Speak No Evil

Film 2022 | Horror, Thriller, 97 min.

Regia di Christian Tafdrup. Un film Da vedere 2022 con Fedja Van Huet, Hichem Yacoubi, Lea Baastrup Rønne, Sieger Sloot, Morten Burian. Cast completo Titolo originale: Gæsterne. Genere Horror, Thriller, - Danimarca, Paesi Bassi, 2022, durata 97 minuti. distribuito da Midnight Factory. - MYmonetro 3,08 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 17 novembre 2022

Una famiglia danese fa visita a una famiglia olandese incontrata in vacanza. Quello che doveva essere un weekend idilliaco inizia lentamente a disfarsi mentre i danesi cercano di rimanere educati di fronte alla spiacevolezza. Il film ha ottenuto 2 candidature a Critics Choice Super,

Consigliato sì!
3,08/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA
PUBBLICO 2,66
CONSIGLIATO SÌ
Un horror fin troppo reale che ci mostra come il male possa strisciare fuori dalle crepe della società.
Recensione di Archimede Favini
giovedì 17 novembre 2022
Recensione di Archimede Favini
giovedì 17 novembre 2022

Due famiglie, una olandese (Patrik, Karin e il figlio muto Abel) e una danese (Bjorn, Louise e la figlia Agnes), fanno amicizia durante una vacanza in Toscana. Qualche mese dopo Bjorn e Louise ricevono una lettera dagli amici olandesi, che li invitano per un fine settimana a casa loro in Olanda. Dopo qualche momento di indecisione la famiglia danese si convince ad accettare l'invito e parte in macchina alla volta del delizioso cottage degli amici, immerso in mezzo alla nebbiosa campagna olandese. Tuttavia, la convivenza metterà a dura prova Bjorn e Louise che lentamente scopriranno delle spiacevoli verità sui coniugi olandesi, che non sono chi dicono di essere.

Aristotele diceva che colui che vive al di fuori della società è bestia oppure è dio. Ma cosa succede quando una bestia si confronta con un uomo "animale sociale"? E a cosa serve il codice etico comportamentale borghese laddove la società finisce? E quanto invece il nostro stile di vita occidentale contemporaneo ci rammollisce e ci penalizza rispetto a una bestia?

Questi sono solo alcuni degli interrogativi che Christian Tafdrup ci spinge a porci nel visionare questo film. Ma facciamo un passo indietro: è incontrovertibile l'insistita tendenza del regista a impostare la narrazione sulla base di un complesso gioco di coppie, talvolta sinonimiche, talvolta antinomiche. Ecco, dunque, che mentre la coppia danese è riservata e misurata, quella olandese è sfrenata e lussuriosa, o ancora mentre Agnes è estroversa, Abel è remissivo e timido e così via.

Vorrei però concentrarmi sulla coppia più interessante: il rapporto tra Bjorn e Patrik, dal momento che sono gli unici due personaggi di cui ci viene mostrata la psicologia e poiché lo snodo della vicenda dipende dal loro rapporto. Bjorn è un uomo evidentemente stressato, schiacciato dai suoi doveri paterni e da ciò che il suo ruolo pretende; ciononostante continua sempre a fare la fantomatica cosa giusta, per sua moglie, per sua figlia e per un relativo senso del dovere.

Bjorn è in conclusione un accrocco con fattezze umane di pulsioni represse e, apparentemente, sul punto di esplodere definitivamente. Patrik al contrario è una forza della natura, è libido pura a cui non viene posta alcuna limitazione, che sia essa morale o dettata da una qualsiasi norma sociale. Bjorn è dunque attratto dal potere sinistro di Patrik, che sembra, ad un certo momento, poter rivestire per Bjorn il ruolo di guru, di catalizzatore che trasformerà finalmente il bruco in farfalla. Ed è qui che ritorna in causa Aristotele: come aveva profetizzato il filosofo di Stagira, quella tra uomo politico e bestia è una lotta impari, farà in tempo il nostro bruco a trasformarsi in farfalla prima che sia troppo tardi?

