Titolo originale | Bâtiment 5 |
Titolo internazionale | Les Indésirables |
Anno | 2023 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia |
Durata | 101 minuti |
Al cinema | 1 sala cinematografica |
Regia di | Ladj Ly |
Attori | Anta Diaw, Alexis Manenti, Aristote Luyindula, Steve Tientcheu, Aurelia Petit Jeanne Balibar, Judy Al Rashi, Mohamad Al Rashi, Djénéba Diallo, Bass Dhem, Gladys Chauvellier, Nizar Ben Fatma, Olivier-Pierre Richard, Philippe Collin (II), Stéfan Godin, Madeleine Baudot, François Perache, Corinne Valancogne, Abdelkader Hoggui, Christophe Van de Velde, Juliette Savary, Nabil Akrouti, Karim Lagati, Al-Hassan Ly, Saïdi Jemma, Imène Cherif, Mama Bouras. |
Uscita | giovedì 11 luglio 2024 |
Tag | Da vedere 2023 |
Distribuzione | Lucky Red |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,02 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 10 luglio 2024
Un attivista locale e un giovane sindaco in erba si scontrano sulla strada migliore da percorrere per il loro povero sobborgo. In Italia al Box Office Gli Indesiderabili ha incassato 65,6 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Haby vive nel Bâtiment 5, l'edificio 5, un enorme palazzo della periferia parigina, stipato di cose e persone di ogni età e provenienza, e lavora per un'associazione che cerca di aiutare le famiglie in difficoltà e i nuovi migranti facendo da ponte con le istituzioni. I problemi sono tanti, la convivenza non è sempre facile, ma gli abitanti del palazzo hanno faticosamente costruito in quelle stanze la loro casa e la loro comunità. Alla morte improvvisa del sindaco, però, la carica viene trasferita su un uomo ingenuo e spaventato, Pierre Forges, un pediatra senza grande esperienza politica che intende riqualificare il quartiere a suo modo e risponde alle provocazioni con la repressione. La giovane Haby gli tiene testa, avviando una battaglia politica per evitare l'abbattimento dell'edificio 5, ma la tensione tra gli opposti fronti si alza fino a deflagrare, la notte di Natale.
Vivere e morire a Montvilliers. Gli indesiderabili riprende il discorso cominciato da I Miserabili, con alcune importanti differenze di impostazione.
Meno agito e più "scritto" del capitolo precedente, questo nuovo affresco non è più ambientato nel comune realmente esistente di Montfermeil, nel dipartimento di Seine-Saint-Denis dove il regista Ladj Ly è cresciuto e si è formato, ma nell'agglomerato fittizio di Montvilliers, simbolo delle tante realtà, in Francia e in Europa, in cui la questione abitativa e quella dei cittadini di seconda e terza generazione si fondono in un nodo che le istituzioni tardano a sciogliere. Lo sguardo del film è quello di Haby, una prospettiva femminile, dunque, che rifiuta tanto la logica del conflitto violento quanto l'esercizio della rassegnazione. Interrogata dal nuovo sindaco sulla sua identità, Haby risponde incarnando il tema del film: "Sono una francese di oggi", dice, e così dicendo ripropone al mittente la questione identitaria, questa volta allargandola al paese intero, illuminando la necessità di ripensare le cose. La via sognata da Haby è dunque quella della legalità e delle strutture della democrazia, ma è appunto un sogno. Attorno a lei monta un crescendo di soprusi e umiliazioni che non lesina simbolismi e citazioni ma manca della complessità e dell'imprevedibilità che avevano caratterizzato il capitolo di Montfermeil.
Per il tramite della sua Haby, paziente ma arrabbiata, acuta osservatrice di una realtà che ribolle, Ladj Ly vuole recapitare un messaggio, e sa farlo arrivare a destinazione, perché il film emoziona e non si fa dimenticare in fretta, ma paga il prezzo di doversi conformare a un obiettivo predominante, che ne mina in parte la libertà di espressione e lo costringe a un percorso più obbligato e angusto, simile a quello della bara che scende le scale strette in apertura di racconto, e ogni tanto va a sbattere contro la parete.
La donna è il futuro delle banlieue. Questo sembra sug- gerire il secondo film di Ladj Film Ly (premio della giuria a Cannes 2019 con Les misérables), che nelle periferie ci è cresciuto. L'incarnazione di questa premessa è Haby (Anta Diaw), una giovane di origini maliane, militante per il diritto alla casa. Generosa, combattiva e non violenta - al contrario del suo amico Blaz (Aristote Luyindula), [...] Vai alla recensione »
Il titolo italiano per assonanza richiama quello del suo debutto alla regia, e non è un caso. Nel 2019 Ladj Ly aveva esordito dietro la macchina da presa con un film incendiario: I miserabili. Oggi la sua opera seconda è Gli indesiderabili. L'affiato sembra essere letterario, ma in realtà il suo cinema affonda le radici nei problemi del nostro tempo.
