Nezouh - Il buco nel cielo

Film 2022 | Drammatico, +13 100 min.

Titolo originaleNezouh
Anno2022
GenereDrammatico,
ProduzioneSiria, Gran Bretagna, Francia
Durata100 minuti
Regia diSoudade Kaadan
AttoriHala Zein, Kinda Alloush, Samer al Masri, Nizar Alani, Darina Al Joundi .
Uscitagiovedì 12 gennaio 2023
TagDa vedere 2022
DistribuzioneOfficine Ubu
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,44 su 21 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Soudade Kaadan. Un film Da vedere 2022 con Hala Zein, Kinda Alloush, Samer al Masri, Nizar Alani, Darina Al Joundi. Titolo originale: Nezouh. Genere Drammatico, - Siria, Gran Bretagna, Francia, 2022, durata 100 minuti. Uscita cinema giovedì 12 gennaio 2023 distribuito da Officine Ubu. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,44 su 21 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 22 dicembre 2022

Anche se le bombe cadono su Damasco, Mutaz si rifiuta di fuggire nella vita incerta di un rifugiato. Sua moglie, Hala, e sua figlia, Zeina, devono scegliere se restare o andarsene. Il film ha ottenuto 2 candidature a British Independent, In Italia al Box Office Nezouh - Il buco nel cielo ha incassato 46 mila euro .

Consigliato sì!
3,44/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,13
PUBBLICO 4,18
CONSIGLIATO SÌ
Una storia piena d'inventiva e di emozioni che racconta la Siria staccandosi dalla triste cronaca.
Recensione di Tommaso Tocci
venerdì 16 dicembre 2022
Recensione di Tommaso Tocci
venerdì 16 dicembre 2022

A Damasco, nella Siria martoriata dalla guerra, una famiglia deve fare i conti con un appartamento squarciato da una bomba che ha aperto buchi nel soffitto e nelle pareti. Mentre Motaz, il padre, si dimostra ostinatamente deciso a rimanere dov'è, cercando di nascondere le voragini, sia sua moglie Hala che la figlia quattordicenne Zeina sono desiderose di scappare, come ha già fatto una delle sorelle di Zeina, rifugiatasi in Europa. Là fuori c'è la speranza di un mondo diverso, e Zeina ne è attratta grazie anche alla corda lanciata giù per il buco dal giovane vicino Amer.

Graziosa storia di formazione adolescenziale nascosta sotto le spoglie dolorose di una testimonianza sulla situazione in Siria, Nezouh - Il buco nel cielo ha il merito di offrire una prospettiva diversa tanto sul paese quanto sulla sua produzione cinematografica, usando i linguaggi della commedia e delle schermaglie romantiche per raccontare una giovane ragazza e con lei una generazione tutta.

La firma è quella degna di nota di Soudade Kaadan, regista siriana cresciuta in Francia di cui si attendeva con fiducia l'opera successiva all'esordio The Day I Lost my Shadow, presentato a Venezia nel 2018 e vincitore del premio per la Miglior Opera Prima.

Kaadan affina in questa seconda regia una formula vincente, fatta di una danza tra naturalismo e realismo magico, di storie semplici ma costruite attorno a immagini simboliche e largamente accessibili (un bambino che ha perso la sua ombra a causa del trauma bellico, un nucleo domestico che forzatamente si "apre" al pericolo ma anche al desiderio), e di un uso del territorio sempre chiaramente delineato, che intrappola i personaggi una volta nel mondo là fuori, e l'altra qui dentro, nello spazio più intimo.

Il conflitto emotivo di Nezouh è principalmente familiare, con un rifiuto del controllo patriarcale anche quando esso si interseca a complesse questioni di identità e appartenenza a un luogo. Samir al-Masri, nel ruolo di un padre come forza radicante (che si rifiuta di trasformarsi in rifugiato), è tutto questo e anche di più, e offre un trampolino alla protagonista Hala Zein per dipingere il ritratto di una ragazza quattordicenne che riesce a scoprire la fantasia, la creatività e l'immaginazione.