Altro tema che merita un approfondimento è quello del male: con il procedere della pellicola l'atmosfera si fa sempre più pesante, ma non è una suspense hitcockiana ad affannare lo spettatore, tanto più una sorta di saturazione malevola dell'atmosfera: è il tramonto della società, dell'irreggimentazione dell'umanità, che lascia spazio al caos nella più pura delle sue forme.

Mi spiego meglio, gli stessi Patrik e Karin, ad un certo momento, lasciano cadere la maschera rivelandosi due adepti del male metafisico colti da una vera e propria folie a deux (Pirandello direbbe che in quanto pazzi una maschera non l'avevano mai realmente indossata), la cui attuazione è possibile solo grazie alla loro personalissima missione di annientamento del bene.

Dunque, con queste tinte malevole che montano sempre più, l'atmosfera assume anche un je ne sais quoi di religioso, di biblico: negli ultimi minuti di film l'evolvere degli eventi e la crudeltà altrimenti ingiustificata, possono trovare risposta nel vecchio schema biblico di colpa-peccato. Peccato in questione che viene chiarito da un folgorante scambio finale tra Patrik e Bjorn, che costituisce la chiave di lettura del film. E come previsto dal vecchio testamento, ad ogni peccatore la sua pena.
La lapidazione ad opera di Satana, 2021, Christian Tafdrup, odio su tela.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 10 novembre 2023
shagrath

 Non si tratta di un horror ma piuttosto di un thriller psicologico. Inquietudini e disagi si affastellano per tutta la durata del film, mentre l’orrore si concentrano in un finale di una malvagità disarmante. La storia è semplice, la critica sociale mossa dal regista/sceneggiatore danese Tafdrup evidente. Una coppia di danesi con la loro bambina rappresentano tutto ciò [...] Vai alla recensione »

domenica 17 dicembre 2023
Atone

Film inquietante girato in modo superbo. 

venerdì 27 settembre 2024
morgue86

Molto noiosa la prima metà del film. Il finale é crudo e ci sta. I personaggi sono un po spenti

mercoledì 15 maggio 2024
giupili

òPEr chi è abituato ai film e le serie tv americane questo film non fa per loro. Speak no evil si sviluppa tutto sulla psicologia dei personaggi, i loro sguari i silenzi i pianti. Il regista ti fa provare empatia per i personaggi fino a iidentificarti in loro e cominci a soffrire e a sentirti a disagio per quello che gli sta accadendo.

domenica 29 ottobre 2023
Maria Silvia Falconi

Cose viste e riviste, quando poi il papà ha deciso di tornare indietro per riprendere  il coniglio ho letteralmente cambiato film e ho finito di vederlo giorni dopo con fatica. Che noia mortale, un concentrato di cliché.

sabato 14 ottobre 2023
figliounico

Thriller psicologico di grande effetto di uno sconosciuto regista danese, Christian Tafdrup, che, finalmente, dopo anni di horror demenziali, prodotti soprattutto oltreoceano, che hanno afflitto il genere, realizza un film di qualità, che, per l’angoscia che si insinua sottilmente nella vita di tutti i giorni dei protagonisti per poi esplodere in un finale atterrente e disturbante, ricorda il miglior [...] Vai alla recensione »

domenica 12 febbraio 2023
simona martinello

beh penso che alla fine sia tutto colpa del coniglietto di Agnes e del papà troppo buono. E' fantastico Patrick senza limiti e remore completamente diverso da Biork.  Alla domnada: perché ci fate tutto questo ? la risposta : perché ce lo avete permesso....fantastico...malato...crudele...reale

domenica 12 febbraio 2023
simona martinello

beh penso che alla fine sia tutto colpa del coniglietto di Agnes e del papà troppo buono. E' fantastico Patrick senza limiti e remore completamente diverso da Biork.  Alla domnada: perché ci fate tutto questo ? la risposta : perché ce lo avete permesso....fantastico...malato...crudele...reale

