Titolo originale | Kingdom of the Planet of the Apes |
Anno | 2024 |
Genere | Azione, Fantascienza, |
Produzione | USA |
Durata | 145 minuti |
Regia di | Wes Ball |
Attori | Owen Teague, Freya Allan, Peter Macon, Lydia Peckham, Travis Jeffery Kevin Durand, Neil Sandilands, William H. Macy, Sara Wiseman, Ras-Samuel Welda'abzgi, Nina Gallas, Dichen Lachman, Eka Darville. |
Uscita | mercoledì 8 maggio 2024 |
Distribuzione | Walt Disney |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,88 su 18 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 10 maggio 2024
Un nuovo capitolo della saga de Il pianeta delle scimmie, che riprenderà molti anni dopo la conclusione del film del 2017 The War - Il pianeta delle scimmie. In Italia al Box Office Il regno del pianeta delle scimmie ha incassato 2,9 milioni di euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Sono passate generazioni dalla morte del primo leader delle scimmie senzienti, Cesare, e ora i primati hanno il controllo del mondo, ma non hanno sviluppato una società particolarmente evoluta. Noa vive infatti in una piccola comunità rurale, che usa come torri i tralicci dell'alta tensione ricoperti dalla vegetazione. La specializzazione del suo clan è addestrare aquile, di cui rubano le uova per crescerle in modo che rispondano al canto delle scimmie. Questa comunità viene razziata dal vicino regno di Proximus Caesar, che ha costruito una società militare e dittatoriale, grazie alle armi elettriche fornitegli da un umano suo prigioniero. Gli aggressori cercano una giovane donna, che troverà rifugio viaggiando insieme a Noa e al saggio orango Raka, custode delle antiche lezioni di Cesare.
Riparte la saga del Pianeta delle scimmie con un netto salto temporale in avanti e però pure un villain e un protagonista troppo generici. L'ultimo atto apre prospettive interessanti per il futuro, ma ci arriva con fatica.
L'idea di fondo di questa ripartenza sembra essere che gli umani non hanno ancora detto l'ultima parola: il virus che li ha resi progressivamente più stupiti e involuti, tanto che vengono chiamati Eco, non ha colpito tutti loro. Proximus cerca di usare le conoscenze di questi rari sopravvissuti per armarsi meglio, ma pure per schiacciarli una volta per tutte, temendo che cerchino di riprendere il controllo. E il film, in ultima analisi, non sembra dargli torto: gli umani sono davvero creature infide, per quanto la condizione disperata in cui si trovano in fondo li giustifica. Il che apre un dilemma intrigante per i prossimi capitoli (Wes Ball, il regista, ha concepito Il regno del pianeta delle scimmie come l'inizio di una trilogia), ma per arrivarci impiega due ore e venti minuti, costellati di luoghi comuni, di simbologie fin troppo trasparenti e di dialoghi stentati.
Il principale limite del film è infatti ritmico e non è una novità: già i capitoli di Matt Reeves, per chi scrive molto sopravvalutati, si incartavano nel momento in cui i primati iniziavano a parlare, in modo lento e faticoso, saltando spesso pronomi, preposizioni e verbi ausiliari, proferendo inframezzate di pause, come se ogni termine richiedesse uno sforzo. In quei film aveva senso e comunque c'erano spesso anche umani in scena che parlavano più velocemente, rialzando il ritmo, mentre qui siamo di fronte a dialoghi quasi tra sole scimmie, che si saranno pure evolute ma ancora hanno difficoltà nell'eloquio. Ci sono poi prevedibili schemi di sceneggiatura: ovviamente la falconeria con le aquile - per altro rapaci affatto casuali che subito ci dicono quali personaggi sarebbero incarnazioni dello spirito americano e quindi "eroici" - sembra per buona parte del film una sottotrama senza un perché, ma si rivela risolutiva nel finale. Sono insomma l'equivalente alato della pistola "di Cechov": se le vedi nel primo atto sai che prima della fine attaccheranno qualcuno con i loro affilati artigli.
