Titolo originale | mul-an-e-seo |
Anno | 2023 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Corea del sud |
Durata | 61 minuti |
Regia di | Hong Sang-soo |
Attori | Seok-ho Shin, Sung-guk Ha, Seung-yun Kim . |
Tag | Da vedere 2023 |
MYmonetro | Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 3 recensioni. |
|
Ultimo aggiornamento giovedì 23 febbraio 2023
Un giovane regista arriva su un'isola solitaria e trova la storia che vuole raccontare.
CONSIGLIATO SÌ
|
Tre amici si recano su una piccola isola della Corea del Sud per girare un piccolo film. Il regista è un attore di professione che vuole mettere alla prova la sua creatività, mentre l'attrice e il cameraman ingannano l'attesa dei tempi morti in cui l'autore riflette su cosa girare. Insoddisfatto di vari paesaggi, il ragazzo concentra l'immaginazione su una donna che raccoglie rifiuti sulla spiaggia, e la prende come ispirazione per il suo film.
Hong Sang-soo, cantore della poetica più minimalista, sembra aver cesellato la sua arte - così unica nel panorama globale - a tal punto da non avere più angoli da levigare, emozioni da sublimare, storie da distillare.
Con in water, il suo cinema arriva ad offuscare se stesso, ad aggredire la sua forma visiva, presentando immagini fuori fuoco in varie gradazioni. È il motivo principale di interesse in un film particolarmente cristallino ed essenziale anche per i suoi standard, che supera a malapena i sessanta minuti di durata ma rappresenta una visione preziosa per i numerosi ammiratori del regista coreano. C'è sempre tanto del personaggio Hong nei suoi film, popolati da artisti, cineasti e scrittori, il più delle volte ritratti non al lavoro ma sospesi in quei momenti liminali tra il dilemma, la noia, l'indecisione e il godimento. Stavolta l'aderenza al vissuto dell'autore si fa ancora più autentica, dal momento che Hong non ha fatto mistero di stare perdendo la vista; questo studio di inquadrature sfocate e sfuggenti, che si interroga sul valore di cosa merita di andare a finire di fronte a una cinepresa (il "bello" sarà mai motivo sufficiente? Cosa cerchiamo in alternativa guardando l'orizzonte?) è l'ennesima delle sue trovate radicali e provocatorie, che l'affetto e la consuetudine con il lavoro del prolifico regista ci porta spesso a sottovalutare. Non semplicemente fuori fuoco, ma elaborata in livelli di nitidezza e sovraesposta come a isolare meglio le sagome e i blocchi di colore, la fotografia di in water (curata come sempre, e come tutto il resto, da Hong stesso) è un parco giochi con attrazioni nuove, che obbliga l'occhio e il cervello ad associazioni inconsuete - forse ispirato dalla sua passione per Cézanne, il regista ricrea in movimento l'esperienza della pittura impressionista. Le immagini, ci ricorda però Hong, sono solo l'ultimo traguardo. Prima viene il processo del suo fare cinema, forse mai immortalato su schermo in modo così trasparente e puro. Lui, che per anni è stato abituato a scrivere le scene ogni mattina prima di iniziare le riprese, si diverte a macerare il protagonista in un'indecisione cronica e nell'insicurezza del proprio merito artistico - ovviamente mentre il resto della troupe attende con santa pazienza, discutendo di fantasmi, di stretching e di taekwondo. Come sempre è la presenza salvifica di Kim Min-hee (sempre più coinvolta fuori campo anche come cantante) a risolvere le impasse nell'universo del regista, e far collassare il presente e il passato in un'ispirazione che porta dritto verso il mare.
Primo film dell'anno per Hong Sangsoo intercettato ancora alla Berlinale, nella sezione Encounters. Con In Water (il titolo originale coreano è traslitterato come Mul-an-e-seo) il regista sudcoreano torna a occuparsi della genesi della creazione artistica cinematografica, alla ricerca di una naïveté, di uno sguardo vergine alla settima arte, rapportandosi alle nuove generazioni, proseguendo così il [...] Vai alla recensione »
Avete presente quando durante una videochiamata sul cellulare perdete per un attimo la rete e l'immagine della persona con cui state parlando diventa un blur dai contorni indefiniti, e appare la scritta "riconnessione in corso" sul display? Ecco, questo è quello di cui parla il nuovo film di Hong Sang-soo, uno dei più grandi cineasti viventi. Riconnessione in corso.