lunedì 9 gennaio 2023
Andrea Marcon

È molto chiaro il messaggio di Tafdrup: «borghesi della classe media danese: non solo siete ipocriti, ma anche totalmente inetti alla vita non appena osate mettere un piede fuori dal vostro confortevole appartamento ben riscaldato!» Ma: 1) come diceva quello: « Se vuoi mandare un messaggio spedisci un telegramma [aggiornamento 2023: un whatsapp], non fare un film»; [...] Vai alla recensione »

lunedì 10 ottobre 2022
L''Imbecille

Costruito bene con una scenografia completa e coerente con tutta la storia. Non si deve perdere neanche un secondo vedendolo, Mi piacerebbe che qualcuno mi desse una mano a capire due scene per le quali mi è sfuggito il senso: 1) ad un certo punto si vede nella piscina galleggiare un corpo di donna che appare proprio affogata. Chi sarebbe in tutta la storia?? 2) quando tagliano la lingua [...] Vai alla recensione »

mercoledì 1 maggio 2024
Edo

Film lento, che solo una persona con seri problemi può ideare. Davvero il più squallido e malsano film che abbia mai visto 

domenica 14 gennaio 2024
filomiki

 Non riesco a capire come questo film possa avere su alcuni siti dei voti a dir poco entusiasmanti..non presenta nessun aspetto  rilevante in tutti i punti di vista su cui ruota la costruzione di un film ( sceneggiatura fotografia ect)  ..qualcosa di positivo nell' interpretazione ......e se vogliamo proprio dirla tutta ancora non posso credere come sia finito nella categoria horror.... [...] Vai alla recensione »

lunedì 1 gennaio 2024
Luca Scialo

Il cinema danese da decenni propone film originali, mai banali e convenzionali.Una famiglia danese conosce in una vacanza a Firenze una famiglia olandese, la quale la invita a casa propria per un weekend. Dopo un primo scetticismo iniziale, i danesi decidono di accettare. Gradualmente si renderanno conto che qualcosa in quelle persone così inizialmente ospitali, non va.

lunedì 13 novembre 2023
Alice

Dopo un inizio intrigante e promettente, il film si affloscia su se stesso, portando lo spettatore a farsi un sacco di domande sul perché degli eventi e delle azioni dei personaggi, mentre la credibilità della storia via via diminuisce.

lunedì 13 novembre 2023
Maria Cristina

Un film alquanto pietoso secondo i miei gusti personali. Forse lo prendo troppo sul personale, amo gli horror ma questo è un film malato, forse lo specchio della nostra società? Beh visto quello che succede al giorno d’oggi forse si. Senza ombra di dubbio preferisco film che non promuovono questo genere di atti , soprattutto verso minori. È un horror ok .

domenica 29 ottobre 2023
Maria Silvia Falconi

Cose viste e riviste, quando poi il papà ha deciso di tornare indietro per riprendere  il coniglio ho letteralmente cambiato film e ho finito di vederlo giorni dopo con fatica. Che noia mortale, un concentrato di cliché.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 7 novembre 2023
Massimo Causo
Film TV

Cortesie olandesi per gli ospiti danesi. Il regista Christian Tafdrup definisce Speak No Evil un «horror movie satirico» e in effetti si muove con una crudele ironia sul piano inclinato delle convenzioni sociali, sempre congeniale al cinema d'area scandinava. Quando Bjørn e Louise accettano l'invito di Patrick e Karin a trascorrere un weekend a casa loro, in Olanda, la coppia danese non immagina che [...] Vai alla recensione »

venerdì 18 novembre 2022
Valeria Di Brisco
Sentieri Selvaggi

In prima mondiale al Sundance Film Festival e a Roma per il Tertio Millennio Film Festival, l'horror/thriller Speak No Evil del cineasta danese Christian Tafdrup (miglior regista con Parents al Robert Award 2017) è tra le prime produzioni ad essere girate in Toscana subito dopo il lockdown del 2020, e rappresenta un esame misantropico, una satira sociale con denti affilati come rasoi.

NEWS
[LINK] FESTIVAL
giovedì 17 novembre 2022
Archimede Favini

Presentato al Tertio Millennio Film Festival e prossimamente al cinema. Vai all'articolo »

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