Titolo originale | Schrei aus Stein |
Anno | 1991 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Germania, Francia, Canada |
Durata | 96 minuti |
Regia di | Werner Herzog |
Attori | Donald Sutherland, Brad Dourif, Vittorio Mezzogiorno, Mathilda May, Werner Herzog Al Waxman, Lautaro Murúa, Stefan Glowacz, Chavela Vargas, Gunilla Karlzen, Hans Kammerlander, Amelie Fried, Volker Prechtel, Georg Marischka. |
MYmonetro | 3,05 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Tratto da un'idea dello scalatore Reinhold Messner, il film narra la sfida tra Vince Roccia, un famoso rocciatore solitario, e un giovane e presuntuoso tecnico della scalata. Il film è stato premiato al Festival di Venezia,
CONSIGLIATO SÌ
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Tratto da un'idea dello scalatore Reinhold Messner, il film narra la sfida tra Vince Roccia, un famoso rocciatore solitario, e un giovane e presuntuoso tecnico della scalata. Il primo abbandonerà l'impresa di scalare il Cerro Torre mentre il secondo fingerà di essere arrivato alla cima. In realtà l'unico uomo ad aver raggiunto la vetta è qualcun altro, che ha avuto il gusto di lasciare una piccozza con una foto di Mae West. Strutturato come un buon film televisivo ma al di sotto delle aspettative per un autore come Herzog. È stato presentato alla Mostra del cinema di Venezia.
La trama di questo film si basa sulla scalata del Cerro Torre, in Patagonia, dove due attori, messi in evidenza tra vari protagonisti, la vivono diversamente: uno crede nella ginnastica del corpo, fa credere il suo arrivo in cima, anche se non è avvenuto, torna in patria e fa vedere altre scalate. Il secondo scalatore ritiene vero che il suo collega non abbia raggiunto la cima, rimane in Patagonia, [...] Vai alla recensione »
La trama di questo film si basa sulla scalata del Cerro Torre, in Patagonia, dove due attori, messi in evidenza tra vari protagonisti, la vivono diversamente: uno crede nella ginnastica del corpo, fa credere il suo arrivo in cima, anche se non è avvenuto, torna in patria e fa vedere altre scalate. Il secondo scalatore ritiene vero che il suo collega non abbia raggiunto la cima, rimane in Patagonia, [...] Vai alla recensione »
Dopo titaniche avventure,e pellicole estremamente profonde,Werner Herzog(nosferatu,aguirre,fitzcarraldo)dirige un film sull'alpinismo,dove un uomo detto roccia(vittorio mezzogiorno),si reca in patagonia sul cerro torre,con la sua piccola truppa,dove vi e' anche un antagonista che crede di potercela fare ad arrivare in cima.Seppur affermera' di esserci arrivato non mostrera' [...] Vai alla recensione »
La poetica di Werner Herzog è la poetica dell’estremo. Nei suoi film, uno dopo l’altro, il cinema s’avvicina sempre più a un confine inafferrabile, a una meta improbabile che “chiama” l’autore come la cima della montagna fa (o dovrebbe fare) con Roccia. In questa tensione è facile sbagliare. Basta afferrarsi a un appiglio instabile, e i film precipita nel vuoto.
Pur superando di poco i tremila metri, il Cenno Torre è una delle montagne più temute dagli alpinisti. Altissime pareti quasi senza appigli né ripari, venti impetuosi, cambiamenti repentini di clima rendono la più celebre cima della Patagonia pressoché invincibile. Anche Roccia (Vittorio Mezzogiorno), un uomo che ha scalato tutti gli” Ottomila”, ha già tentato due volte di conquistarne la vetta, e [...] Vai alla recensione »