Non riattaccare

Film 2023 | Drammatico, 92 min.

Regia di Manfredi Lucibello. Un film Da vedere 2023 con Barbara Ronchi, Claudio Santamaria, Piergiorgio Savarese, Guglielmo Favilla. Genere Drammatico, - Italia, 2023, durata 92 minuti. Uscita cinema giovedì 11 luglio 2024 distribuito da I Wonder Pictures. Oggi tra i film al cinema in 1 sala cinematografica - MYmonetro 3,16 su 15 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Condividi

Aggiungi Non riattaccare tra i tuoi film preferiti
Riceverai un avviso quando il film sarà disponibile nella tua città, disponibile in Streaming e Dvd oppure trasmesso in TV.



Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.


oppure

Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.

Ultimo aggiornamento giovedì 4 luglio 2024

In piena pandemia, una donna riceve una telefonata. Si tratta del suo ex che ha deciso di farla finita. Il film è stato premiato a Torino Film Festival, In Italia al Box Office Non riattaccare ha incassato nelle prime 9 settimane di programmazione 29,3 mila euro e 13,9 mila euro nel primo weekend.

Consigliato sì!
3,16/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 3,14
PUBBLICO 3,85
CONSIGLIATO SÌ
Due attori, un solo corpo in scena. Il nero interminabile della pandemia in un road movie in modalità vivavoce.
Recensione di Marzia Gandolfi
lunedì 27 novembre 2023
Recensione di Marzia Gandolfi
lunedì 27 novembre 2023

Roma, marzo 2020. È dura restare in casa quando fuori è primavera ma il lockdown lo impone, a tutti anche a Irene che non riesce a dormire, che prova a dormire con una manciata di pasticche. Una telefonata all'improvviso vanifica qualsiasi speranza di riuscirci, perché dall'altra parte c'è la voce di Pietro, l'ex compagno lasciato traumaticamente sei mesi prima. Vuole farla finita Pietro, con la professione, con la vita soprattutto che gli ha chiesto un conto troppo salato. Non ci pensa un attimo Irene, sale in macchina e avanza dentro una notte mai così nera su cui incombe la pandemia e il fantasma del suo amore perduto.

Guida e parla, parla e guida per salvare Pietro, appeso a quel filo ideale che ancora li lega.

In Jeanne Dielman di Chantal Akerman, Delphine Seyrig è un corpo senza voce (ascoltiamo solo in rari dialoghi il leggendario timbro dell'attrice), in Una voce umana di Roberto Rossellini tutto quello che vediamo e sentiamo è Anna Magnani, impegnata in una viscerale conversazione telefonica con un interlocutore fuori campo, in Lei di Spike Jonze, Scarlett Johansson incarna una voce che innamora Joaquin Phoenix, solo sullo schermo... Non riattaccare è una sorta di variazione sul tema, sugli esperimenti di incarnazione cinematografica, sulla disgiunzione tra corpo e voce, immagine e suono, presenza e assenza sullo schermo.

Ma il film di Manfredi Lucibello trova un altro illustre referente pescando nell'esperienza radicale di Ivan Locke (Tom Hardy), che vuole riparare un torto dentro al dramma morale (e on the road) di Steven Knight. Se Locke riposava interamente sul corpo di Tom Hardy, Non riattaccare si tiene saldo sul volto di Barbara Ronchi 'soprano' maggiore di Josef Myslivecek (Il Boemo) e del nuovo cinema italiano. I mille colori della sua voce trattengono dalla parte della vita il Pietro di Claudio Santamaria, attore segreto, la cui interpretazione è un regalo per le orecchie. Se il corpo in scena è quello di Barbara Ronchi, Claudio Santamaria è solo una voce nella notte di cui progressivamente ricostruiremo la carne e il sangue, il profilo e la storia dietro.

Manfredi Lucibello, a suo agio nel buio (Tutte le mie notti), conduce due attori rari nel nero interminabile della Pandemia di Covid, che incalza l'automobile di Irene e rode quello che resta di una relazione sentimentale divorante. Tra road movie e coup-de-fil, accomoda una donna in un viaggio al termine della notte e della sua vita, stravolta da una telefonata. In modalità 'vivavoce', Non riattaccare ha il suo punto di forza nel suo unico personaggio, seduto al volante e presente in ogni piano.

La presenza di Barbara Ronchi e la regia di Lucibello sono sufficienti a creare un dramma in tempo reale, a produrre una tensione che purtroppo si sgonfia nei dialoghi mai all'altezza dei suoi interpreti. La riuscita dell'impresa imponeva, con due attori d'eccezione, una prodezza di sceneggiatura, uno script che raggiungesse una sorta di necessità drammatica in cui una donna, mentre tutto sembra sfuggirle, riprende il soffio e il cammino.

