The Penitent

Film 2023 | Drammatico, +13 120 min.

Anno2023
GenereDrammatico,
ProduzioneItalia
Durata120 minuti
Regia diLuca Barbareschi
AttoriLuca Barbareschi, Catherine McCormack, Adam James, Adrian Lester, Robert Steiner (II) Douglas Dean, Fabrizio Ciavoni, Cherish Gaines.
Uscitagiovedì 30 maggio 2024
Distribuzione01 Distribution
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 2,49 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Luca Barbareschi. Un film con Luca Barbareschi, Catherine McCormack, Adam James, Adrian Lester, Robert Steiner (II). Cast completo Genere Drammatico, - Italia, 2023, durata 120 minuti. Uscita cinema giovedì 30 maggio 2024 distribuito da 01 Distribution. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,49 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento domenica 26 maggio 2024

Uno psichiatra vede deragliare la sua carriera e la sua vita privata dopo essersi rifiutato di testimoniare a favore di un ex paziente violento ed instabile che ha causato la morte di diverse persone. In Italia al Box Office The Penitent ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 110 mila euro e 70,6 mila euro nel primo weekend.

Consigliato nì!
2,49/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,29
PUBBLICO 2,17
CONSIGLIATO NÌ
Luca Barbareschi porta sullo schermo un testo teatrale di David Mamet che nella trasposizione non perde di efficacia.
Recensione di Giancarlo Zappoli
martedì 5 settembre 2023
Recensione di Giancarlo Zappoli
martedì 5 settembre 2023

Carlos David Hirsch è uno psichiatra ebreo che esercita a New York che si trova al centro di un processo mediatico che rischia di mettere fine alla sua attività professionale. Un suo giovane paziente ha commesso una strage dichiarandosi poi gay. Un quotidiano ha riportato erroneamente una definizione dell'omosessualità pubblicata in un libro del terapeuta scatenandogli contro una parte dell'opinione pubblica. Se a ciò si aggiunge che Hirsch si rifiuta di testimoniare in tribunale in favore del paziente, nonché di consegnare i taccuini su cui ha preso appunti sulle sedute l'avvocato e amico che lo sostiene teme di poter fare ben poco in suo favore.

Luca Barbareschi porta sullo schermo un testo teatrale di David Mamet che nella trasposizione non perde di efficacia.

Barbareschi sulla scena italiana si presenta da sempre come un uomo di spettacolo che non si sottrae alle polemiche, anche molto vivaci, quando addirittura non ne accende la miccia. È quindi necessario avvicinarsi a questa sua regia sgombrando il campo dai pregiudizi che la sua personalità può suscitare. Se si è in grado di compiere questa operazione di onestà intellettuale sarà allora più facile capire che, pur potendo non condividere tutte le sue prese di posizione, questo è un testo di spessore che pone interrogativi non di poco conto.
Peraltro la sceneggiatura è di David Mamet, scrittore, sceneggiatore e regista di cui la critica internazionale riconosce da sempre il valore. Il personaggio dello psichiatra che Barbareschi interpreta non è del tutto di invenzione perché si rifà a un caso che negli Stati Uniti, a partire dal 1969, è stato al centro della cronaca nonché nel dibattito in tema di legislazione. I genitori di Tatiana Tarasoff, una giovane studentessa uccisa da un coetaneo, fecero causa al terapeuta che aveva in cura l'omicida accusandolo di non averli avvertiti delle intenzioni del suo paziente. Ne nacque un dibattito che ha portato una definizione sul piano legislativo che lascia ancora ampi margini di opinabilità.
Su questo elemento di base il testo ne innesta altri che meritano una riflessione. Innanzitutto sul ruolo dei media che possono, con un errore di trascrizione, mettere alla berlina una persona. Hirsch aveva scritto in un suo libro "L'omosessualità come adattamento" divenuto su un quotidiano "L'omosessualità come aberrazione". Non c'è poi smentita che tenga: la sua messa in discussione finisce con il superare quella dell'operato del paziente stragista. Se a questo poi si aggiunge la forte identità religiosa ebraica che Mamet dà al protagonista, unita al cognome che è quello della madre del regista che lo abbandonò all'età di sette anni, si può comprendere come Barbareschi faccia proprie le scelte del suo personaggio. Il rapporto con la fede che può avere un convertito diviene a un certo punto il focus dell'incontro scontro di un campo controcampo verbale fra lui e il pubblico ministero. Così come non manca un'accesa riflessione sulla cancel culture quando si propone come estremizzazione di esigenze basilarmente ineccepibili.

