Gli immortali

Film 2024 | Drammatico, 128 min.

Regia di Anne Riitta Ciccone. Un film Da vedere 2024 con David Coco, Gelsomina Pascucci, Pirjo Lonka, Roberta Sardella, Davide Valle. Cast completo Genere Drammatico, - Italia, 2024, durata 128 minuti. Uscita cinema giovedì 20 giugno 2024 distribuito da Europictures. Oggi tra i film al cinema in 24 sale cinematografiche - MYmonetro 3,67 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 17 giugno 2024

Chiara lavora come tecnico delle luci per uno spettacolo di teatro-danza dedicato a Dioniso, quando Vittorio, suo padre, piomba nella sua vita con un male che sembra una punizione divina.

Consigliato assolutamente sì!
3,67/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,00
PUBBLICO 5,00
CONSIGLIATO SÌ
Un film personale che si apre alla condivisione e allarga lo sguardo al teatro classico.
Recensione di Giancarlo Zappoli
giovedì 6 giugno 2024
Recensione di Giancarlo Zappoli
giovedì 6 giugno 2024

Chiara lavora come tecnico delle luci in una compagnia che sta facendo le prove per la messa in scena de "Le baccanti" di Euripide. Ha una fidanzata più giovane di lei che soffre perché il loro rapporto non viene dichiarato e un padre che improvvisamente torna a farsi vivo dopo una lunga sparizione. L'uomo è brillante e pronto al confronto ma è anche consapevole di essere affetto da un virus che non dà scampo. I due si troveranno a condividere le stazioni di un duro calvario.

Anne Riitta Ciccone realizza un film personale a partire da un'esperienza realmente vissuta riuscendo però ad aprirsi alla condivisione con lo spettatore.

Ci sono registi che sanno come mettere a frutto la loro origine anagrafica. Anne Riitta Ciccone (lo rivela già il doppio cognome) è finlandese e siciliana al contempo. Sa gestire con razionalità i budget che ha a disposizione (solitamente low) per poter iniettare nei film che gira tutta la passione da cui è animata. È quanto accade anche in questa opera che trova le sue radici in un'esperienza diretta interpolata con un classico del teatro antico riletto in forma moderna.

Per chi non lo ricordasse, "Le baccanti" (testo che Euripide completò poco prima di morire, così come Vittorio nel film completa il rapporto con la figlia Chiara) vede il culto di Dioniso sostenuto dagli anziani come segno di avvertimento dinanzi all'incredulità dei giovani. Poi però sarà lo stesso dio a sancire una frattura con l'umanità che gli si oppone grazie anche all'intervento delle baccanti che divengono esecutrici delle sue vendette. È poi un'opera in cui il dio, per quanto in incognito, è presente sulla scena rimanendovi a lungo e non comparendo ex machina nel finale.

In fondo Vittorio è stato un padre a suo modo 'dionisiaco'. Giovane figlio dei fiori ha cresciuto la sua Chiara insieme alla compagna, da cui poi si è distaccato, provando a convincerla della loro 'immortalità'. Ora quella bambina è divenuta una donna che si trova di fronte alla caducità proprio di chi ancora afferma "Non muoio. Non me la sento".

La regista e sceneggiatrice non si limita circoscrivere l'azione nell'ambito del rapporto genitore-figlia a cui offre tutte le sfumature necessarie per descrivere la non semplice ricucitura di un rapporto. Allarga lo sguardo innanzitutto al teatro classico di cui sa leggere la contemporaneità e, al contempo, la distanza. Quando vede irrompere le baccanti durante la prova di canto della fidanzata scopre come la commistione possa divenire produttiva di senso e al contempo pericolosa.

Ma ci sono anche altre riflessioni. Innanzitutto quella sulla difficoltà che ancora può permanere nel dichiarare un rapporto tra due donne, anche se in un ambito che dovrebbe essere mentalmente aperto come quello delle persone che Chiara frequenta. C'è poi il sistema sanitario con quell'ospedale a cui mancano i presidi fondamentali e che vede una dottoressa (una Maria Grazia Cucinotta molto efficace) bere da una tazza con una scritta che è tutta un programma: "Mai una gioia". Non manca una stoccata anche al mondo sindacale che dovrebbe occuparsi delle giuste rivalse del padre nei confronti di chi non gli ha versato quanto dovuto.

Su tutto però aleggia il tema del progressivo distacco che si vorrebbe vivere al massimo possibile del ralenti. Così come si muove l'infermiere astronauta che teme di contagiarsi inserendo un ago. In una storia fortemente ancorata al reale questo e gli altri tocchi di astrazione non sono semplici pause. In fondo discettare sul fatto se sia più utile un marsupio o uno zaino può diventare, in un ospedale, un modo per far scorrere il tempo non pensando al dopo.