I dialoghi troppo scritti e la catena di eventi affatto sorprendenti (il carburante agli sgoccioli, il caricatore del cellulare inservibile, il predatore sessuale in agguato al primo angolo utile, il carabiniere negligente ma buono per la suspense, il poliziotto buono e quello cattivo, per evitare forse problemi con la Polizia di Stato...), e decisamente 'telefonati', impediscono al film di sublimare il suo pitch.

Avanzando sulla strada e nella conversazione le chiavi dei personaggi vengono svelate e il mistero che avvolgeva lo stress (e le attese) del debutto si dissolve. Da un dialogo all'altro la storia si tratteggia, le motivazioni sono rivelate e il destino doloroso invertito come nella 'migliore' (e routinaria) delle commedie romantiche.

Sei d'accordo con Marzia Gandolfi?
Powered by  
PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 23 luglio 2024
Clala

Non riattaccare è un'esperienza viscerale che seziona le profondità di un amore ormai finito. Attraverso la struggente interpretazione di Barbara Ronchi, la cui fisicità e gli sguardi parlano più di mille parole, e la sofferta voce di Claudio Santamaria, veniamo catapultati in un vortice di ricordi e di emozioni contrastanti. Manfredi Lucibello orchestra il tutto con il ritmo serrato di un thriller [...] Vai alla recensione »

martedì 23 luglio 2024
Pauli

Un’incredibile One Woman Show di Barbara Ronchi, che mi ha tenuto incollato allo schermo per novanta minuti. Da tempo non si vedeva un thriller italiano così ben costruito. Un plauso anche per le musiche di Motta.

martedì 23 luglio 2024
Pauli

Un incredibile one show di Barbara Ronchi. Mi ha tenuto incollato allo schermo per 90 minuti! Da tempo non si vedeva un thriller italiano così ben diretto. Un plauso anche per le bellissime musiche di Motta

domenica 21 luglio 2024
Stefano Disegni

Vorrei ma non posso fare un film strano come quelli bravi che lo sanno fare. I due protagonisti non riescono a dormire, il pubblico in sala ci riesce benissimo. Quello rimasto. 

martedì 28 novembre 2023
Fabiabi

Visto al Torino Film Festival, unico italiano in concorso.  Non riattaccare è un thriller che non concede soste si esalta nei suoi pochi elementi a disposizione. Se la trama quindi è semplice, quiello che è straordiario è la prova d'attrice di Barbara Ronchi,  sempre in scena e praticamente sola per tutto il corso del film.

FOCUS
FOCUS
giovedì 11 luglio 2024
Simone Emiliani

È notte fonda a Roma. Ma non è una notte come tante altre. Le strade sono deserte, si sente solo qualche rumore in lontananza, come quello dei cani che abbaiano o le sirene di un’ambulanza. Non riattaccare è ambientato in piena emergenza Covid. Irene riceve una chiamata dal suo ex-compagno Pietro che non sente da diversi mesi, da quando la loro storia è finita. Lui è in difficoltà, ha bisogno di aiuto. È disperato, vuole farla finita. Irene prima è dubbiosa, poi sale in macchina, direzione Santa Marinella, per raggiungerlo. Spera di arrivare in tempo e per mantenere un contatto continuo con Pietro, non riattacca mai la chiamata.

A sei anni da Tutte le mie notti (guarda la video recensione), Manfredi Lucibello dirige il suo secondo film di finzione che è stato presentato in competizione al 41° Torino Film Festival. Entrambi condividono un’ambientazione notturna e un clima soffocante. Se il film d’esordio era ambientato in una villa, questo invece è una sorta di road-movie claustrofobico dove le strade, le insegne stradali, le stazioni di servizio, le gallerie appaiono come un labirinto da cui non è possibile uscire. I dettagli sottolineano il fatto che il tentativo di salvataggio potrebbe fallire da un momento all’altro: la benzina sta per finire, la batteria del telefono può scaricarsi e in più, in un autogrill, incrocia due agenti di polizia che le chiedono i documenti (patente e autocertificazione) per circolare. Quella di Irene è una sfida solitaria, proprio come quello del capocantiere, interpretato da Tom Hardy, in Locke, entrambi presenti in tutto il film.

