Anno | 2023 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 84 minuti |
Regia di | Paolo Pisanu |
Attori | Alessandro Gazale, Francesca Cavazzuti, Orlando Angius . |
Uscita | giovedì 11 maggio 2023 |
Tag | Da vedere 2023 |
Distribuzione | Fandango |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,12 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento mercoledì 10 maggio 2023
Un padre e una figlia si riuniscono e cercano di recuperare il tempo perduto. In Italia al Box Office Tutti i cani muoiono soli ha incassato 20,8 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
|
Sardegna oggi. Rudy è un malavitoso del tutto privo di scrupoli. La sua unica regola di vita è la sopraffazione che esercita sia con l'intimidazione raccogliendo il pizzo dai ristoratori, sia con la violenza fisica. Un giorno si trova a doversi occupare, dopo un lungo ed indifferente distacco, della figlia che è affetta da una malattia neuro degenerativa. Il rapporto tra i due è di freddezza e disprezzo anche se Rudy sembra volersi occupare della sistemazione della ragazza in una struttura adeguata.
Paolo Pisanu al suo film d'esordio, mostra di possedere più che interessanti doti di scrittura e di regia nonché di casting.
Lo spunto nasce dalla diretta conoscenza di due casi reali che hanno ispirato la costruzione dei tratti psicologici dei due protagonisti. A questo ha fatto seguito la scelta di Orlando Ercole Angius, attore di teatro, perfetto nello scavare negli abissi di un essere che di umano sembrerebbe avere conservato ben poco, tanto da aver ottenuto il premio quale migliore attore al Bif&st.
A lui si affianca Francesca Cavazzuti. Alla sua prima prova sul grande schermo si rivela come una coprotagonista molto efficace nel far trapelare, anche con un solo sguardo, l'odio di una figlia nei confronti di un padre di cui vede tutta la bassezza. Pisanu li colloca nella bellezza naturale di una Sardegna che diventa un luogo in cui, ciò che resta dell'animo di un uomo e di una giovane donna, finisce con il perdersi senza sapere se sarà possibile farlo riemergere.
Ci sono i soprusi, la violenza, i ricatti in questo film che avrebbe potuto diventare l'ennesimo film di genere ma sono tutti funzionali alla descrizione di un incontro/scontro tra due persone che potrebbero aver perso, per motivi estremamente diversi, una ragione per continuare a vivere. Il loro e' un inferno esistenziale della cui presenza sono, in qualche misura, consapevoli.
Pisanu li accompagna, con un'attenzione ai dettagli che dimostra nel saper riempire di senso anche gli spazi vuoti. Affronta una storia in cui lo scontro è affidato ai volti, agli sguardi, a un corpo sempre teso al soverchiare il prossimo (quello del padre) in opposizione a un altro a cui non è più consentito alcun movimento. Lo fa con una consapevolezza che pochi hanno alla loro prima prova. Il cinema italiano ha bisogno di esordi come questo.
TUTTI I CANI MUOIONO SOLI disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
||
€14,99 | – | |||
€14,99 | – |
I film come questo hanno una sola cosa positiva: grazie alle folli sovvenzioni culturali danno un po' di lavoro a qualche persona. Ma poi tutto finisce lì, in quei festival cinematografici per depressi alternativi, in quelle sale d'essai popolate da una dozzina di spettatori. Le "coraggiose" "scelte" stilistiche assicurano un enorme risparmio.
gli unici cani che ci sono sono quelli che recitano, spero di non vedere più schifezze del genere
"Tutti i Cani Muoiono Soli" è un'opera cinematografica che ti rapisce dall'inizio alla fine con la sua intensità emotiva e la sua profonda riflessione sulla solitudine umana. Paolo Pisanu ha creato un capolavoro visivamente sorprendente, arricchito da una sceneggiatura che cattura l'anima dello spettatore. La performance degli attori è autentica, trasportandoci [...] Vai alla recensione »
"Tutti i Cani Muoiono Soli" è un'opera cinematografica che ti rapisce dall'inizio alla fine con la sua intensità emotiva e la sua profonda riflessione sulla solitudine umana. Paolo Pisanu ha creato un capolavoro visivamente sorprendente, arricchito da una sceneggiatura che cattura l'anima dello spettatore. La performance degli attori è autentica, trasportandoci [...] Vai alla recensione »
Un film ben costruito carico di silenzi, sguardi e con una grande attenzione ai dettagli; ricrea alla perfezione un'atmosfera cupa in una Sardegna altra rispetto a quello che siamo soliti vedere sullo schermo. Un bel lavoro nella costruzione della psicologia dei personaggi resi estremamente espressivi dagli attori. L'ho apprezzato molto e sicuramente consiglio di vederlo.
Io non capisco come si facciano a fare film così brutti in Italia , ci vuole davvero impegno eh . Un film bruttissimo in primis dal punto di vista estetico, è tutto girato in penombra quindi dopo un pò diventa fastidiosissimo . recitato malissimo tutti gli attori hanno zero espressività sopratutto l'attrice che interpreta la figlia .
Quello che penso è come si possa parlare di questo film senza parlare di un altro grande autore del nostro cinema che non viene mai neanche citato per sbaglio. Nella recensione di questo sito viene detto: "grandi doti di regia e scrittura, ma anche di casting". Viene difficile non pensar male. Considerando soprattutto l'ultima lode. Tutti gli attori tranne una sono presenti nei film di quell'autore [...] Vai alla recensione »
Davvero un bel film, lascia più di quel che dice. Bellissima la fotografia, la scelta dei suoni e la regia. Una storia rude, complessa, una Sardegna lontana dalle cartoline estive ma vera, brutalmente vera. Ottimo lavoro dell'interprete femminile, un ruolo difficile e molto impegnativo. Una grande opera prima
È incredibile come questo film riesca a trasmettere così tanto dicendo così poco. Uno spaccato di vita vissuta, la vita di quegli ultimi che spesso vivono come invisibili nelle nostre città. Spesso non li vediamo neanche ma ci sono, esitono, con i loro drammi e i loro sentimenti. È giusto che il cinema ogni tanto mostri anche questo
Non c'è mai una parola in più dello stretto necessario nella sceneggiatura di Tutti i cani muoiono soli, firmata dal regista esordiente Paolo Pisanu insieme a una certezza della new wave sarda, Gianni Tetti (Ovunque proteggimi di Bonifacio Angius). La storia di Rudi, solitario sessantenne taglieggiatore in una parte dell'isola quasi spettrale d'inverno senza turisti, che, all'improvviso, deve occuparsi [...] Vai alla recensione »