Dal regista del film "I Miserabili", nato e cresciuto a Montfermeil. Non la cittadina di Victor Hugo, con la locanda dei Thénardier. La banlieue dove oggi si intrecciano emigrati e religioni (su internet compaiono gli orari per la preghiera musulmana). Un cucciolo di leone rubato al circo, da un gruppo di ragazzini, mette in crisi il già precario equilibrio.
Dopo un esordio folgorante come "I Miserabili", non sarà facile per Ladj Ly ottenere altrettanto consenso con un secondo film in apparenza più dimesso e sicuramente affidato alla scrittura invece che all'azione. Eppure "Gli indesiderabili" (ma l'originale è "Bâtiment 5") è pure importante, scende con i piedi per terra rispetto ai voli stilistici e narrativi, e soprattutto offre un punto di vista diverso, [...] Vai alla recensione »
Sospinto dall'onda inattesa delle ultime elezioni, arriva dalla Francia un film che forse avrebbe me ritato un'uscita più importante. Il regista, Ladj Ly, è quello di "Les misérables". Anche ambientazione e parte del cast vengono da quel clamoroso esordio, preceduto e nutrito da una serie di documentari girati soprattutto a Montfermeil, una delle banlieue parigine più care alle cronache incendiarie [...] Vai alla recensione »
Le mani sulla città. Il drone stavolta non diventa 'lo sguardo in più' come in I miserabili, il notevole esordio di Ladj Ly che aveva vinto il Premio della Giuria al Festival di Cannes. Il cineasta cerca di frenare l'impeto del film precedente per collocare da un punto di vista geografico il contesto sociale e politico in cui si svolge la vicenda. C'è l'inquadratura iniziale sugli edifici enormi, indifferen [...] Vai alla recensione »
Ci sono almeno due sequenze che rimangono impresse anche a lungo nella memoria, oltre la forza dell'impatto visivo, ne Gli indesiderabili opera seconda di Ladj Ly dopo il potente e ipercinetico I miserabili del 2019 ( opera esplosiva e scalpitante sulle costanti e mai esaurite tensioni interculturali, prima che il mondo implodesse nell'isolamento della Pandemia, con tutte le contraddizioni e i nervi [...] Vai alla recensione »
Haby vive nel Bâtiment 5, un enorme palazzo della periferia parigina. Alla morte del sindaco la carica viene trasferita su Pierre Forges, un pediatra senza grande esperienza politica che, deciso a riqualificare il quartiere a suo modo, risponde alle provocazioni con la repressione. La giovane Haby gli tiene testa, avviando una battaglia politica per evitare l'abbattimento dell'edificio.
Ladj Ly è un regista che ha molto a cuore le sue radici, il destino e le problematiche della comunità dove è nato e cresciuto, quella delle banlieue. Lo ha più e più volte ribadito con il suo cinema nelle versioni sulla breve e sulla lunga distanza de I miserabili, per poi sottolinearlo nuovamente con il suo secondo lungometraggio, Gli indesiderabili, con il quale ha portato ancora una volta sul grande [...] Vai alla recensione »
Laddove il drone, e quindi il mezzo tecnico, in I miserabili diventava lo strumento narrativo e teorico con cui far esplodere la tensione e i conflitti tra la polizia e i residenti del quartiere in cui era ambientata l'opera prima di Ladj Ly, in questo successivo Gli indesiderabili è proprio il fallimento della tecnologia, o la sua assenza, a farsi notare sin dalle prime sequenze.
Nel 2019, Ladj Ly, classe 1978, genitori originari del Mali ma cresciuto non lontano da Parigi, a Montfermeil, ha realizzato dopo un pugno di corti e documentari, uno dei più impattanti e memorabili film della stagione (premio della Giuria a Cannes), I miserabili, cruda storia della guerra quotidiana e non formalmente dichiarata tra le banlieu extracomuntarie e le forze di polizia.
Nel 2019 con I miserabili (Premio della Giuria a Cannes, candidato all'Oscar per il miglior film internazionale) Ladj Ly chiudeva il suo racconto con una dissolvenza in nero durante la resa dei conti tra le forze dell'ordine e gli abitanti di un palazzone nella periferia di Parigi. La veduta iniziale del suo nuovo film, Gli indesiderabili (Bâtiment 5), ci riavvicina lentamente via drone ad un altro [...] Vai alla recensione »