Con tutto ciò Hirsch non esce dal film come il paladino senza macchia e senza paura, eroico portatore di idee che vanno contro il mainstream del conformismo anticonformista. Gli viene lasciata più di una zona d'ombra che lo riporta alla condizione di essere umano in cerca di certezze ma (o proprio perché) attraversato da dubbi e contraddizioni. Il verbo più utilizzato in quest'opera è "I understand", "Capisco". Si tratta dell'attività più complessa da mettere in atto sia nei confronti degli altri che di sé stessi e quindi difficile da dichiarare con assertività. I personaggi di Mamet lo sanno bene anche se fingono di non saperlo.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 9 giugno 2024
enzo70

Luca barbareschi interpreta il ruolo di David Hirsch, uno psichiatra ebreo che viene accusato di aver scatenato la rabbia di un suo giovane paziente accusato di essere omosessuale. Il film inizia con immagini forte della strage in una scuola realizzata dal ragazzo. Hirsch è sotto accusa, inizia un lungo processo mediatico che sembra avviato a sentenza inesorabile, il medico è sicuramente [...] Vai alla recensione »

domenica 9 giugno 2024
FrankMoovie

 Film difficile fatto di molte scene all'interno, senza momenti adrenalinici o da effetti da videogiochi, con dialoghi interessanti che non ammettono distrazioni. Inizialmente fa pensare ad una scelta sbagliata e noiosa ma, man mano che il racconto procede, si viene "presi" dalle situazioni multisociali e familiari, in una lotta tra etica professionale e rispetto delle minoranze, [...] Vai alla recensione »

martedì 17 settembre 2024
Doni

È il dramma  di uno psichiatra che si interroga sul proprio ruolo professionale a seguito degli omicidi commessi da un suo paziente. Il doloroso riconoscimento dei propri limiti e dell'involontario concorso di colpa sono esacerbati dagli avvenimenti esterni: dichiarazioni false della stampa rovinano la sua immagine per un motivo del tutto diverso, ma non può farsi valere senza [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
domenica 16 giugno 2024
Francesco Bonfanti
Close-up

Un ragazzo omosessuale ha aperto il fuoco su otto persone. I giorni successivi emerge che l'omicida ha compiuto la strage a causa del disprezzo provato dal suo psichiatra nei suoi riguardi. Lo psichiatra è Carlos Hirsch e la stampa lo attacca violentemente, una frase dei suoi scritti viene modificata da "l'omosessualità è adattamento" a "l'omosessualità è aberrazione".

sabato 8 giugno 2024
Nicolò Barretta
La Voce di Mantova

New York. Un autorevole psichiatra ebreo si rifiuta di testimoniare in un processo a favore di un suo ex paziente, accusato di diversi omicidi. Questa decisione lo porterà ad essere al centro di un caso mediatico che gli arrecherà danni sia a livello di immagine che sul piano psicologico. La torbida vicenda - che trae ispirazione da un fatto reale avvenuto negli States a cavallo tra gli anni Sessanta [...] Vai alla recensione »

venerdì 7 giugno 2024
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Uno psichiatra ebreo viene accusato di aver stimolato un suo paziente a compiere un massacro in una scuola. Osservante religioso, è accusato di aver ritenuto l'omosessualità del paziente una aberrazione, ma è una citazione sbagliata sui giornali. Nel frattempo anche il rapporto con la moglie s'incrina. Da una pièce di David Mamet e da un fatto di cronaca a fine anni '60, "The penitent" di Luca Barbareschi [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 giugno 2024
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Dal testo di David Mamet, eminente drammaturgo d'intrighi logico psicologici e legali di successo (un pezzo di storia del teatro a cavallo fra Novecento e anni Duemila), amico personale di Luca Barbareschi, che qui gli fa buon e approfondito servizio di ruolo e regia, con qualche durezza di struttura: rifiutando di consegnare i taccuini di lavoro, psichiatra ebreo di New York affronta opinione pubblica, [...] Vai alla recensione »

