Anno | 2022 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Pier Maria Cecchini |
Attori | Paolo Bernardini, Massimo Ceccherini, Alessandro Paci, Tommaso Arnaldi, Gaetano Gennai Umberto Sardella, Roberta Barbiero, Dafne Barbieri. |
Uscita | martedì 6 dicembre 2022 |
Distribuzione | Magic Effect Production |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 16 dicembre 2022
Liberamente tratta dall'omonimo romanzo di Marco Tregioli. In Italia al Box Office Ma tu, mi vuoi bene? ha incassato 1 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Lorenzo è un giovane di successo, sia sul lavoro che con le donne, che è tormentato da una domanda che sua madre gli ha rivolto poco prima di morire: "Ma tu, mi vuoi bene?". Si tratta di un interrogativo che finisce con il porsi nelle relazioni che ha in corso o che potrebbero avere un inizio. La risposta non è facile da trovare.
Tutti dicono I Love You ma sanno davvero riempire di contenuto, di significazione, queste parole? Se lo chiedeva nel 1996 Woody Allen. Se lo chiede oggi Pier Maria Cecchini partendo però da una posizione decisamente diversa.
Perché qui non è una partner ad avviare la riflessione in un momento in cui possono nascere dei dubbi sulla relazione ma colei che ha dato la vita al protagonista. È poi quel 'ma' pronunciato in fin di vita che complica ulteriormente le cose e costringe a rivedere il vissuto. Lorenzo si trova costretto a riflettere su sè stesso e al modo in cui si rapporta con gli altri, entrando in una crisi profonda.
Si tratta di un percorso interiore difficile da portare sullo schermo che Cecchini riesce a gestire nonostante la presenza come co-sceneggiatore, insieme a Graziella Trerrei, di Marco Treggioli, autore del romanzo a cui il film si rifà. L'autore letterario, anche se di un testo pregevole, fa sempre fatica a staccarsi dalla pagina scritta per adattarla al linguaggio di un media differente come è il cinema. Qui lo si nota negli interventi in voice over che suonano come molto 'scritti'.
Cecchini però, come già anticipato, sa come fare un casting e come dirigere gli attori. Si avvale quindi della presenza e delle doti recitative di Paolo Bernardini che regge sulle sue spalle un personaggio talvolta a rischio mèlo sapendo come gestirlo. Anche tutti i comprimari si dimostrano all'altezza, a partire dai ruoli più importanti fino ad arrivare a quelli minori. Avvalendosi di una struttura narrativa che lascia a lungo aperto per lo spettatore un quesito a cui darà risposta solo nell'ultima parte, la regia costruisce un percorso circolare al cui interno sviluppa i temi dell'amicizia e del rapporto filiale (anche con il padre) oltre a quello dei rapporti d'amore.
C'è poi un intento di promozione del territorio (la luminosa cittadina di Presicce in provincia di Lecce) che, a differenza di altri film che si riducono a spot dell'Ente del Turismo locale, qui si inserisce nella vicenda senza stonature affrontando il ritorno alle radici come momento di svolta non solo (o non necessariamente) idilliaca.
La domanda del titolo andrebbe, forse, rivolta dallo spettatore al regista Piermaria Cecchini. Fermi tutti, chi è Cecchini? Tante cose, uomo di teatro, di prosa e leggero, attore di cinema e di fiction (da Abbronzatissimi a Il bello delle donne), scrittore, nuovo Baffo della birra Moretti, ora anche regista esordiente con questo adattamento del romanzo omonimo di Marco Tregioli.
"Ma tu mi vuoi bene?" chiede la madre al figlio Lorenzo (Paolo Bernardini) poco prima di emettere l'ultimo respiro. Una domanda all'apparenza semplice, ma che come una spada di Damocle peserà a lungo sulla coscienza dell'uomo, incapace a formulare sul momento una risposta sincera e adeguata. In questo senso l'occasione per aprirsi una volta per tutte alla donna più importante della sua vita è sfumata [...] Vai alla recensione »