Titolo originale | A Quiet Place: Day One |
Anno | 2024 |
Genere | Horror, Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 100 minuti |
Al cinema | 309 sale cinematografiche |
Regia di | Michael Sarnoski |
Attori | Lupita Nyong'o, Joseph Quinn, Alex Wolff, Djimon Hounsou, Denis O'Hare Alexander John, Jennifer Woodward, Malik Jubal, Káit Feeney. |
Uscita | giovedì 27 giugno 2024 |
Distribuzione | Eagle Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,92 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 28 giugno 2024
Argomenti: A Quiet Place
Un prequel, ma anche uno spin-off perché racconta vicende di personaggi diversi da quelli dei primi due film, pur in una situazione che ben presto diventa analoga. A Quiet Place - Giorno 1 è 2° in classifica al Box Office, ieri ha incassato € 65.466,00 e registrato 9.487 presenze.
CONSIGLIATO SÌ
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Samira è una giovane poetessa malata di cancro e perciò ricoverata in una clinica in periferia. Un infermiere porta lei (accompagnata dal suo gatto Frodo) e altri malati in una gita a New York City a bordo di un bus per vedere uno spettacolo di marionette. Samira però ci va soprattutto con l'idea di approfittarne per mangiarsi una buona pizza. Questa sua innocente idea si scontra con la terrificante realtà di un'improvvisa invasione aliena che mette tutto a soqquadro. Samira riesce a sopravvivere e si rifugia in un luogo chiuso assieme ad altre persone. Ci si rende conto che gli alieni sono estremamente sensibili ai rumori e perciò le chance di rimanere vivi sono strettamente legate alla capacità di essere silenziosi. Dopo massacri e incontri casuali, Samira si trova a unire il proprio destino con quello di Eric, uno studente universitario britannico di giurisprudenza, a New York per motivi di studio. I due, oltre all'immancabile Frodo, cercano di sopravvivere in una città nella quale il massacro sta assumendo proporzioni epocali.
Il primo film della serie, come ricorderanno i molti che l'hanno visto, incominciava quando la situazione per l'umanità era già molto compromessa e gli alieni senza vista ma con un udito finissimo imperversavano. Il secondo film proseguiva nella medesima linea temporale seguendo le disperate vicende della famiglia protagonista già del primo episodio, sempre a confronto con i sanguinari alieni.
Questo terzo film, come capita piuttosto spesso nelle serie di successo, torna
invece indietro nel tempo per raccontarci come tutto è cominciato. Si tratta quindi di un prequel, ma
anche, se vogliamo, di uno spin-off perché racconta vicende di personaggi diversi da quelli dei
primi due film, pur in una situazione che ben presto diventa analoga.
John Krasinski, regista e interprete dei primi due film, ci aveva già mostrato brevi dettagli della
prima invasione utilizzando il consueto stratagemma del flashback, ma in questo caso Michael
Sarnoski, che subentra alla regia, fa dell'invasione e delle sue immediate conseguenze il fulcro del
film. Ciò permette di aumentare in modo esponenziale il tasso di spettacolarità, ma riduce in parte
l'impatto a livello di tensione emotiva, che, in particolare nel primo film, riusciva a essere piuttosto
elevato anche grazie all'attenzione sui personaggi e sulle loro dinamiche relazionali.
Qui c'è da
dire che il personaggio della protagonista è ben tratteggiato e reso con efficacia e sensibilità dalla
brava Lupita Nyong'o (vista, per ricordare slolo un film, in Noi di Jordan Peele), ma nell'ultimo
terzo, quando viene approfondita la sua interazione - un po' forzata - con Eric, la melassa del
melodramma tende a esagerare nella sua consistenza, riducendo il suo impatto drammatico.
Ma Sarnoski è regista abile e capace, come ha dimostrato in Pig, un film interessante con uno
straripante Nicolas Cage. Riesce quindi, Sarnoski, a guidare e governare con sapienza il film
sfruttando in modo efficace la sempre brillante idea degli alieni sensibili ai suoni con tutto quello
che ne consegue in relazione alle modalità per sfuggire messe in atto dagli esseri umani.
Il punto
di vista resta prevalentemente quello dei singoli che si trovano nei guai dovendo cercare di
cavarsela da soli, con una buona gestione della suspense e degli attacchi improvvisi delle
creature, ma c'è anche spazio per alcune efficaci scene di massa che servono a dare credibilità al
quadro apocalittico.
Dopo un tragico e squallido Europeo di calcio (Spalletti dimettiti…) mi sono consolato in sala con A QUIET PLACE – GIORNO 1.Sam, una ragazza afflitta da un tumore, trascorre le sue giornate a strascichi e rassegnazioni con poca vita sociale, ad eccezione del suo gatto sempre in sua compagnia. Tale routine verrà spezzata dall’arrivo di alieni quadrupedi e ferocissimi che uccidono quasi all’istante chiunque [...] Vai alla recensione »
Agli inizi del 2020 il pianeta Terra è stato invaso da creature aliene prive di vista ma dotate di pelle dura come una corazza e di un udito estremamente sensibile, grazie al quale hanno decimato gran parte della popolazione e obbligato i pochi umani superstiti a non emettere mai il minimo rumore per non essere scoperti e attaccati. Questa l'idea di John Krasinski per il suo horror A Quiete Place - [...] Vai alla recensione »
Durante la prima scena di "A Quiet Place", uscito nel 2018, nessuno fiatava. I popcorn restavano abbandonati nel barattolo. Chi ha il coraggio di sgranocchiare, quando sullo schermo c'è una famigliola che in punta di piedi avanza tra gli scaffali impolverati di un drugstore? Pare abbandonato, ma i nostri emettono qualche sussurro appena: sanno che il rumore attira qualcosa di feroce, che noi allora [...] Vai alla recensione »
Con "A Quiet Place", l'attore regista John Krasinski (insieme alla moglie Emily Blunt) è riuscito a creare qualcosa di abbastanza originale nell'asfittico panorama dell'horror americano contemporaneo, soprattutto dal punto di vista del linguaggio - film muto in cui i personaggi sono costretti a ricorrere al codice dei gesti - e, di conseguenza, nella messa in scena.
Quando guardi un film come A Quiet Place - Giorno 1 , ti devi ricordare che stai vedendo l'applicazione di una formula. Questo vale per tutto l'horror a destinazione commerciale, e in particolare per il terzo tassello del franchise che si offre come prequel. Il successo di A Quiet Place era dovuto all'idea di reinstallare nell'oggi un archetipo del genere, la privazione della percezione.
Tornare indietro per raccontare l'inizio della storia, ma anche, forse soprattutto, per svelare l'ideologia, il simbolismo, che la regge. A Quiet Place - Giorno 1 pare un grande cifrario, che nel suo fuggire nel passato della saga apocalittica instacult firmata da John Krasinski, nel portare in campo quel passato finora lasciato fuori scena dal racconto, in realtà svela quanto il franchise sia, in [...] Vai alla recensione »
Non sono serviti i dieci minuti iniziali riguardanti il fatidico day one di A Quiet Place II (2020) per scongiurare la realizzazione di un prequel vero e proprio. Un prequel-spin-off, ad essere precisi. Il capostipite A Quiet Place prendeva le mosse in medias res in un mondo già distrutto, i cui pochi superstiti si nascondono terrorizzati da mostruosi predatori alieni ciechi dall'udito ipersviluppato. [...] Vai alla recensione »