Anno | 2024 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 106 minuti |
Regia di | Giulio Manfredonia |
Attori | Francesco Arca, Denise Tantucci, Anna Lucia Pierro, Erasmo Genzini, Antonio Esposito (II) Peppe Servillo. |
Uscita | giovedì 6 giugno 2024 |
Distribuzione | Eagle Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 1,84 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 7 giugno 2024
Una ragazza rimane senza internet in un momento molto importante e si collega alla rete di uno sconosciuto. In Italia al Box Office Hotspot - Amore senza rete ha incassato nelle prime 11 settimane di programmazione 151 mila euro e 72,5 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NO
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Napoli, oggi. Tina Valente è un'aspirante ballerina che si sottopone a decine di provini ma si vede sempre passare davanti qualcun'altra, e nel frattempo si mantiene facendo la cameriera nella pizzeria Sorbillo. Quando incontra Pietro, un affascinante mago della finanza molto più grande di lei, l'attrazione è reciproca e immediata, ma Tina non ha tempo per una relazione e per le distrazioni che comporta, anche perché punta ad un importante provino al Teatro San Carlo. Pietro, abituato ad avere tutte le donne che vuole, è sorpreso ma non demorde, e l'hot spot di condivisione della connessione mobile che geolocalizza entrambi quando si trovano nei reciproci paraggi consente ai due di ritrovarsi nei posti più impensati. Ma Tina, per una serie di ragioni anche famigliari, rimane una natura diffidente e restia a credere alla possibilità di una felicità duratura. La giovane donna condivide il suo appartamento con l'amica Barbara detta Barbie incinta di Gianni, un figlio di mammà ricco e superficiale, e con Francesco, che ha una relazione con una cinquantenne benestante ma sembra più interessato ad accudire e a proteggere Barbie. Riusciranno i nostri protagonisti a trovare il vero amore e la propria via nel mondo?
Hot Spot - Amore senza rete parte con una citazione dalla commedia romantica Sul più bello dalla quale prende a prestito sia il trio dei roommate che un certo stile di battuta (il cosceneggiatore e produttore Roberto Proia è lo stesso per i due film, qui affiancato alla sceneggiatura da Mauro Graiani), ma della trilogia con protagonista Ludovica Francesconi non ha l'originalità e la freschezza, per rifarsi invece ad un duo di successi anni '80: Flashdance la cui storia d'amore centrale è mutuata in modo molto simile, e Pretty Woman, in particolare nella professione del protagonista e nella figura del suo amico cinico e guastafeste, Manlio (Carlo Giuseppe Gabardini), praticamente identico al Philip Stuckey del film di Garry Marshall.
Il che non è una buona notizia, perché quelle due commedie
romantiche sono state girate più di quarant'anni fa, e si suppone che oggi ci voglia qualcosa di più
contemporaneo e innovativo.
Dispiace per gli attori, soprattutto la coppia centrale composta da Denise Tantucci e Francesco
Arca, che hanno una bella chimica interpersonale, per Anna Lucia Pierro (Barbie), che merita
migliori occasioni, e soprattutto per Peppe Servillo, l'unico ad inserire un po' di verità e di autentico
pathos, nonché molta saggezza partenopea, nel breve ruolo dello zio di Tina. Stupisce invece che
alla regia ci sia Giulio Manfredonia, che in passato è stato in grado di dirigere film molto attenti al
reale come Si può fare. Napoli però è come sempre irresistibile, e Manfredonia ci
regala scorci non scontati della città e della Costiera Amalfitana, restituendocene la magia.
Tina, aspirante ballerina e intanto si mantiene facendo la cameriera, è all'aeroporto e ha pochi minuti per compilare e inviare i moduli per un provino al San Carlo di Napoli, ma Internet non le funziona. Chiede al broker Pietro di poter utilizzare il suo hotspot. E scocca la scintilla. Però lei una storia non la vuole: non è il momento. Nessuna scintilla invece, stando ai dati del primo weekend, è [...] Vai alla recensione »
Non è «nato un autore» da vulgata alta e crociana, ma è indubbio che Roberto Proia sia un dato acquisito del cinema italiano di consumo. Come Executive Director di Eagle Pictures ha accompagnato la società all'apertura di un comparto produttivo, responsabile poi della trilogia Sul più bello, di un Chorus Line all'italiana (Backstage), di commedie (facili da rifare) con Luca & Paolo (Un figlio di nome [...] Vai alla recensione »
È ancora un film che gioca con un certo modo tutto "americano" di riscrivere la "nostra" Rom Com, Hotspot. Amore senza rete, come i precedenti Anni da cane e, forse soprattutto, Conversazioni con altre donne. Ma se il film di Conz conservava un suo fascino proprio per la sua divertita natura di esperimento che costantemente sembrava chiedersi cosa sarebbe successo se una confezione apertamente internazional [...] Vai alla recensione »