L'ultima settimana di settembre

Film 2024 | Commedia, +13 90 min.

Regia di Gianni De Blasi. Un film Da vedere 2024 con Diego Abatantuono, Biagio Venditti, Marit Nissen, Roberta Mattei, Luciano Scarpa. Cast completo Genere Commedia, - Italia, 2024, durata 90 minuti. Uscita cinema giovedì 12 settembre 2024 distribuito da Medusa. Oggi tra i film al cinema in 59 sale cinematografiche Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,12 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 12 settembre 2024

Un viaggio di nonno e nipote che cambierà la loro vita per sempre. In Italia al Box Office L'ultima settimana di settembre ha incassato 372 mila euro .

Consigliato sì!
3,12/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,00
PUBBLICO 4,37
CONSIGLIATO SÌ
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Un road-movie tenero e dolente che è anche un confronto generazionale.
Recensione di Claudia Catalli
giovedì 12 settembre 2024
Recensione di Claudia Catalli
giovedì 12 settembre 2024

Pietro e Mattia sono nonno e nipote. Il primo è un ex scrittore di successo in depressione, che il giorno del suo compleanno sta per suicidarsi. D'un tratto riceve una telefonata inattesa e apprende la più terribile delle notizie. Riguarda sua figlia e suo genero. Mattia è un ragazzo sensibile, che conosce poco suo nonno, eppure sarà lui a dargli la triste notizia. Il futuro appare più nero che mai, ma è tutto da capire: a chi verrà affidato Mattia? Per rispondere a questa domanda, farà un viaggio con il nonno, insieme doloroso, divertente e fondamentale per entrambi.

È un film profondamente tenero, L'ultima settimana di settembre, con dolenti punte di amarezza difficilmente dimenticabili.

Lo si intuisce dalla prima scena, con Diego Abatantuono intento a ingurgitare pillole per suicidarsi. Interpreta Pietro Rinaldi, ex scrittore di successo rimasto vedovo che si è stancato di vivere. La telefonata che nessun genitore vorrebbe ricevere paradossalmente lo salva, catapultandolo suo malgrado nella vita dello sconosciuto nipote Mattia. La fine diventa un nuovo inizio nel costante confronto di due generazioni diverse in quello che diventa presto un "on the road" sentimentale su un'auto d'epoca.

È il primo lungometraggio che firma Gianni de Blasi, tratto dall'omonimo romanzo di Lorenzo Licalzi trasposto sullo schermo dallo stesso regista insieme a Pippo Mezzapesa e Antonella Gaeta. Un viaggio soprattutto interiore, emotivo, pervaso di tristezza, eppure mai privo di ironia, il cui tono si staziona sull'agrodolce delle emozioni trattenute e delle parole mancate. Nonno e nipote non si conoscono, la loro convivenza è forzata, per diventare ricercata c'è bisogno di un progressivo quanto lento avvicinamento. In questo la scrittura mostra grande sobrietà, misura e morbidezza, mettendo in fila le piccole mosse di ogni giorno capaci di costruire la forza mai scontata di un legame.

Il tema dell'elaborazione del lutto è sviluppato rispettando e rispecchiando i tempi dei singoli personaggi, di cui colpiscono i silenzi complici, le attese seduti anche a non dirsi niente, un modo realistico per descrivere la condivisione (im)possibile di un indicibile dolore personale. Il resto lo fanno i suggestivi paesaggi pugliesi e ovviamente gli attori, convincenti e con un'alchimia evidente, capace di valicare lo schermo.

Non a caso alcuni dei dialoghi più riusciti tra i due attori sono improvvisati. Alla credibilità di Biagio Venditti, nei panni dell'adolescente Mattia, si affianca l'asso attoriale Abatantuono, piacevolmente più dolente e "contenuto" del solito. Si cala nei panni del cinico ex scrittore stanco della mediocrità che lo circonda e allergico ai sentimentalismi, ma anche a chi vende i suoi libri a un euro. Un personaggio a cui è facile affezionarsi: multistratificato, tutt'altro che convenzionale o compiacente, un nonno sui generis dalla battuta pronta che ha smesso di scrivere perché ha smesso di vivere. Si sta lasciando vivere suo malgrado, portando avanti la sua interminabile quanto esilarante lista degli odiati, categoria più ampia che mai e pullulante di gattare, maschiliste, femministi e autostoppisti.

Grazie a lui e alle sue trovate umoristiche la cupezza narrativa dell'inizio si stempera con le avventure del viaggio, in cui subentrano una serie di personaggi. Uno spiraglio di leggerezza si intravede e finisce quasi per far commuovere lo spettatore senza retorica (ma anche senza trovate clamorosamente inedite o originali), abbracciandolo in un dolce e caldo lieto fine.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 24 settembre 2024
Lec

