Heimat

Film 1984 | Drammatico +16 960 min.

Regia di Edgar Reitz. Un film Da vedere 1984 con Marita Breuer, Dieter Schaad, Gertrud Bredel, Michael Lesch, Willi Burger. Cast completo Genere Drammatico - Germania, 1984, durata 960 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 - MYmonetro 3,43 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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La vicenda è ambientata nella regione rurale tedesca dell'Hunsruck, nel paese di Schabbach, dove è nato Reitz, il regista. L'arco di tempo va dal 1919 al 1982.

Consigliato sì!
3,43/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 3,86
CONSIGLIATO SÌ
La storia della Famiglia Simon.

Undici episodi: 1. Nostalgia di terre lontane;2. Il centro del mondo; 3. Natale come mai fino allora; 4. Via delle alture del Reich;5. Scappato via e ritornato; 6. Fronte interno; 7. L'amore dei soldati; 8. L'americano;9. Hermannchen;10. Gli anni ruggenti;11. La festa dei vivi e dei morti. La vicenda è ambientata nella regione rurale tedesca dell'Hunsruck, nel paese di Schabbach, dove è nato Reitz, il regista. L'arco di tempo va dal 1919 al 1982. È la storia della famiglia Simon. Si comincia con Paul, che torna dalla grande guerra, si sposa, ha figli, poi lascia la famiglia se ne va a Detroit. I Simon si legano all'emergente partito nazista. I giovani portano la divisa. C'è benessere, ma anche pericolo. Passa il tempo: Paul, ormai ricco industriale americano, torna in Germania, dopo vari tentativi. Non riesce a recuperare il rapporto con la sua terra di origine. Emerge anche un Simon artista, Herman, musicista di avanguardia. Altro tempo passa, Herman è affermatissimo, gli altri sono ormai quasi tutti morti. Quando l'artista torna a casa può solo ricordare e tirare le somme. Una storia che riesce ad essere epica e realistica. Con tutti i simboli che servono a decifrare quel lungo periodo di storia della Germania vista da un uomo che cerca di essere "normale" e di essere artista. Una combinazione non facile da mettere in campo. Il film ha avuto un'ottima accoglienza critica.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 23 agosto 2010
Paola Di Giuseppe

Heimat ambienta le vicende di tre famiglie (Simon, Wiegand, Glasich) nella terra natale del regista (Germania sudoccidentale) in un villaggio immaginario,Schabbach,situato nella regione agricola dell’Hunsrück in Renania. La parola tedesca significa patria, contiene la radice Heim, casa, dunque luogo delle origini e delle tradizioni, da cui ci si allontana ma a cui si può tornare.

martedì 24 settembre 2013
minnie

Martedì 24 settembre 2013 E' chiaro che un regista come Edgar Reitz non nasce per caso e avendo visto in estasi tutta la saga di Heimat (me ne manca però la più recente) mi chiedevo come mai i suoi film, in precedenza, non fossero noti. Voglio dire, uno che gira Heimat non può spuntare dal nulla. E infatti...ma ho dovuto aspettare fino a tarda notte, sulla rete tre [...] Vai alla recensione »

sabato 14 gennaio 2017
Lore64

Condivido tutte le recensioni - estremamente positive - presenti su Mymovies. La pellicola vuole offrire uno spaccato di mezzo secolo di storia tedesca a partire da una riproduzione eccezionalmente leggera e levigata della quotidianità dei protagonisti. Tale approccio evoca per un verso una sorta di magia della vita vissuta e delle piccole cose, per altro ci offre una lettura 'alternativa' [...] Vai alla recensione »

Frasi
Secondo me questo è il momento in cui il tempo dovrebbe fermarsi. Tutto quello che abbiamo costruito dovrebbe restare così: la nuova strada là fuori, e questa nostra nuova vita. Dovrebbe rimanere così per sempre, e non dovremmo desiderare niente di più, e che tutti stiano bene, tutti quelli che conosciamo.
Dialogo tra Lucie Simon (Karin Rasenack) - Eduard Simon (Rüdiger Weigang)
dal film Heimat
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore

Heimat è la patria. Non però nel senso di terra dei padri. Per questo, il tedesco ha Vaterland. In Heimat non c’è il succedersi delle generazioni, dai padri ai figli e ai figli dei figli. In essa è contenuto invece Heim, casa. Heimat è dunque la casa di un popolo intero, la casa nella quale si nasce si vive e si muore, la casa da cui si parte e a cui si torna.

Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore

Quindici ore, 40 minuti e 10 secondi: questa l’incredibile durata di Heimat, il film-monumento di Edgar Reitz che tenta in questi giorni la difficile scommessa dell’uscita in sala nel nostro paese, suddiviso in quattro parti di circa quattro ore ciascuna. Grande saga familiare e, contemporaneamente, di tutto un villaggio (Schabbach), il film ripercorre la storia tedesca dal 1919 al 1982 e, come dice [...] Vai alla recensione »

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