Il corpo la voce. Quello di Barbara Ronchi c’è per tutto il film. L’altro, Claudio Santamaria (nei panni di Pietro) si vede appena. Come nel film diretto da Steven Knight, il viaggio diventa l’incrocio di un bilancio esistenziale. Tornano i ricordi, quelli felici e quelli tragici, dal primo incontro al momento in cui si sono lasciati. Non ci sono soltanto le reazioni sul volto della protagonista. Lucibello lavora, oltre che sui dialoghi della sceneggiatura che il regista ha scritto assieme a Jacopo Del Giudice, sui toni della voce che cambiano. 

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
sabato 24 agosto 2024
Pietro Diomede
ItaliaOggi

Liberamente tratto dal romanzo di Alessandra Montrucchio e volutamente ambientato la notte del 28 marzo del 2020, in pieno lockdown per rendere la solitudine e l'alienazione dei due protagonisti decisamente esasperante e fortemente in bilico su un'eventuale futuro, il film vede come protagonista Irene, un'interprete insonne che in una Roma buia e silenziosa riceve la telefonata di Pietro.

mercoledì 17 luglio 2024
Raffaele Meale
Quinlan

Il cinema italiano, almeno quello che meno sembra appartenere all'élite della produzione "ufficiale", si rifugia nella notte, forse per non confrontarsi con un giorno produttivo che sveli alla luce del sole tutte le magagne di un sistema fallato, e orgogliosamente fallace. Dalle opere di Fulvio Risuleo (Guarda in alto, Notte fantasma) a Non credo in niente di Alessandro Marzullo, il cinema italiano [...] Vai alla recensione »

giovedì 11 luglio 2024
Alessandra De Luca
Avvenire

Un viaggio al termine della notte. È quello che compie Irene quando risponde al telefono, una sera di lockdown come tante, comincia a parlare con Pietro, al quale l'ha legata una storia d'amore ora finita, e si mette in macchina per raggiungerlo prima che sia troppo tardi. Per lui, ma anche per lei. Ma il percorso è accidentato, ricco di ostacoli e impedimenti e arrivare a destinazione per Irene, uscita [...] Vai alla recensione »

mercoledì 10 luglio 2024
Lorenzo Martini
Ciak

Dopo la presentazione allo scorso TFF (come vedete nella videointervista in fondo alla pagina) e dopo l'anteprima all'Umbria Film Festival di Montone, dall'11 luglio 2024 arriva nei cinema italiano il Non riattaccare di Manfredi Lucibello. Un thriller particolare che nasce dal romanzo omonimo di Alessandra Montrucchio - del quale è un libero adattamento - e che soprattutto vive dell'interpretazione [...] Vai alla recensione »

martedì 9 luglio 2024
Rocco Moccagatta
Film TV

Decidete voi se far discendere il nuovo film di Manfredi Lucibello, unico italiano in Concorso al TFF 2023, dagli sfoghi fluviali al telefono del maschio in crisi in automobile Tom Hardy di Locke oppure della femmina abbandonata Anna Magnani di Una voce umana. In fondo, vanno bene entrambi. Non riattaccare si dichiara liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Alessandra Montrucchio, ma Lucibello ci [...] Vai alla recensione »

giovedì 27 giugno 2024
Luca Bovio
Cineclandestino

In molti sono convinti che per fare un buon film sia necessario avere una storia complessa, stratificata, piena di svolte e di personaggi. Eppure, così non è. Non sempre almeno. A volte basta solamente saper sviluppare efficacemente uno spunto iniziale. Ciò che, in termini tecnici, viene definito MacGuffin, ovverosia, un semplice espediente narrativo.

mercoledì 29 novembre 2023
Paola Assom
NonSoloCinema

"... poi la strada la trovi da te - Porta all'isola che non c'è": i bellissimi versi di Edoardo Bennato, cantanti a un certo punto dalla protagonista e insieme a lei dall'uomo al telefono, evocano qualcosa di irreale e magico, proprio come il tempo nel quale si svolge questa vicenda, un tempo sospeso, dilatato e irreale: il tempo del coprifuoco da Covid.

martedì 28 novembre 2023
Manuela Russo
TaxiDrivers

Questa è la storia di un romanzo che voleva farsi film. E che per trasporlo, anni fa, era stato opzionato dal rimpianto Carlo Macchitella (a cui è dedicata la pellicola), anche se poi la sua autrice, Alessandra Montrucchio, di questa metamorfosi in potenza aveva perso le tracce. Fino a quando, nel cuore della notte del Covid, anche lei, come la protagonista del suo libro Non riattaccare (Marsilio, [...] Vai alla recensione »

lunedì 27 novembre 2023
Simone Emiliani
Sentieri Selvaggi

Tutto in una notte. Roma, 28 marzo 2020 in pieno lockdown. Il telefono di Irene squilla. A chiamarla è Pietro, il suo ex, che non sente da quando si sono lasciati, sette mesi prima. Lei vuole riagganciare ma le parole confuse dell'uomo la mettono in allarme. Decide quindi di mettersi in viaggio, direzione Santa Marinella, per capire cosa sta succedendo.

