Anno | 2022 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia |
Durata | 107 minuti |
Regia di | Francesco Zippel |
Uscita | giovedì 20 ottobre 2022 |
Tag | Da vedere 2022 |
Distribuzione | 01 Distribution |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,53 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 12 ottobre 2022
Un ritratto intimo e inedito del grande regista che rivoluzionò il cinema. Il film è stato premiato ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Sergio Leone - L'italiano che Inventò l'America ha incassato 101 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Un documentario su un regista che ha cambiato il cinema non solo di genere e che ha influenzato coloro che sono stati suoi coevi ma anche chi, venuto dopo, si è avvalso delle sue intuizioni e visioni per sviluppare la propria visione della settima arte. Sergio Leone ci viene raccontato con dovizia di particolari e con una intensità che non cede mai alla retorica celebrativa.
Il ritratto di un uomo che ha amato il cinema e la famiglia con la stessa intensità, unednoli senza mai confonderli.
Non è raro trovarsi di fronte a ritratti di artisti che sfiorano o addirittura concretizzano un'agiografia. In quei casi però a tesserne le lodi sono spesso i familiari, i collaboratori e qualche altro ammiratore sparso. In questo documentario di Zippel i nomi degli interpellati danno da subito la cifra dell'operazione. Ne citiamo solo alcuni: Eastwood (non poteva mancare), Scorsese, Tarantino, Chazelle, Tsui Hark e (qui forse non tutti l'avrebbero detto) Steven Spielberg che arriva a definirlo il gigante sulle cui spalle lui è salito per realizzare il suo cinema. Ricco di materiali anche inediti e sempre di grandissima qualità (grazie anche alla collaborazione di Gianluca Farinelli direttore della Cineteca di Bologna) il documentario non si limita a ripercorrere la filmografia di Leone arricchendola anche di preziosi aneddoti. Fa di più perché si addentra nella lettura delle scelte narrative ed estetiche cercando di indagarne le ragioni più profonde. Come quando si va a leggere la passione di Sergio ragazzino per il cinema americano che diventa il mito (poi proibito dal fascismo durante la guerra) per poi vedere in parte sgretolarsi quello stesso mito con l'arrivo dei soldati americani. Uomini reali con i loro pregi ma anche con le loro debolezze e iniquità. In lui resta però, secondo chi oggi ne rilegge l'opera, la fascinazione di un tempo che rivive con uno sguardo fanciullo in una precisa inquadratura di C'era una volta in America. Zippel indaga, con il contributo anche dei suoi familiari, la personalità di un uomo capace di tener test a star come De Niro ma al contempo desideroso di avere accanto a sé gli affetti più cari anche sul set. Non manca di ricordare lo scempio che la produzione fece del già citato C'era una volta in America perché Leone non aveva il director's cut ma ci ricorda che, nonostante ciò, davvero Sergio è stato l'italiano che ha inventato l'America grazie ad un'immaginazione e ad una competenza tecnica capaci di dettare nuove regole ad un genere che sembrava ormai destinato all'estinzione. L'utilizzo, poche righe sopra, dell'amichevole definizione 'Sergio' trova una sua spiegazione nel documentario. La si può trovare alla fine dei titoli di coda grazie a Quentin Tarantino.
Un documentario che sarebbe piaciuto a Sergio Leone stesso, ,per come racconta la sua vita e il suo lavoro con discrezione e realismo, senza esagerazioni e con un pizzico di modestia nonostante la riconosciuta e apprezzata grandezza internazionale , del regista . Autore e regista di intramontabili film di genere western , ma anche di film come C’era [...] Vai alla recensione »
Non era facile dire qualcosa di nuovo su Sergio Leone, eppure Francesco Zippel, dopo il notevolissimo film su Oscar Micheaux, è riuscito nell'impresa di raccontare vita e immaginario del regista di Viale Glorioso in un film che per impatto emotivo e pari solo a Ennio di Giuseppe Tornatore. Zippel si mette al servizio di Leone e ne racconta la formazione e l'ascesa al pantheon del cinema con precisione [...] Vai alla recensione »
Ricco di interviste e di immagini di repertorio, Sergio Leone - l' italiano che inventò l'America, firmato da Francesco Zippel, già regista di Friedkin Uncut - Un diavolo di regista (2018) e del riuscitissimo Oscar Micheaux: il supereroe del cinema americano (2021), non è semplicemente un bellissimo e ricco tributo a un grande regista, a una delle grandi leggende del cinema mondiale, è soprattutto [...] Vai alla recensione »
Steven Spielberg, Martin Scorsese e Clint Eastwood, e poi Robert De Niro, Quentin Tarantino, Ennio Morricone e molti altri: Francesco Zippel li ha raccolti tutti in un cerchio immaginario attorno a Sergio Leone, il gigante che ha mitizzato il mito. È un documentario, Sergio Leone - L'italiano che inventò l'America (Italia, 2022, 107'), ed è un inno allo «spettacolo immenso in cui si propongono i fatti [...] Vai alla recensione »
L'omaggio che Sergio Leone meritava. Non il solito doc con schegge biografiche e riepilogo dei film, e ricordi di familiari collaboratori colleghi, e aneddoti divertenti e pregevoli materiali d'archivio. Tutto questo c'è, ovvio. Ma ci sono anche non banali spunti di riflessione critica. Da parte di chi sai da sempre quanto ammiri Sergio Leone e quanto gli sia debitore (Tarantino) e da qualche fonte [...] Vai alla recensione »
C'è un solo aspetto della sua biografia e del suo lavoro che non sia ormai ammantato di leggenda? Basta pensare al parto interrotto dell'ottavo figlio-film, «Leningrado», di cui sopravvive un'unica pagina di sceneggiatura. Il resto dell'intreccio era conservato nella registrazione di una sua conferenza stampa in Russia; peccato non sia mai stata ritrovata dagli eredi.
Il film che mancava su Leone, raccontato a partire dai due amori assoluti della sua vita: il cinema e la famiglia. È mirabile la ricostruzione della traiettoria del leggendario regista di «C'era una volta il West» effettuata dal documentarista Francesco Zippel in «Sergio Leone. L'italiano che inventò l'America». Una pagina di cinema intensa, capace di mettere a fuoco il bambino che mitizzava i classici [...] Vai alla recensione »
Chiarissimo dove si vada a parare, fin dal titolo. Leone scippò il West agli americani (e a Hollywood) e lo rifondò su coordinate molto italiane (e romane: l'indolenza dello Straniero di Eastwood nella "Trilogia del dollaro"), di fatto giocando con quell'immaginario come i bambini, lui per primo, gioca(va)no ai cowboy. Questa madeleine leoniana, che passa attraverso i tanti bambini dei suoi film (compresi [...] Vai alla recensione »
C'è voglia di tornare al cinema di Sergio Leone, ultimamente: gli omaggi sono discreti ma continui, fra mostre, libri e documentari. Come questo Sergio Leone: l'italiano che inventò l'America, diretto da Francesco Zippel e presentato in anteprima nella sezione Classici della Mostra del Cinema di Venezia 2022, prima della doverosa uscita in sala. Attraverso le testimonianze di chi ha lavorato con lui [...] Vai alla recensione »
Quanto è importante lo sguardo di Sergio Leone all'interno del cinema contemporaneo? Francesco Zippel coinvolge registi, critici, musicisti, produttori, biografi e inframezza le interviste con gli spezzoni di tutte le opere: si parte da Il colosso di Rodi e si finisce con il progetto de L'assedio di Leningrado interrotto precocemente dalla morte del regista avvenuta il 30 aprile del 1989, a soli 60 [...] Vai alla recensione »