Quello di Pietro Rinaldi e Mattia Costa, nell' Ultima settimana di Settembre, è un viaggio di formazione, un road movie dolce e struggente, come solo la vita può essere. Il film riprendere dei chiari riferimenti dalla commedia all'italiana, un'ironia velata che presenta un messaggio intrinseco profondo, vero, non smielato né idilliaco. Diago Abatantuono, che interpreta uno scrittore ormai disilluso, [...] Vai alla recensione »

lunedì 16 settembre 2024
JonnyLogan

Pietro Rinaldi è uno scrittore ottantenne che da quando ha persona la moglie ha perso anche un valido motivo per vivere. Un nuovo evento luttuoso lo metterà questa volta di fronte a suo nipote Mattia. I due si troveranno costretti a coesistere mentre affronteranno un viaggio in direzione Roma.   Road Movie dolente sulle ali dei ricordi di una famiglia e di uno scrittore [...] Vai alla recensione »

lunedì 16 settembre 2024
cardclau

Il film L’ultima settimana di settembre di Gianni De Blasi è una profonda riflessione su dei temi cruciali della vita, all’italiana. Per questo ho particolarmente apprezzato il personaggio di Pietro Rinaldi, che procede come un motore ingolfato, impersonificato da Diego Abatantuono, che in questi ruoli è magnifico. Pietro Rinaldi, non sappiamo perché, è un arrabbiato [...] Vai alla recensione »

lunedì 16 settembre 2024
enzo70

Diego Abatantuono interpreta Pietro Rinaldi, un ex scrittore di successo in preda ad un forte stato di depressione. È il giorno del suo compleanno e ha preso la decisione estrema, il suicidio come rimedio ai mali della vita. Ma poi arriva la notizia che mai dovrebbe arrivare, la figlia in un incidente stradale insieme al marito. Il problema diventa, quindi, comunicare al nipote, Mattia che non [...] Vai alla recensione »

giovedì 19 settembre 2024
Eleonora Durante

 L'ultima settimana di settembre è un road movie che ha per protagonisti un nonno ed un nipote legati da un evento luttuoso improvviso. Abatantuono ci regala l'ennesima prova delle sue doti attoriali versatili ricoprendo un ruolo drammatico, ma la vera scoperta è stata Biagio Venditti, un bravissimo giovane attore che sicuramente vedremo sempre più spesso.

martedì 17 settembre 2024
Alessia Spedicato

Andate tutti a vederlo, è poesia❤️

martedì 17 settembre 2024
Marco Sederino

Storia che si fa vedere con un trama che parla anche di argomenti molto complessi e ancora non così tanto trattati dai grandi film. Ottimo

martedì 17 settembre 2024
Silvia

Un film profondo ed essenziale, capace di toccare corde interiori difficili da esprimere con una semplicità disarmante. Riesce a parlare direttamente al cuore, mettendo in luce l'importanza dei legami umani, della famiglia e delle diverse fasi della vita. Un'opera emozionante che lascia un segno indelebile.

Frasi
Far sorridere è un'arte!
Una frase di Pietro Rinaldi (Diego Abatantuono)
dal film L'ultima settimana di settembre - a cura di Lorenzo
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 17 settembre 2024
Giovanni Guidi Buffarini
Corriere Adriatico

Pietro Rinaldi (Abatantuono), uno scrittore che non scrive più, ha scelto il 20 settembre, giorno del suo compleanno, per suicidarsi. Ma suonano alla porta ed è la polizia e una ferale notizia: sua figlia e il marito sono morti. Chi farà da tutore al 16enne Mattia? Nonno non se la sente, lo zio ricco con yacht si offre. Pietro carica il nipote sulla macchina scassata per portarglielo.

sabato 14 settembre 2024
Nicolò Barretta
La Voce di Mantova

Pietro Rinaldi è uno scrittore che, dopo avere pubblicato di- versi romanzi di successo, è ormai sull'orlo del baratro. Dopo aver perso la moglie, cade in una forte depressione che lo porta a pensare di farla finita. Il suo piano viene meno quando sua figlia e il genero muoiono improvvisamente e di conseguenza gli viene affidato l'unico figlio della coppia, il nipote Mattia, con il quale in precedenza [...] Vai alla recensione »

giovedì 12 settembre 2024
Antonio D'Onofrio
Sentieri Selvaggi

Presentato in anteprima al Giffoni Film Festival 2024, tratto dal romanzo di Lorenzo Licalzi, L'ultima settimana di Settembre racconta di vite arenate, della morte improvvisa o desiderata, di incomprensioni generazionali, di lettere d'addio. Pietro Rinaldi (Diego Abatantuono) è ormai un ex scrittore. Dopo la scomparsa della moglie avvenuta anni prima, medita un unico pensiero, il suicidio.

martedì 10 settembre 2024
Rocco Moccagatta
Film TV

Come insegna Il sorpasso, nel road movie italiano il clacson è fondamentale. Quello della DS (fa sempre molto fino in un film) dell'ex scrittore vedovo e depresso cronico Pietro Rinaldi (Diego Abatantuono, ma pare Welles in Dieci incredibili giorni), gli si addice perfettamente, soprattutto quando lui ci si attacca a ribadire la propria insofferenza verso il mondo.

NEWS
TRAILER
lunedì 2 settembre 2024
 

Regia di Gianni De Blasi. Un film con Diego Abatantuono, Biagio Venditti. Da giovedì 12 settembre al cinema. Guarda il trailer »

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