Lo fa anche attraverso un film nel film con cui Kaadan commenta se stessa e la possibilità di raccontare la Siria in una storia in cui "non muore nessuno". La regista espande uno stile visivo che già apparteneva al suo esordio, un mondo di ricchezza dell'immagine che certamente la attrae e al quale è difficile resistere, anche a scapito delle caratterizzazioni dei personaggi: come tutti gli inviti ad andare, questa è una corda che penzola invitante dal soffitto e che va afferrata ad occhi chiusi.


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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 21 novembre 2023
nino raffa

Film essenzialmente poetico che trasfigura la brutale realtà della guerra, e la usa per smascherare altre pacifiche forme di oppressione. L’ottima regista Soudade Kaadan evoca con abilità, tra le labirintiche macerie di una metropoli mediorientale, il realismo magico inventato nelle foreste sudamericane.   Damasco, probabilmente nel 2018 (la sceneggiatura sfuma i riferimenti [...] Vai alla recensione »

FOCUS
FOCUS
giovedì 12 gennaio 2023
Simone Emiliani

C’è un buco sul soffitto che collega l’interno e l’esterno di una casa bombardata a Damasco. Dentro c’è la paura, la sopravvivenza, gli echi del conflitto siriano vissuti da chi ancora non è scappato. Fuori invece c’è il desidero di fuga, il sogno di poter vedere il mare, lo sguardo lontano verso un futuro diverso.

Sono le due anime contrastanti di Nezouh - Il buco nel cielo, opera seconda della regista siriana Soudade Kaadan che con il film precedente, The Day I Lost My Shadow, ha vinto il premio per la Migliore Opera Prima alla Mostra del Cinema di Venezia del 2018 dove è stato presentato nella sezione Orizzonti.

Al centro di Nezouh - Il buco nel cielo c’è ancora una famiglia composta dal padre Motaz, la madre Hala e la figlia quattordicenne Zeina. Lui non vuole abbandonare la casa e fa di tutto per restarci, a cominciare dalla costruzione di un generatore di corrente. Madre e figlia vorrebbero invece andarsene, come ha già fatto una delle sorelle di Zeina che si è rifugiata in Europa. Kaadan alterna il secco realismo del cinema bellico con una dimensione fantastica. Da una parte c’è una città vuota distrutta dai bombardamenti, l’appartamento della famiglia distrutto da una granata dove ci sono calcinacci dappertutto.

Dall’altra invece entra in gioco la forza dell’immaginazione che regala l’illusione di trovarsi altrove. Il blu del cielo può diventare come quello del mare dove un sasso lanciato in aria rimbalza come se si trovasse nell’acqua. Sul tetto poi ci sono gli incontri tra Zeina e Amer, un coetaneo che vuole filmare quello che sta accadendo sia con la sua videocamera sia con un drone. Si vedono sul tetto della casa che la ragazza raggiunge attraverso una corda. Lì sopra c'è un momento in cui il ragazzo non le mostra un film sulla guerra ma si vede soltanto l'immagine del mare. Non c’è sonoro. I rumori sono spesso presenti, anzi costituiscono una traccia persistente. Qui invece c’è uno squarcio improvviso di silenzio. Forse è da qui che comincia la ribellione nascosta della ragazza e la voglia di non sottomettersi a un destino che sembrava essere segnato.

Il realismo fantastico di Nezouh - Il buco nel cielo alterna continuamente le due dimensioni (guerra, libertà) prima della presa di coscienza da parte della protagonista e della madre. Kaadan infatti alterna una prima parte kammerspiel, ambientata quasi completamente all’interno della casa, con una seconda fatta di spostamenti nella città siriana e in un tunnel dove si può rintracciare anche il modello del cinema neorealista italiano e, in particolare, Germania Anno Zero. Edmund, il ragazzino che cerca di sopravvivere e attraversa Berlino distrutta dalla guerra nel film di Rossellini, ha quasi la stessa età di Zeina.

