Anno | 2023 |
Genere | Thriller |
Produzione | Spagna |
Durata | 96 minuti |
Regia di | Patxi Amezcua |
Attori | Isak Férriz, Iria del Río, Antonio Buíl, Juan Fernandez, Andrea Barrado Ana Villa, José Manuel Poga, Ismael Fritschi, María Mera, Luis Zahera, Sandra Escacena. |
MYmonetro |
Condividi
|
Ultimo aggiornamento lunedì 6 febbraio 2023
Mentre il coronavirus stravolge le loro vite, due detective indagano su un misterioso rapimento.
CONSIGLIATO N.D.
|
È il mese di marzo del 2020 e la Spagna è sconvolta dalla diffusione del coronavirus. Durante il primo giorno di stato di emergenza, due detective si confrontano con un caso misterioso: dopo anni dalla sua scomparsa, viene ritrovata una giovane donna che si credeva ormai deceduta. Determinati a trovare i responsabili del rapimento, i detective scopriranno ben presto che il crimine fa parte di uno schema inquietante.
Marzo 2020, giorno 1 del confinamento sanitario, che in Spagna si chiama "confinamiento" e in Francia "confinement". In Italia "lockdown". Ma restiamo nella penisola iberica. Asturie per la precisione. Intorno alla miniera di Infiesto spariscono adolescenti, forse travolte in un giro di riti satanici, c'è pure una specie di guru serial killer detto "il Profeta" adorato dagli adepti.
Una ragazza malconcia e provata dalla prigionia riappare in città. La polizia è alla ricerca del suo aguzzino. Nel frattempo, l'epidemia di Covid costringe il governo spagnolo ad annunciare il lockdown. Amezcua, qui regista e sceneggiatore, imbastisce un thriller stuzzicante che incuriosisce il pubblico dalle prime battute. Purtroppo, risolve frettolosamente quasi tutto, con una certa superficialità, [...] Vai alla recensione »
Cercate un bel film poliziesco, torvo nel clima e rugginoso nelle tinte? Su Netflix c'è lo spagnolo "Infiesto", che non avrei mai guardato se non avessi scorto qualcosa di interessante nello "strillo" video. L'ha scritto e diretto il regista iberico Patxi Amézcua, 55 anni, con esperienze varie nel genere. In genere diffido delle storie ambientate durante la pandemia, ma debbo riconoscere che il Covid [...] Vai alla recensione »