sabato 1 giugno 2024
Enrico Danesi
Giornale di Brescia

C'è stato un tempo in cui il drammaturgo David Mamet si cimentava nella regia cinematografica, con esiti a volte più che apprezzabili («La casa dei giochi», «Le cose cambiano»). Ma è come sceneggiatore che ha raggiunto traguardi ragguardevoli, firmando «Il verdetto» di Lumet, «Gli intoccabili» di De Palma, «Americani» di Foley. Assente dal cinema dal 2008 (quando scrisse e diresse il sottovalutato [...] Vai alla recensione »

sabato 1 giugno 2024
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Trent'anni separano "La casa dei giochi" - primo film del drammaturgo David Mamet, scritto e girato nel1987 -da "The Penitent" andato in scena per la prima volta a New York nel2017. Li mettiamo insieme perché entrambi hanno al centro uno strizzacervelli: senza entrare nei dettagli, sono professioni che non si fermano alle apparenze e scavano nel profondo.

venerdì 31 maggio 2024
Valerio Caprara
Il Mattino

Non è un film trascinante, ma è un film che non si dovrebbe perdere. In effetti "The Penitent", tratto da una pièce di David Mamet, non riesce a svincolarsi del tutto dalla staticità teatrale e dall'eccesso dei dialoghi esplicativi, ma la forza, l'intelligenza e la lucidità del suo assunto sono merce rara nel cinema italiano da festival, d'autore, da cineforum e persino d'intrattenimento.

giovedì 30 maggio 2024
Alessandra De Luca
Avvenire

Uno psichiatra newyorkese vede deragliare carriera e vita privata dopo essersi rifiutato di testimoniare a favore di un ex paziente violento ed instabile, responsabile della morte di diverse persone. L'appartenenza alla comunità LGBTQ+ del giovane, il credo ebreo del dottore, la fame di notizie della stampa e il giudizio severo della legge, aggravati da un errore di stampa dell'editor di un giornale, [...] Vai alla recensione »

giovedì 30 maggio 2024
Lidia Saller
Il Giornale

Lo psichiatra di uno studente-killer, coinvolto nel processo, rifiuta di testimoniare in difesa del paziente. Barbareschi in una tragedia shakespeariana scritta per lui da Mamet. Il processo, fuori dall'aula, trascina i familiari in un vortice di dialoghi densi e introspettivi, che indagano le ragioni dell'anima, tra supposizioni e giustificazioni, intervallati qua e là da un bicchiere di scotch.

martedì 28 maggio 2024
Rocco Moccagatta
Film TV

È tutto duplicato come in uno specchio nei titoli di testa di The Penitent: strade, palazzi, ponti. Anche il titolo stesso in Italia aggiunge un A Rational Man, a capovolgere idealmente il termine religioso The Penitent. Su questo gioco di specchi, tratto da una pièce di David Mamet ispirata a un fatto di cronaca di fine anni 60, insiste il film e Barbareschi si sovrappone idealmente al protagonista, [...] Vai alla recensione »

martedì 5 settembre 2023
Lorenzo Levach
Sentieri Selvaggi

Uno psicologo newyorkese è accusato di aver spinto con un commento omofobo un suo ex paziente a commettere una strage in un liceo. Appare rinchiuso nella paralisi della propria pena, sull'orlo di una crisi nevrotica che lentamente lo sta trascinando verso il fondo mediatico. Ma la fluidità, l'astrazione degli spazi che hanno contraddistinto l'affascinante quanto ingannevole prologo di The Penitent. [...] Vai alla recensione »

NEWS
TRAILER
lunedì 22 aprile 2024
 

Regia di Luca Barbareschi. Un film con Luca Barbareschi, Adam James, Adrian Lester, Douglas Dean, Cherish Gaines. Da giovedì 30 maggio al cinema. Guarda il trailer »

MOSTRA DI VENEZIA
martedì 5 settembre 2023
Giancarlo Zappoli

Uno psichiatra vede deragliare la sua carriera dopo essersi rifiutato di testimoniare a favore di un ex paziente violento. Fuori Concorso a Venezia e prossimamente al cinema. Vai all'articolo »

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