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
venerdì 21 giugno 2024
Alessandra Levantesi
La Stampa

Una giovane donna, tecnico luci in una rappresentazione di Le Baccanti di Euripide, e un padre perennemente assente che rispunta a sorpresa. Chiara (la grintosa Gelsomina Pascucci) si prepara ad accoglierlo con la freddezza maturata negli anni, ma il suo arrivo le riporta inevitabilmente alla mente dolci flash infantili, quando i genitori fricchettoni ancora si amavano e l'atmosfera era carezzevole. [...] Vai alla recensione »

martedì 18 giugno 2024
Rocco Moccagatta
Film TV

Chiara, tecnico delle luci in uno spettacolo teatrale da Le Baccanti di Euripide tutto borchie e pellami, ritrova il padre gravemente malato di un virus senza nome che striscia sullo sfondo di una città sull'orlo dell'apocalisse. Il passato riemerge, sogno e realtà si confondono nella vita della protagonista (e della sua giovane compagna attrice), la sanità è allo sbando nell'ospedale fatiscente à [...] Vai alla recensione »

martedì 4 giugno 2024
Davide Maria Zazzini
La Rivista del Cinematografo

La giovane Chiara lavora come tecnico delle luci in uno spettacolo di teatro-danza: in scena ci sono le Baccanti euripidee. Ama, ricambiata, la fidanzata, ma un rivolo di inquietudine mista a incomunicabilità inonda le sue giornate, dietro le quinte come tra le mura di casa. Rivolo che diventa torrente quando papà Vittorio, senza più lavoro, ripiomba nella sua quotidianità.

sabato 1 giugno 2024
Boris Sollazzo
The Hollywood Reporter

Come dicevamo, sembra quasi si possa sciuparlo, banalizzarlo Gli immortali a parlarne, scriverne, giudicarlo. Perché Gelsomina Pascucci, nella parte di Chiara, è un'eroina moderna e spezzata, è delicatissima e decisa, e in quell'ospedale cannibale come "contro" le Baccanti riesce a stare in scena con una maturità e una bellezza rare, così come Anne-Riitta Ciccone, senza sembrare artificiosa, dipinge [...] Vai alla recensione »

sabato 2 dicembre 2023
Michela Aloisi
Cineclandestino

In anteprima nella sezione Freestyle della 18ma edizione della Festa del Cinema di Roma, l'ultimo film della regista finnico-siciliana Anne-Riitte Ciccone, Gli Immortali, ha una genesi lunga un ventennio; la sceneggiatura de Gli Immortali nasce infatti nel 2004, nonostante possano esserci evidenti connessioni con gli eventi degli ultimi anni. Un ospedale da incubo richiama infatti alla memoria i reparti [...] Vai alla recensione »

mercoledì 8 novembre 2023
Vittorio Renzi
Quinlan

Una celebre battuta in Fight Club (David Fincher, 1999) recita: "Devi considerare la possibilità che a Dio tu non piaccia, che non ti abbia mai voluto, che con ogni probabilità lui ti odi". Ma Dio non era morto, ucciso dall'indifferenza degli uomini, come asseriva Nietzsche, sancendo con questo, finalmente, la libertà dell'essere umano e la piena padronanza della propria vita? A quanto pare no, perché [...] Vai alla recensione »

domenica 29 ottobre 2023
Sergio Sozzo
Sentieri Selvaggi

L'ospedale da incubo in cui ad un certo punto si rinchiude Gli immortali di Anne Riitta Ciccone sembra apparentemente quasi fare il paio con il campeggio grottesco "Bella Italia" del film di Lorenzo D'Amico Gli anni belli, scritto proprio insieme a Ciccone (D'Amico è qui confermato in veste di montatore): in entrambi i casi, e seppure la sceneggiatura de Gli Immortali sia di molti anni precedente a [...] Vai alla recensione »

NEWS
NEWS
martedì 11 giugno 2024
 

Chiara lavora come tecnico delle luci per uno spettacolo di teatro-danza dedicato a Dioniso, quando Vittorio, suo padre, piomba nella sua vita con un male che sembra una punizione divina. Vai all'articolo »

TRAILER
mercoledì 5 giugno 2024
 

La cineasta finnico-siciliana riscrive una sorta di tragedia greca con gli stili e i ritmi del cinema di fantascienza. Da giovedì 20 giugno al cinema. Guarda il trailer »

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