L'orango Raka, quello che si esprime meglio, cade invece nel contestato tropo "bury your gay", secondo il quale i personaggi che si rivelano omosessuali (nel suo caso è una cosa lasciata intuire dalle sue prime battute) finiscono per fare una brutta fine. La ragazza ricercata dalle scimmie, detta Nova, è interpretata poi dall'inglese Freya Allen, la Ciri della serie Tv The Witcher, ed emerge come il personaggio più enigmatico, animato da lealtà in conflitto tra loro e pronta anche a gesti estremi - che risulteranno spiazzanti per Noa. Quest'ultimo purtroppo non ha invece lo spessore di Cesare ed è, almeno in questo primo capitolo, un ragazzo di campagna, una sorta di Luke Skywalker che va a scontrarsi con un impero (crudele ma lungimirante) sotto la guida di un saggio maestro. Il suo è il più tipico dei viaggi dell'eroe e si snoda senza alcuna sorpresa.
Wes Ball realizza alcune buone sequenze spettacolari e le città ridotte ad antiche rovine coperte di vegetazione sono uno scenario affascinante. Non sempre la logica degli eventi è però convincente, ci sono le tipiche scorciatoie del cinema avventuroso e pure qualche drammatizzazione di troppo: l'acqua che invade il finale non ha alcuna ragione - a fronte di un dislivello di una decina di metri o poco più - per continuare a salire come fa invece nel film. Sembra che Ball voglia sfidare il finale di Avatar: La via dell'acqua, ma ovviamente il confronto con James Cameron è perdente. Nonostante i punti deboli rimane però la curiosità di vedere come una saga tanto longeva continuerà a reinventare se stessa nei prossimi capitoli, quando il rallentamento della ripartenza sarà ormai solo un ricordo.
IL REGNO DEL PIANETA DELLE SCIMMIE disponibile in DVD o BluRay |
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La pellicola, sequel di “The War - Il pianeta delle scimmie” (2017), è il decimo film del franchise de “Il pianeta delle scimmie”, tratto dall'omonimo romanzo di fantascienza del 1963 di Pierre Boulle, nonché quarto capitolo della serie reboot. Al posto di Reeves, dietro la macchina da presa c’è questa volta Wes Ball (la trilogia di “Maze [...] Vai alla recensione »
IL REGNO DEL PIANETA DELLE SCIMMIE di Wes Ball, seguito della trilogia prequel reboot conclusa alla grande con Matt Reeves.Molte generazioni dopo la morte di Cesare il mondo è dominato da numerosi clan di scimmie evolute e gli esseri umani sono ridotti a piccoli branchi devoluti nascosti qua e là. Il nostro Noa vive felice con la famiglia e i suoi amici.
Nonostante i 140 minuti di durata questo sequel di "The War"..a volte ti incuriosisce molto.La storia qui si e'piu'evoluta con la domanda possono vivere in un mondo distrutto umani e scimmie?Tutta la storia si dipana su questo tema.Ce'una ragazza che emerge dagli umani,sembra sprovveduta perché la sua venuta capita mentre la vita delle scimmie divise tra clan e un regno [...] Vai alla recensione »
Non amo in generale il pianeta delle scimmie ( trama discutibile..). Ma è un film guardabile a chi piace il genere, tanta grafica, un pò di azione, bei paesaggi, buoni ( patetici ) sentimenti. Il finale boh, non mi ha detto nulla. Troppo indiani contro cowbioys.. Come al solito, scimmie troppo umane ( negli abbracci, espressioni...) Ridicola la scena dell'allagamento.