A Kaadan non interessa solo mostrare gli effetti del conflitto in Siria ma soprattutto come viene percepito dalla giovane protagonista. La stessa cineasta ha raccontato che era uscita di casa assieme alla sorella dopo l’inizio dei bombardamenti e, con la nuova ondata di sfollamenti, era normale vedere delle donne che giravano da sole.

Entra così in gioco un altro dei temi principali del film che è quello dell'emancipazione femminile, incarnato proprio da Zeina e dalla madre, che si prendono in mano, da sole, il proprio destino. Del resto già nel titolo del film, che significa “dislocamento di anime, acqua e persone” c’è già tutta quella spinta verso uno spostamento che non è soltanto quello fisico, da un luogo all’altro, ma è proprio mentale. Ed è proprio nell’immaginazione di Zeina, già quando era chiusa in casa, che si prepara un viaggio verso un altro mondo possibile.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
venerdì 20 gennaio 2023
Giovanni Guidi Buffarini
Corriere Adriatico

Damasco. C'è la guerra, se ne sono andati quasi tutti. Non la 14enne Zeina e i suoi genitori. La madre Hala in verità sarebbe propensa alla fuga, è il buon padre Motaz a opporsi: non vuole diventare un profugo, si dice convinto che non accadrà niente di brutto. Sbaglia: cade una bomba, apre squarci alle pareti e un buco nel soffitto. Dal soffitto qualcuno cala una corda.

martedì 17 gennaio 2023
Raffaele Meale
Quinlan

L'uscita in sala con la meritoria Officine UBU di Nezouh (cui in Italia si è voluto aggiungere il sottotitolo Il buco nel cielo, forse a suggerire un côté vagamente trasognante), opera seconda della regista di origine siriana ma nata in Francia e ora di stanza a Londra Soudade Kaadan, contribuisce a evidenziare le evidenti falle di una distribuzione nazionale episodica, un po' schizofrenica, e in fin [...] Vai alla recensione »

domenica 15 gennaio 2023
Tonino De Pace
Duels.it

Nezouh - Il buco nel cielo, vincitore del premio del pubblico nella sezione Orizzonti all'ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, possiede sicuramente un pregio che è quello di offrire allo spettatore una variegata possibilità di prospettive su una delle tante guerre laceranti che hanno sventrato Paesi e culture, nell'indifferenza quasi generale, nonostante si lamentassero le stesse stragi, [...] Vai alla recensione »

venerdì 13 gennaio 2023
Davide Turrini
Il Fatto Quotidiano

Niente luce e acqua potabile. Cibo che scarseggia. Muri crepati e tutt'attorno solo macerie. Una famigliola - padre, madre, figlia - di Damasco in Siria decide di rimanere nel proprio appartamento sotto i bombardamenti della guerra per non finire tra le fila dei rifugiati, fino a quando una granata distruggerà e divorerà vetri e finestre della casa, e creerà un buco nel soffitto della camera da letto [...] Vai alla recensione »

venerdì 13 gennaio 2023
Meredith Taylor
Filmuforia

Al suo secondo lungometraggio, la regista siriana Soudade Kaadan scrive una lettera d'amore alla speranza e all'emancipazione in un incantevole dramma domestico ambientato in una Damasco devastata dalla guerra. La quattordicenne Zeina (Hala Zein) e i suoi genitori sono tra i pochi abitanti rimasti ancora nella città assediata. Paradossalmente, tra spari, bombe e colpi di mortaio, Zeina assapora per [...] Vai alla recensione »

venerdì 13 gennaio 2023
Jacopo Russo
Asbury Movies

Nezouh, ossia "spostamento di acqua, persone o cose": non è quello che vuole Motaz (Samir al Masri) per sé, la moglie Hala (Kinda Alloush) e la figlia adolescente Zeina (Hala Zein). In una città spettrale, in cui tra i pochi lussi che ci si può concedere c'è quello di poter riassaporare del makdous, l'unico motivo per allontanarsi da casa è rappresentato dalla ricerca di provviste da amministrare con [...] Vai alla recensione »

