Anno | 2022 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Vincenzo Pirrotta |
Attori | Vincenzo Pirrotta, Selene Caramazza, Antonino Bruschetta, Giovanni Calcagno Filippo Luna, Aurora Quattrocchi, Simona Malato, Luigi Lo Cascio, Maziar Firouzi, Paride Cicirello, Maurizio Bologna, Gabriele Cicirello, Claudio Collova, Rossella Leone. |
Uscita | giovedì 24 novembre 2022 |
Tag | Da vedere 2022 |
Distribuzione | Cinecittà Luce |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 3,44 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento domenica 4 dicembre 2022
In un magazzino di Palermo un gruppo di persone frantuma le ossa di vittime consenzienti per riscuotere gli indennizzi assicurativi. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, 1 candidatura a David di Donatello, In Italia al Box Office Spaccaossa ha incassato 35,7 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Vincenzo fa parte di una banda di truffatori che nei dintorni di Palermo si occupa di provocare fratture a persone comuni e simulare incidenti in cambio di una fetta degli indennizzi assicurativi. Quella degli "spaccaossa" è un'organizzazione meticolosa, ma Vincenzo ha qualche problema a reclutare nuovi clienti a convincere i vecchi, come il reticente Macchinetta, a pagare. Incoraggiato dall'anziana madre con cui vive, inizia perciò a pensare di coinvolgere Luisa, una giovane ragazza tossicodipendente a cui si è avvicinato per aiutarla.
Per il suo primo film da regista, l'attore teatrale e cinematografico Vincenzo Pirrotta si circonda di eccellenze del cinema siciliano e racconta una storia sofferta, intrisa di disagio sociale e che affonda le radici nella cronaca.
Vittime, carnefici e l'intero microcosmo palermitano che ruota loro attorno sono accomunati dalla povertà e dal bisogno di trovare una soluzione a qualunque costo, sia esso perfino una valigia piena di pesi lasciata cadere su un arto in tensione.
Un macigno sempre presente sulla coscienza dello spettatore che Pirrotta segue nella sua caduta, lineare come la forza di gravità. Non c'è una profonda elaborazione, né una ricerca sofisticata; c'è l'urgenza di testimoniare di una storia presentata in modo corale, attraverso prospettive molteplici. Qui aiutano gli ottimi attori: Luigi Lo Cascio nel ruolo di un invalido cocciuto che si rifiuta di pagare, la sempre memorabile Aurora Quattrocchi nei panni di una madre "anima nera" di Munziana memoria, e poi volti affidabili come Ninni Bruschetta e lo stesso Pirrotta che si sobbarca il ruolo di protagonista.
Loro, come altri ancora, accumulano micro-storie che si sommano in un ritratto atmosferico di una città e di un sistema sociale. Disperati che si mangiano l'un l'altro, nella desolante scala di grigi di un direttore della fotografia d'eccezione come Daniele Ciprì. Mentre le porte si chiudono di fronte a valigie in procinto di cadere, l'occhio di Pirrotta rimane ben aperto sull'orrore umano, soprattutto quello che si insinua con una certa sorpresa nel rapporto tra Vincenzo e la madre: la conferma di quanto, per chi arriva farsi spaccare le ossa, non ci sia mai stato scampo.
In un vecchio magazzino alla periferia di Palermo, un gruppo di persone frantuma con un trolley pieno di pesi il braccio di un uomo. Questa è la pratica che utilizza un'organizzazione criminale che, dopo aver mutilato gli arti a vittime consenzienti, simula finti incidenti per riscuotere lauti indennizzi assicurativi di cui solo una minima parte va alle vittime.