Il regno del pianeta delle scimmie è il più fiacco e spento di tutta la nuova serie partita nel 2011. Non impressiona il nuovo protagonista, non conquista la nuova trama e soprattutto annoia molto il dialogo. Lo svolgersi delle scene e l’esporre la trama passa di convenzione in convenzione, di frase fatta in frase fatta, ma anche attraverso una serie di atteggiamenti convenzionali. Tut [...] Vai alla recensione »
Qualche giorno fa è uscito un nuovo film della famosissima saga del Pianeta delle scimmie: non potevo certo perderlo. Sono andato all’ultimo spettacolo, nel giorno del debutto: in sala ci sono solo due ragazzi. È la decima puntata della serie che ha, però, quasi 60 anni. Personalmente ho visto, anche più volte, tutti gli episodi e mi hanno, chi più chi meno, [...] Vai alla recensione »
Un buon film con grandi effetti speciali. Vinceranno come prevedibile i buoni sentimenti, lasciandoci il dubbio di Noa che diventa anche nostro.
Alcune generazioni dopo la morte di Cesare, lo scimpanzé che ha dato origine alla saga, le scimmie progrediscono lentamente mentre gli umani sono ridotti a "echi" degli esseri che hanno dominato il pianeta. Il giovane Noa vive in una comunità pacifica di scimmie e mentre fatica a liberarsi di un leggero complesso nei confronti del padre si prepara a un importante rito di passaggio.
Da qualche tempo i blockbuster d'Oltreoceano si interrogano sul passato. In casa Disney, Black Panther: Wakanda Forever di Ryan Coogler si soffermava su un re che non c'era più. Adesso Il regno del pianeta delle scimmie di Wes Ball parte da un monarca illuminato vissuto secoli prima, di cui si sono perse le tradizioni. Il suo nome era Cesare, era il protagonista della trilogia diretta da Rupert Wyatt [...] Vai alla recensione »
A Hollywood, niente passa mai per davvero. Tutto ritorna. Più che alla Nietzsche, tipo reflusso gastrico. Cera bisogno di un altro "Pianeta delle scimmie" dopo la bella trilogia prequel reboot di Rupert Wyatt (il primo film) e di Matt Reeves? No. Tanto più che, al termine di "The War", Cesare, il geniale leader dei primati in lotta contro gli umani dementi, moriva.
Il quarto capitolo della nuova saga di Il pianeta delle scimmie, diretto con sagacia dall'anonimo Wes Ball (suoi i vari Maze Runner), si presenta probabilmente come il film più interessante di questo mastodontico progetto di reboot. Rispetto a Matt Reeves, regista dei due capitoli precedenti, Ball tiene sotto controllo gli effetti meramente action e pirotecnici attribuendo al film un ritmo contemplativo [...] Vai alla recensione »
Sarà anche vero che l'ultima scena di "Il pianeta delle scimmie" (1968) è entrata di diritto tra le sequenze più famose (e citate) della storia del cinema, ma la saga che ne è seguita ha superato anche le più ottimistiche aspettative. Dopo aver visto Charlton Heston maledire la razza umana e inginocchiarsi sulla spiaggia davanti ai resti della Statua della Libertà, la storia ha preso diverse direzioni, [...] Vai alla recensione »
Ciò che rende la saga del «Pianeta delle scimmie» qualcosa di necessario e così duraturo nel tempo è che, ogni volta, mette l'umanità di fronte allo specchio. Le ricorda quanto siamo la razza più involuta del pianeta, nella quale ci si ammazza tra consimili, non esistono vere condizioni di uguaglianza e rispetto, vengono calpestati quotidianamente i diritti dei più deboli.