giovedì 12 gennaio 2023
Riccardo Baiocco
Sentieri Selvaggi

Si può immaginare che il drone pilotato da Waad Al-Kateaba in For Sama, alzandosi sulle macerie di Aleppo nell'ennesimo affronto all'ingiunzione del suo amico ("Usa i tuoi occhi, non riprendere"), venga trascinato via da una corrente d'aria. Il drone cavalca il vento impetuoso per tutta la Siria, arrivando a posarsi a sud, tra le rovine di Damasco. L'occhio macchinico plana sulla capitale assediata [...] Vai alla recensione »

giovedì 12 gennaio 2023
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Non c'è pace tra le mura di casa, sotto il tiro dei cecchini a Damasco. Restare fingendo una normalità ostinata e grottesca o gettarsi nel futuro dei rifugiati? La studiata angolazione testimoniale, sentimentale, della guerra in tinello vissuta da una bambina mette nel tragico un po' d'umorismo, stupore, speranza. Pensato per restare in bilico e piacere in surplace, tiene insieme piani visivi di interiorità [...] Vai alla recensione »

giovedì 12 gennaio 2023
Stefano Giani
Il Giornale

Una bomba squarcia l'appartamento dove vive una famiglia di Damasco che, a quel punto, assaggia il mondo esterno grazie a quel buco. Madre e figlia devono decidere se fuggire. Il padre resta in città perché si rifiuta di diventare un rifugiato. Ma quella finestra aperta da un ordigno diventa la comunicazione tra mondo interno e realtà esterna. Nezouh- in arabo, spostamento di anime- è uno scavo nei [...] Vai alla recensione »

giovedì 12 gennaio 2023
Marina Visentin
Cult Week

A Damasco la guerra infuria e tutto distrugge. Apre buchi nel soffitto delle case, disintegra le pareti, rende la vita quotidiana un inferno desolato. Eppure, nonostante tutto, non annienta la speranza: e così, attraverso un buco può passare lo scambio amoroso, acerbo e incantevole, fra due adolescenti, un po' ingenui, un po' incauti. Uno scambio del tutto casto, appeso a una corda, all'immaginazione [...] Vai alla recensione »

martedì 10 gennaio 2023
Massimo Causo
Film TV

Il cielo in una stanza, nella sua stanza, Zeina lo vede davvero. Perché vive a Damasco e una bomba ha squarciato soffitto e pareti dell'appartamento in cui la ragazzina è asserragliata assieme alla madre e al padre. Il quartiere è in macerie, i miliziani annunciano che in 48 ore le truppe romperanno l'assedio, ma il padre non vuole saperne di lasciare la sua casa per diventare un rifugiato qualsiasi. [...] Vai alla recensione »

martedì 10 gennaio 2023
Miriam Raccosta
La Rivista del Cinematografo

Per fare un film che parli di guerra e ne mostri le conseguenti brutture, non è necessario avvalersi di immagini mutuate dalla cronaca più sensazionalistica, spesso volta a far struggere chi le osserva senza far riflettere. Talvolta si possono invece rappresentare gli effetti rovinosi di un conflitto assumendo un punto di vista che diviene frutto della volontà di essere portavoce di qualcosa al di [...] Vai alla recensione »

lunedì 9 gennaio 2023
Fabiana Sargentini
Close-up

Nezouh in arabo significa spostamento di anime, acqua e persone. Il film - già passato a Venezia in "Orizzonti Extra" , al Medfilmfestival romano (vedi l'approfondimento di Francesco Bonfanti) e ora in sala - racconta con un doppio registro, drammatico e poetico, in bilico costante, senza mai prevalere uno sull'altro, la storia di una famiglia siriana che, dopo i bombardamenti a Damasco, non vuole [...] Vai alla recensione »

lunedì 2 gennaio 2023
Alessandra De Luca
Ciak

Quando una bomba provoca uno squarcio nel tetto dell'appartamento in cui vivono a Damasco, la quattordicenne Zeina e i genitori si trovano improvvisamente esposti al mondo esterno. Un giorno, un ragazzo che vive nelle vicinanze cala una corda attraverso l'apertura nel tetto e cosi Zeina può vivere il primo assaggio di libertà. Mentre il padre è determinato a rimanere nella città assediata, questa [...] Vai alla recensione »

