i suoi tempi, non incontrano il consenso del governo di allora. Ambientato durante la dittatura franchista in Spagna e [...] Vai alla recensione »
Ariadna (Laia Costa) decide di aiutare il nonno, da anni alla ricerca dei resti del padre scomparso durante la guerra civile spagnola. Lo raggiunge a Burgos, nel nord del paese. Viene a conoscenza così della storia di Antoni Benaiges (Enric Auquer), che prima della guerra era insegnante del nonno, una persona lungimirante, capace di creare un rapporto unico con i suoi studenti, d'ispirarli e renderli [...] Vai alla recensione »
È un piccolo film Il maestro che promise il mare di Patricia Font. Piccolo quanto il borgo di Bañuelos de Bureba, un villaggio della provincia di Burgos situato nel nord della Spagna. Dove tutti conoscono tutti e anche l'arrivo di un nuovo maestro di scuola può causare un certo scalpore. Del resto Antoni Benaiges (Enric Auquer) ha qualcosa di diverso, di speciale.
Nel 1935 il maestro Antoni Benaiges accetta l'incarico come docente in un piccolo villaggio nella provincia di Burgos, in Spagna. Qui il giovane e appassionato maestro farà breccia nel cuore dei suoi studenti, bambini tra i sei e i dodici anni, con i quali stringe una promessa: li porterà a vedere il mare per la prima volta nella loro vita. "Secondo me i miei alunni devono prima imparare ad essere [...] Vai alla recensione »
Tra le case di distribuzione che negli ultimi tempi hanno saputo costruire una propria identità c'è di sicuro la piccola, ma meritoria, Officine Ubu. Da anni si concentra sulla crescita, sul rapporto tra generazioni, e soprattutto sulla didattica. Ha scommesso su un outsider come Lunana - Il villaggio alla fine del mondo, un esordio dal Buthan firmato da Pawo Choyning Dorji, che poi è arrivato fino [...] Vai alla recensione »
Due vicende, due tempi, due Storie. La prima - la più esemplare, la più "cinematografica" - è vera, e la racconta Desenterrando el silencio (letteralmente, "dissotterrando il silenzio"), il libro di Francesc Escribano da cui è tratto il film, biografia del maestro catalano Antoni Benaiges (Enric Auquer) assegnato nel 1935 alla scuola elementare del borgo di Bañuelos de Bureba e lì fucilato dai falangisti [...] Vai alla recensione »
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