Niente di nuovo sul Fronte Occidentale

Film 2022 | Drammatico, Storico, V.M. 14 127 min.

Regia di Edward Berger. Un film Da vedere 2022 con Daniel Brühl, Sebastian Hülk, Albrecht Schuch, Anton von Lucke, Devid Striesow. Cast completo Titolo originale: All Quiet on the Western Front. Genere Drammatico, Storico, - Germania, USA, 2022, durata 127 minuti. Uscita cinema mercoledì 12 ottobre 2022 distribuito da Lucky Red. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 - MYmonetro 3,40 su 14 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 26 ottobre 2022

La storia di un giovane soldato tedesco in prima linea a ovest durante la Grande guerra. Il film ha ottenuto 9 candidature e vinto 4 Premi Oscar, 1 candidatura a Golden Globes, 14 candidature e vinto 7 BAFTA, Il film è stato premiato agli European Film Awards, Il film è stato premiato a National Board, 1 candidatura a Critics Choice Award, In Italia al Box Office Niente di nuovo sul Fronte Occidentale ha incassato 831 .

Consigliato sì!
3,40/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,19
PUBBLICO 3,51
CONSIGLIATO SÌ
Un'opera pacifista, affondata nel sangue e nel fango, che non ha bisogno di prodezze tecniche per impressionarci.
Recensione di Marzia Gandolfi
mercoledì 26 ottobre 2022
Recensione di Marzia Gandolfi
mercoledì 26 ottobre 2022

Paul Bäumer, giovane studente galvanizzato dal discorso patriottico del suo professore, si arruola volontariamente nell'esercito imperiale tedesco. Insieme a un pugno di compagni parte per il fronte occidentale. In trincea l'euforia iniziale volge in disperazione e il primo bombardamento manda in frantumi gli ideali che gli avevano inculcato. Paul scopre l'orrore della Prima Guerra Mondiale e perde le sue illusioni con i compagni, falciati uno dopo l'altro. Tra l'ottusità dei superiori e la determinazione del nemico, marcia lentamente verso l'armistizio e la morte.

Durante la Prima Guerra Mondiale il cinema diventa 'maggiorenne', si producono i primi lungometraggi e i primi film di guerra 'spettacolari' (Nascita di una nazione, 1915). Ma è la Seconda Guerra Mondiale a fornire a Hollywood, specialmente, una materia prima inesauribile e malleabile.

Coi suoi fronti mobili e i suoi teatri operativi sparsi ovunque sul pianeta, quel conflitto offriva tutti gli ingredienti dello spettacolo: movimento, esoticità, suspense. La Prima Guerra Mondiale al contrario, statica e ripetitiva, si prestava alla melopea o alla requisitoria (Per la patria di Abel Gance, Le croci di legno di Raymond Bernard, La grande parata di King Vidor). Un secolo più tardi, la formula è ancora intatta, Spielberg ravviva quell'avventura lirica puntando sulla grazia formale e su un cavallo (sovente) senza cavaliere (War Horse). Ma Sam Mendes cambia le regole nel 2019, girando un film sulla Grande Guerra improntato ai codici della Seconda (1917). Il fronte si sposta più avanti insieme a un soldato che corre contro il tempo e dentro un piano sequenza che toglie il fiato.

Spetta a Edward Berger, tre anni dopo, tornare ai fondamentali, azzerare la corsa e restituire la Prima Guerra Mondiale alla sua immobilità e alla sua ostinazione, per dire meglio la retorica degli ufficiali, la loro inerzia, la loro autorità priva di perspicacia e di conoscenza umana.

Niente di nuovo sul fronte occidentale si muove su due fronti, quello fisico del fango delle Argonne, della Champagne o della Somme, che esauriva i combattenti di entrambi i campi, saldati al suolo dai loro pesanti scarponi, e quello intangibile della retorica, accomodata nei salotti o nei velluti di vagoni con generali e burocrati votati alla follia. La follia di offensive e controffensive che si susseguono senza sosta 'sul fronte occidentale' per un crinale, un passaggio o più vanamente per qualche metro di terreno. Gli uomini attaccano e muoiono. Solo i vivi si spostano, riprendono la posizione e poi la perdono. Di quella generazione sacrificata da un'élite militare dissennata, riferisce il film di guerra antiguerra di Berger, riecheggiando le pagine di Erich Maria Remarque. Terza volta al cinema per il suo bestseller risolutamente pacifista sulla gioventù schiacciata dalla Grande Guerra.

Interdetto dal potere nazista ma 'filmato' due volte da Hollywood, da Lewis Milestone (1930) e da Delbert Mann (1979), è un autore tedesco a riadattarlo questa volta per il piccolo schermo. Niente di nuovo sul fronte occidentale parla finalmente la lingua di Remarque, figlio di un rilegatore còlto a diciotto anni dalla guerra, e risuona sinistramente coi 'cannoni' alle porte dell'Europa.

Ritorno in trincea per questo romanzo pubblicato nel 1929 sulla menzogna del reclutamento, l'atrocità delle mutilazioni e l'insostenibile oscenità della guerra. Berger non è un intrattenitore (non è un difetto) come Mendes, che ama raccontare i classici attraverso prismi innovativi. Se per l'autore britannico la 'guerra' prende la forma di un unico piano sequenza, gestito con suture digitali, il regista tedesco resta inchiodato alla trincea, quella di Francesco Rosi (Uomini contro) e di Stanley Kubrick (Orizzonti di gloria), per raccontarci una brutta storia che non ha bisogno di prodezze tecniche per impressionarci.

Come i suoi soldati, Niente di nuovo sul fronte occidentale è affondato nel sangue e nel fango, nella disperazione e nelle note tormentate, quasi organiche, di Volker Bertelmann, un motivo lamentoso e minaccioso suonato con piano e armonium. Un ululato di dolore che sale dalla mortificante anchilosi delle battaglie, basate su motivazioni ben più astruse dell'allegorico conflitto del bene contro il male della Seconda Guerra Mondiale. La m.d.p. entra nelle piaghe delle uniformi feldgrau tedesche come in quelle bleu horizon dei francesi per mostrare la brutalità della vita al fronte, dove gli ideali di patriottismo e di nazionalismo si scontrano col mondo reale e tradiscono la loro scellerata natura di cliché. L'ardore pacifista di Remarque passa per le immagini di Edward Berger e per quel riciclo e 'rammendo' di divise che apre il film e vale più di ogni manifesto pacifista.

Niente di nuovo sul fronte occidentale è un 'romanzo' d'epoca che resta scomodamente attuale. Se il soldato protagonista (Felix Kammerer) è 'ignoto', è Daniel Brühl a interpretare Matthias Erzberger, diplomatico tedesco e leader socialdemocratico che firmò a Compiègne l'armistizio dell'undici novembre 1918. Il suo personaggio aggiunge al film una dimensione storica supplementare e assume 'ufficialmente' il punto di vista dei vinti. Quello sul campo appartiene invece a Paul Bäumer, giovane soldato che sognava Goethe e Schiller ma è morto in trincea per mano di uomini potenti e narcisi, 'strateghi da bar' dalla pelle sottile. Al sicuro nelle retrovie, ieri come oggi valutano la vita di un uomo meno dell'uniforme che indossa.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 17 settembre 2023
Marchino

Il film, a giudicare dal titolo, vorrebbe essere una trasposizione cinematografica del capolavoro letterario di Erich Maria Remarque "Niente di nuovo sul fronte occidentale". Nel libro, in forma di diario, il personaggio narrante, Paul Baumer, descrive la sua esperienza durante il primo conflitto mondiale. Il risultato della trasposizione e', a mio avviso, assai modesto: in sintesi il libro non e' [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 febbraio 2023
Rosalinda Gaudiano

“ La guerra è come la febbre, prima o poi arriva, mezzo mondo è contagiato e…l’umanità sta a guardare” “Niente di nuovo sul fronte occidentale” , trasmesso su Netflix, è un film potente nel suo disarmante messaggio per assurdo pacifista sulla tragedia umana della Guerra.

mercoledì 5 aprile 2023
Felicity

Niente di nuovo sul fronte occidentale evidenzia da vicino l’aspetto umano mettendo in secondo piano la vicenda storica. Sono le esperienze dei soldati al fronte che colpiscono, la condivisione delle loro storie, ma anche le loro speranze future e il ricordo di chi è caduto. Proprio questa capacità di sottolineare una decisa contrapposizione tra vita e morte, incarnata da diversi [...] Vai alla recensione »

venerdì 13 gennaio 2023
Tizio Incognito

Certamente, bellissima regia e scene da pugno nello stomaco. Ma la ricostruzione realistica e cruenta degli scontri di guerra non è certo una novità, la vediamo declinata in tutte le salse dai lontani tempi di "Salvate il Soldato Ryan". Peccato che il film sia solo questo e niente più. I personaggi sono appena abbozzati, ad esempio si vede uno dei soldati che sembra disertare [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 marzo 2023
paolomiki

Siamo sul finire della prima guerra mondiale, e quattro ragazzini tedeschi esaltati dopo un discorso patriotico del loro professore,  decidono di arruolarsi per combattere sul fronte occidentale francese. Capiranno presto che la guerra è un orrore senza fine prima affrontando un nemico determinato, e poi dovendo assecondare la testardaggine e la bestialità del loro comandante generale [...] Vai alla recensione »

venerdì 17 marzo 2023
astromelia

assimilo difficilmente l'idea che ai film tratti da romanzi/denuncia vengano stravolte alcune scene non rispettando l'autenticità del libro stesso,mi capita di sovente di vedere come anche i finali vengano artefatti e non mi si prenda per sotterfugio il fatto che bisogna adattarli per il cinema,dunque leggetevi il libro ,io alcune scene crudeli non le ho viste riportate fedelmente.

domenica 20 novembre 2022
Gengi

Un ottimo film, senza effetti speciali, senza sbavature, senza retorica. Un manifesto contro la guerra, che tutti dovrebbero vedere e tenere poi a mente. Bellissimo, non ti dà tregua fino alla fine.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
sabato 15 aprile 2023
Marco Vanelli
Toscana Oggi

Lo scrive di getto, in sei settimane. Uscirà due anni dopo e sarà un successo mondiale, ma anche il bersaglio dell'odio di tutti coloro che, in Germania, non avevano ancora digerito la sconfitta della guerra: anzi, non vedevano l'ora per una rivalsa sulla Francia e sul resto d'Europa. Il partito nazional-socialista in testa, che infatti ne proibì la ristampa e fece bruciare le copie residue.

lunedì 20 marzo 2023
Ilaria Mainardi
Gli Spietati

«[...] siamo divenuti accorti come mercanti, brutali come macellai. Non siamo più spensierati, ma atrocemente indifferenti. Sapremmo forse vivere, nella dolce terra: ma quale vita? Abbandonati come fanciulli, disillusi come vecchi, siamo rozzi, tristi, superficiali. Io penso che siamo perduti.» (E. M. Remarque, Niente di nuovo sul fronte occidentale, Oscar Mondadori, 1989, tr.

sabato 18 marzo 2023
Claudio Fraccari
La Voce di Mantova

È un capolavoro della letteratura pacifista. "Niente di nuovo sul fronte occidentale" di Erich Maria Remarque, pubblicato nel 1929, punta l'obiettivo e l'indice sulla Grande Guerra, dal punto di vista delle truppe tedesche. L'adattamento per lo schermo di Edward Berger si muove molto liberamente nei confronti del romanzo, senza tuttavia tradirne lo scheletro narrativo e ideologico.

mercoledì 1 marzo 2023
Luca Canini
Brescia oggi

Costato venti milioni di dollari e lanciato a livello globale da Netflix, l'adattamento tedesco del romanzo di Erich Maria Remarque, dall'alto delle nove nomination portate a casa, rischia di essere una delle variabili impazzite nella notte degli Oscar 2023 (divano, copertina e tisana calda pronti per domenica 12). A catturare il pubblico americano, che di solito è piuttosto refrattario alle lusinghe [...] Vai alla recensione »

mercoledì 1 marzo 2023
Ada Guglielmino
NonSoloCinema

Esistono film di guerra e film contro la guerra. Pur scostandosi dal libro omonimo di Erich Maria Remarque su cui si basa - motivo per cui ha ricevuto alcune critiche negative in Germania - Niente di nuovo sul fronte occidentale racconta la guerra in modo disperato e terrificante. Nel 1917 il diciassettenne Paul Bäumes (Felix Kammerer) si unisce all'esercito tedesco con tre compagni di scuola e contro [...] Vai alla recensione »

venerdì 10 febbraio 2023
Edoardo Pelligra
Sentieri Selvaggi

Oggi più che mai siamo iperstimolati dalle immagini che proliferano tra i servizi di streaming, a pagamento e non. Con un click si può accedere a un catalogo potenzialmente infinito, in cui disorientarsi è frequente: chi non impiega un tempo equivalente alla durata media di un film per navigare tra le proposte delle piattaforme, per poi accorgersi con sconforto che è già giunta l'ora di andare a letto? [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 febbraio 2023
Francesco Alò
Il Messaggero

Insieme alle 11 nomination Oscar di Everything Everywhere All At Once, l'altra grande sorpresa di questa edizione degli Academy Awards si intitola Niente di nuovo sul fronte occidentale, tratto dal celebre romanzo firmato Erich Maria Remarque nel 1929. Lo trovate su Netflix ed è un kolossal tedesco diretto dal cinquantenne Edward Berger, bravo a raccontare la I Guerra Mondiale in cui morirono 17 milioni [...] Vai alla recensione »

sabato 31 dicembre 2022
Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Dopo essersi fatta battere da Apple nella gara tra streamer per il miglior film degli Oscar con Coda l'anno scorso, Netflix si appresta a festeggiare il decennale in tono minore. Avevamo pronosticato sarebbe uscita dall'ultima Mostra di Venezia senza un serio candidato all'award season hollyvvoodiana, malgrado potesse vantare il poker in Concorso di Bardo, White Noise, Athena e così è stato.

giovedì 1 dicembre 2022
Daniel Buaron
Ciak

Il diciassettenne Paul Bàumer, esaltato dalle parole del suo professore e dall'entusiasmo dei suoi compagni di scuola, si arruola per entrare nell'esercito tedesco barando sull'età e viene immediatamente mandato a combattere contro gli alleati sul fronte francese. Siamo alla fine del 1917 e già le sorti della guerra volgono a favore dei francesi e dei loro alleati, mentre gli Stati Uniti sono sbarcati [...] Vai alla recensione »

lunedì 14 novembre 2022
Gianni Canova
We Love Cinema

Tre anni fa, con 1917, Sam Mendes aveva raccontato la Grande Guerra attraverso la corsa contro il tempo di un eroico soldato britannico, dentro un unico piano sequenza da togliere il respiro. Era una visione dinamica, terribile e disperata di quella gigantesca macelleria umana a cielo aperto che fu il conflitto del 1914-1918. Sembrava che Mendes avesse raggiunto un punto di non ritorno nella messinscena [...] Vai alla recensione »

mercoledì 9 novembre 2022
Paolo Birreci
Sentieri Selvaggi

Netflix ripropone una trasposizione cinematografica del romanzo di Erich Maria Remarque Niente di nuovo sul fronte occidentale. L'adattamento cinematografico più celebre, All'ovest niente di nuovo di Lewis Milestone, è stato realizzato nel 1930. La regia è affidata a Edward Berger, un cineasta tedesco autore di un gran numero di produzioni televisive che riesce a trasmettere la forte carica di denuncia [...] Vai alla recensione »

venerdì 28 ottobre 2022
Gian Luca Pisacane
La Rivista del Cinematografo

Alla fine degli anni Venti, Erich Maria Remarque era già attuale, moderno. Scriveva: "Esclusi ormai dall'attività, dal lavoro, dal progresso, non crediamo più a nulla. Crediamo alla guerra". Era il manifesto di una generazione dilaniata, "cancellata" dal primo conflitto mondiale. Il libro s'intitolava Niente di nuovo sul fronte occidentale, ormai un caposaldo della letteratura europea e non solo, che [...] Vai alla recensione »

martedì 25 ottobre 2022
Roberto Manassero
Film TV

Fa un po' strano pensare che prima di questo adattamento di Netflix la sola versione per il cinema del celebre romanzo di Erich Maria Remarque fosse ancora quella del 1930 di Lewis Milestone, realizzata un anno dopo la pubblicazione in volume del libro (ne esiste una per la tv del 1979, diretta da Delbert Mann). Forse non è casuale il momento, con la guerra tornata sul suolo europeo e l'incertezza [...] Vai alla recensione »

NEWS
OSCAR
lunedì 13 marzo 2023
 

Volker Bertelmann si aggiudica la statuetta per la musica originale del film Netflix. Vai all'articolo »

OSCAR
lunedì 13 marzo 2023
 

Christian M. Goldbeck e Ernestine Hipper si aggiudicano la statuetta per il lavoro sul film tedesco. Vai all'articolo »

PREMI
lunedì 13 marzo 2023
 

Il film tedesco diretto da Edward Berger - disponibile su Netflix - si è aggiudicato la prestigiosa statuetta. Vai all'articolo »

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lunedì 13 marzo 2023
 

James Friend si aggiudica la statuetta per la fotografia del film. Vai all'articolo »

NETFLIX
mercoledì 26 ottobre 2022
Marzia Gandolfi

Edward Berger mostra la retorica degli ufficiali. Dal 28 ottobre su Netflix. Vai all'articolo »

NETFLIX
mercoledì 7 settembre 2022
 

Regia di Edward Berger. Un film con Daniel Brühl, Sebastian Hülk, Albrecht Schuch, Anton von Lucke, Devid Striesow. Dal 28 ottobre su Netflix.  Guarda il trailer »

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