venerdì 30 dicembre 2022
Francesco Del Grosso
Cineclandestino

La complessità della situazione in Siria rende per forza di cose ardua la narrazione audiovisiva del conflitto in atto, la cui chiusura delle ostilità tra le molteplici parti chiamate in causa appare ancora molto distante. Motivo per cui il mondo del cinema, attraverso un linguaggio e un taglio in gran parte documentaristico e fortemente ancorato alla realtà, ha deciso di puntare il proprio obiettivo [...] Vai alla recensione »

mercoledì 9 novembre 2022
Mattia Caruso
TaxiDrivers

Presentato alla 79ma edizione della Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Orizzonti Extra, ora al MedFilm Festival 2022 Fuori concorso Nezouh, della regista siriana Soudade Kaadan, è un dramma da camera affacciato sulla tragedia della guerra in Siria. Un racconto allegorico sull'emancipazione femminile ambientato in una Damasco fatta di macerie.

martedì 20 settembre 2022
Eddie Bertozzi
Film TV

Il conflitto siriano infuria, Damasco è sotto le bombe, ma la famiglia della quattordicenne Zeina rimane nella sua casa rifiutandosi di unirsi alla folla dei rifugiati in fuga. Quando una granata apre una voragine sul tetto, questa diventa uno squarcio simbolico verso un paradossale spazio di libertà inesplorata. Un coetaneo di Zeina si cala con una corda attraverso il buco e la ragazza assapora un [...] Vai alla recensione »

domenica 4 settembre 2022
Chiara Zuccari
Sentieri Selvaggi

Come lo squarcio provocato dai bombardamenti sulla casa di Mutaz, che vive con la moglie Hala e la figlia adolescente Zeina. I tre vivono a Damasco, e sono una delle poche famiglie rimaste nella città sotto assedio, come ultimo atto di resistenza prima dell'arrivo dell'esercito. Ma quando sulla camera di Zeina si apre un buco e compare Amir, per la prima volta nella sua vita la ragazzina fa esperienza [...] Vai alla recensione »

domenica 4 settembre 2022
Giovanni Stigliano Messuti
NonSoloCinema

Insignita del Premio Luigi De Laurentiis per il suo lungometraggio d'esordio The Day I Lost My Shadow (2018), l'autrice siriana Soudade Kaadan aggiunge un nuovo capitolo al racconto della guerra che ha devastato il suo paese affidandosi a tropi estranei alla maggior parte dei suoi connazionali, per mezzo di un realismo magico che riesce a compiere un ragionamento più ampio sul travalicamento dei confini, [...] Vai alla recensione »

domenica 4 settembre 2022
Fabien Lemercier
Cineuropa

"Le bombe non possono toccare le stelle". Avere fiducia nel futuro, superare le proprie paure, sperare anziché soffrire, essere pragmatici scrollandosi di dosso l'inerzia e usando la propria immaginazione e, soprattutto, che le donne conquistino la propria autonomia e voltino le spalle al patriarcato tradizionale: questi i principali temi esplorati dalla regista siriana nata in Francia e residente [...] Vai alla recensione »

NEWS
GUARDA L'INIZIO
mercoledì 11 gennaio 2023
 

Su MYmovies i primi minuti di una storia che racconta la Siria odierna. Dal 12 gennaio al cinema. Guarda l'inizio »

TRAILER
lunedì 19 dicembre 2022
 

Una madre e una figlia che sognano un futuro migliore, lontano dalla città assediata. Dal 12 gennaio al cinema. Guarda il trailer »

NEWS
venerdì 16 dicembre 2022
 

Anche se le bombe cadono su Damasco, Mutaz si rifiuta di fuggire nella vita incerta di un rifugiato. Sua moglie, Hala, e sua figlia, Zeina, devono scegliere se restare o andarsene. Vai all'articolo »

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