Basta contattare uno del giro, pensano loro a tutto. Portano il poveraccio in un capannone, gli fratturano un braccio o una gamba a sua scelta facendo cadere dall'alto un trolley riempito di pesi, simulano un incidente stradale. L'assicurazione paga, si spartisce: l'organizzazione piglia la fetta grossa, il fratturato i quattrini per arrivare a fine mese, giocare al videopoker, pagare la festa della [...] Vai alla recensione »
Palermo: nel quartiere periferico di Falsomiele, un gruppo criminale lucra sulle truffe assicurative, rompendo gli arti a persone che si offrono, spinte da problemi sociali ed economici. Tra i componenti della banda c'è Vincenzo, 45 anni, succube dell'anziana madre con cui vive. L'uomo, marginalizzato dai complici per i suoi metodi ritenuti troppo morbidi, inizia nel frattempo una relazione con la [...] Vai alla recensione »
A sorpresa, dopo aver trascinato verso l'alto gli incassi del film "La stranezza", regia di Roberto Andò lo spettatore vede nel cast Ficarra e Picone e da loro si farebbe raccontare qualsiasi cosa, non solo Pirandello - ritroviamo Salvo Ficarra e Valentino Picone sceneggiatori di questo Spaccaossa". Dal film più ruffiano della stagione al film più tosto e impopolare della stagione: nel senso della [...] Vai alla recensione »
La periferia palermitana fa da scenario a una truffa sistematica. Per ottenere soldi facili dalle assicurazioni, una banda inscena incidenti autostradali ove presunte vittime riportano varie fratture. Al quarantenne Vincenzo tocca il ruolo di cercare i disperati che per danaro accettano di farsi rompere le ossa in un tetro magazzino. È una modesta pedina, peraltro tenuto in scarsa considerazione dal [...] Vai alla recensione »
Un film respingente, ma non per il suo valore artistico, quanto per l'argomento trattato. Periferia di Palermo. Una organizzazione criminale fa soldi con una truffa. Infatti, in un magazzino abbandonato frantumano braccia e gambe a dei volontari assicurati, così da intascare il risarcimento, mentre alle vittime resta ben poco. La regia di Pirrotta è essenziale, lasciando spazio al racconto e al fatto [...] Vai alla recensione »
Il «feroce incanto» di una vicenda disperata, nata dalla cronaca spiccia ma quasi trasfigurata in storia sacra, l'eterno supplizio degli ultimi, che sulla Terra non conosce redenzione, grazie anche alla complicità tra vittime e carnefici. «Feroce incanto» è l'espressione con cui Vincenzo Pirrotta descrive Palermo e la sua periferia sospesa tra cielo e inferno.
La disperazione è quello stato di impotenza nel reagire con lucidità e raziocinio ad una condizione opprimente che nasce dalla convenzione di non avere alcuna possibilità di riscatto. Tale sentimento dilaniante, tradotto nelle sue più crudeli varianti, è il filo conduttore di Spaccaossa, prima regia di Vincenzo Pirrotta presentato alle ultime Notti Veneziane, scritto dal regista insieme a Ignazio Rosato, [...] Vai alla recensione »
Nell 'agosto del 2018 l'operazione Tantalo della Polizia di Stato di Palermo disarticola un'organizzazione criminale dedita alle truffe assicurative attraverso la mutila- zione degli arti di vittime compiacenti: undici gli arresti. Appresa all'alba dal giornale radio, la notizia occupa da subito i pensieri di Vincenzo Pirrotta, attore, regista e drammaturgo palermitano classe 1971, «arrivando ad assumere [...] Vai alla recensione »
Ai margini di una Palermo livida, riconoscibile prima di tutto dalle voci dei personaggi, assistiamo a una vicenda amara, tosta e cupa, che comincia con un grido di dolore e finisce molto peggio. Prende forma, e prende morte, attorno a un sottoproletariato contemporaneo debole, solo, divorato ancora oggi da chi ha «studiato» un po', da quello un pizzico più forte, colpevolmente piegato al cinismo, [...] Vai alla recensione »
Crudo, intenso, potente. Spaccaossa conquista, ma taglia. Seppur con un inizio un po' impacciato e una storia che inizialmente sembrerebbe far fatica a decollare il film di Vincenzo Perrotta si gioca tutto in una serie di scene particolarmente riuscite (una su tutte il bacio dentro i rulli dell'autolavaggio) e su una storia, che, come da titolo, spacca le ossa.