Troppe scimmie. II dipartimento di effetti speciali ne sforna in quantità. Ma la sceneggiatura di John Friedkin arranca. Se poi vi tocca - come è toccato a noi, ed era pure un'anteprima - la versione doppiata in italiano ecco che il disastro è completo. Le scimmie un po' parlano come "Io Tarzan tu Jane", aiutandosi con i grugniti. E un po' formano frasi più complesse, come "riuscire a fare una cosa". [...] Vai alla recensione »
Non era facile immergersi di nuovo nel pianeta dove da tempo (cinematografico) uomini e scimmie cercano di convivere, stabilendo inevitabilmente rapporti conflittuali e di dominanza della propria specie. La trilogia prequel e reboot, iniziata nel 2011 con la regia di Rupert Wyatt, seguita negli episodi successivi diretti da Matt Reeves, ha visto al centro della narrazione la figura iconica di Cesare, [...] Vai alla recensione »
Non è facile snocciolare i titoli della saga inizialmente tratta dal romanzo fantascientifico di Pierre Boulle "Il pianeta delle scimmie", dunque ci limitiamo a ricordare che finora era composta dalla pentalogia originale (1968-1973), il remake di Tim Burton (2001) e 3 reboot o riavvii (2011-2017). Il primo dubbio che viene in mente al momento dell'uscita del decimo capitolo, "Il Regno del Pianeta [...] Vai alla recensione »
Uscito nel 1963 e considerato un classico della fantascienza, il romanzo Il pianeta delle scimmie di Pierre Boulle ha ispirato a partire dal 1968 due serie Tv, innumerevoli fumetti e dieci adattamenti cinematografici, nessuno fedele al testo ma tutti forti dell'inquietante idea di base che il dominio dell'uomo sul creato possa un giorno venir ribaltato.
Le scimmie vivono in clan: Noa è un giovane primate di una comunità che addestra aquile e vive pacificamente nella foresta. Un giorno il suo villaggio viene devastato dai soldati di Proximus Cesare che, distorcendo gli insegnamenti del capostipite di cui porta il nome, ha creato una società militare e dittatoriale con l'obiettivo di trovare gli ultimi umani non colpiti dal virus che possano aiutarlo [...] Vai alla recensione »
Diverse generazioni dopo il regno di Cesare, le scimmie sono la specie dominante e gli umani sono costretti a vivere nell'ombra. Mentre un nuovo tirannico leader costruisce il suo impero, una giovane scimmia intraprende un viaggio che la porterà a mettere in discussione tutto ciò che conosceva sul passato e a fare scelte che definiranno un futuro sia per la propria specie che per gli umani.
Basato sul romanzo distopico dello scrittore francese Pierre Boulle, il primo Il pianeta delle scimmie uscì nelle sale nel 1968, creando le basi di una saga tra le più longeve e interessanti, incentrata sul ribaltamento dei rapporti tra uomini e scimmie. Il grande successo ha generato infatti quattro sequel, legati sempre a temi di pressante attualità socio-politica, caratteristica anche della più [...] Vai alla recensione »
Nel panorama maledettamente conformista del cinema contemporaneo, commerciale s'intende e ovviamente americano, Il pianeta delle scimmie è il franchise con qualcosa in più. Tanto per cominciare c'è il peso e il prestigio del riferimento nobile, nobilissimo anzi, l'originale del 1968 diretto da Franklin J. Schaffner (dal romanzo di Pierre Boulle) e interpretato da Charlton Heston.
Chissà se John Ford si sarebbe tolto il cappello davanti a una scimmia a cavallo. Forse nel 1968 anche lui vide il primo capitolo della saga con Charlton Heston, ma di sicuro non immaginava che nel 2017 sarebbe uscito un Pianeta delle scimmie in salsa western. Gli intelligentissimi "animali" cavalcavano nella neve, inseguendo il figlio rapito del protagonista, e la memoria tornava a Sentieri selvaggi, [...] Vai alla recensione »
Il grande re Caesar è morto. Il protagonista della precedente trilogia, vista sugli schermi dal 2011 al 2017, giunge come tutti alla fine dei suoi giorni, lasciando al popolo delle scimmie una pesante eredità. Passano molte generazioni e la sua esistenza è ormai avvolta nella leggenda, mentre i suoi insegnamenti sono dimenticati se non da pochi fedeli che portano avanti ciò che pare un vero e proprio [...] Vai alla recensione »
Dopo i cinque film della saga classica, la sottovalutata rilettura di Tim Burton, il franchise basato sui personaggi creati da Rick Jaffa & Amanda Silver continua con il seguito del The War del 2017 (qui la recensione), Il regno del Pianeta delle scimmie diretto da Wes Ball. Interpretato dagli irriconoscibili Owen Teague, Freya Allan, Kevin Durand, Peter Macon, William H.