lunedì 27 novembre 2023
Luca Giardino
La Repubblica

"Ho preso la macchina, poi ti spiego". Un messaggio diretto e conciso che Irene (Barbara Ronchi) lascia al suo attuale ragazzo prima di abbandonare l'appartamento e dirigersi frettolosamente verso il veicolo. In una notte primaverile, nel bel mezzo della pandemia, la donna è costretta a guidare da Roma verso Santa Marinella nel tentativo di impedire al suo ex fidanzato Pietro (Claudio Santamaria) di [...] Vai alla recensione »

domenica 26 novembre 2023
Sofia Racco
NPC Magazine

Non riattaccare, unico film italiano in concorso al Torino Film Festival, affida la riuscita della sua storia a pochi elementi essenziali: Barbara Ronchi (vincitrice del David come migliore attrice protagonista per Settembre) le luci fioche dell'autostrada deserta, e due voci che comunicano attraverso un telefono. Una struttura semplice attraverso cui il regista Manfredi Lucibello filtra una storia [...] Vai alla recensione »

domenica 26 novembre 2023
Federico Pontiggia
La Rivista del Cinematografo

È l'unico italiano in concorso al 41° Torino Film Festival, e non è affatto male: diciamolo subito, Venezia e Roma dormivano, avevano il cellulare spento, che altro? Non riattaccare, opera seconda del fiorentino classe 1984 Manfredi Lucibello (Tutte le mie notti), è il Locke - ve lo ricordate? - nazionale, con Barbara Ronchi nell'abitacolo di un'auto senza soluzione di continuità e l'altrui salvezza [...] Vai alla recensione »

domenica 26 novembre 2023
Anna Culotta
Filmpost

Sono Barbara Ronchi e Claudio Santamaria i protagonisti di Non riattaccare, unico film italiano in Concorso Lungometraggi al 41° Torino Film Festival. Ispirato all'omonimo romanzo di Alessandra Montrucchio, questo dramma dalle sfumature noir diretto da Manfredi Lucibello segue le vicende di Irene e Pietro, in un racconto in tempo reale che si svolge in una notte di quarantena durante il primo lockdown. [...] Vai alla recensione »

domenica 26 novembre 2023
Fabio Vittorini
Duels.it

Tra i pochi film italiani in concorsoalla 41a edizione del Torino Film Festival c'è Non riattaccare, scritto (insieme a Jacopo Del Giudice) e diretto da Manfredi Lucibello, al suo secondo lungometraggio di finzione dopoTutte le mienotti (2018). «L'incipit del romanzoNon riattaccare di Alessandra Montrucchio da cui il film è liberamente tratto - ha dichiarato Lucibello - mi ha folgorato.

NEWS
VIDEO
venerdì 5 luglio 2024
 

Un’opera piena di tensione con un solo corpo in scena, quello della protagonista, che deve cercare di salvare un uomo al telefono. Dall’11 luglio al cinema. Guarda la clip »

NEWS
martedì 2 luglio 2024
 

In piena pandemia, una donna riceve una telefonata. Si tratta del suo ex che ha deciso di farla finita. Riuscirà a fermarlo in tempo? Vai all'articolo »

CELEBRITIES
martedì 18 giugno 2024
Veronica Ranocchi

Non solo attore, ma anche regista, Guglielmo Favilla sarà a luglio nel film di Manfredi Lucibello Non riattaccare. Dall'11 luglio al cinema. Vai all'articolo »

TRAILER
martedì 11 giugno 2024
 

Regia di Manfredi Lucibello. Un film con Barbara Ronchi, Claudio Santamaria, Piergiorgio Savarese, Guglielmo Favilla. Da giovedì 11 luglio al cinema. Guarda il trailer »

TORINO FILM FESTIVAL
lunedì 27 novembre 2023
Marzia Gandolfi

Nel nero interminabile della pandemia, un dramma in tempo reale in cui è sufficiente la sola presenza in scena di Barbara Ronchi. In concorso al TFF. Vai all'articolo »

winner
menzione speciale attrice
Torino Film Festival
2023
Vai alla home di MYmovies.it
Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati