Un affare privato

Marina Quiroga è tante cose: la più giovane componente di una famiglia facoltosa; la figlia dell'appena scomparso commissario di polizia; la sorella del nuovo commissario di polizia; l'amica e protetta del maggiordomo di casa Héctor. Marina è tante cose, ma quasi nessuna di quelle che vorrebbe essere - una donna libera e indipendente, una poliziotta. È difficile, se non impossibile, esserlo nella Galizia degli anni '40, tra perbenismo, rigidità dei costumi e maschilismo della società. Così Marina si destreggia quotidianamente nello scansare spasimanti e cene di gala, ficcando il naso prima nelle indagini del padre e poi in quelle del fratello. Le cose cambiano una volta per tutte quando appare sulla scena l'Assassino del Giglio, un serial killer che inizia a mietere vittime tra le donne del luogo...

Un affare privato imbocca a capofitto il sentiero dell'avventura, tra misteri, serial killer e isole disabitate, in una Galizia anni '40 mai così bella.

Qual è la prima cosa da fare quando si mette su un mystery con toni da commedia? Sistemare quello che sta al centro del quadro, cioè il/la protagonista o la coppia di protagonisti. Ed è questo che hanno fatto Ramón Campos, Teresa Fernández-Valdés e Gema R. Neira, showrunner di Un affare privato, serie tv originale Amazon Prime Video tutta made in Spagna. Campos e Fernández-Valdés, fondatori di Bambú Producciones, una delle realtà più importanti e innovative nel panorama audiovisivo iberico, sanno come muoversi e confezionare prodotti dall'alta qualità visiva e dall'appeal internazionale, partendo, appunto, dai corpi spettacolari dei protagonisti: a dare forma, ritmo e carisma a Marina Quiroga e Héctor sono due nomi di peso come Aura Garrido (star, tra le altre cose, di El ministerio del Tiempo, serie di grande successo di Televisión Española poi coprodotta con Netflix) e Jean Reno (per la prima volta a recitare in spagnolo, la lingua che parlava da bambino con i suoi genitori, come dimostra il suo vero nome, Juan Moreno y Herrera-Jiménez).

I due sono l'architrave di Un affare privato, caleidoscopio di generi e ambientazioni che partendo da una trama da giallo classico - chi è l'Assassino del Giglio? - innesta su di esso un florilegio fatto di passaggi orrorifici, period drama, battaglia dei sessi, agitato, mescolato e servito in salsa da commedia brillante. Aura Garrido e Jean Reno ne sono il motore primo e il risultato più efficace, lei sempre in movimento, caustica e caotica, lui ieratico e affabile, in una combinazione efficace che rimanda a duetti da cinema classico.

E se la scelta attoriale è calibrata fino alla minima espressione, non sono da meno i personaggi indossati dai due: Marina Quiroga non ha mezzi termini, si mette in discussione e si impone fino allo sfinimento (suo, degli altri e spesso anche dello spettatore); Héctor è prima che il fedele maggiordomo un amico sincero. Sono caratteri codificati, quasi automatici in una scrittura del e di genere, ma lo scarto sta nella sensibilità contemporanea di questa rilettura, con Marina che è esasperante e senza tregua perché il mondo che la circonda non dà appelli alle donne come lei, a qualunque donna, figlia di un commissario o prostituta che sia. La posizione degli sceneggiatori nei confronti del percorso emancipatorio di Marina è chiara, perché la protagonista sbraccia e si prende tutto quello può in virtù di quello che è e di quello che ha imparato: dirimente, da questo punto di vista, è ancora la dinamica con Héctor, la cui funzione non è muscolare, non porta al suo intervento nelle scene di combattimento o di inseguimento, perché è sempre Marina ad essere al centro dell'azione, letteralmente, a sparare, guidare, lottare.

L'ars combinatoria di questi otto episodi non si ferma qui, anzi si allarga in un gioco specchi e tradimenti che investe ogni vicenda e ogni personaggio: in tutte le investigazioni c'è una pista da seguire, ma questa porta ad altre e altre ancora, così Un affare privato si apre su degli omicidi seriali e pian piano si allarga abbracciando segreti di famiglia, delitti del passato, perversioni dell'alta società. Niente rimane né impunito né intoccabile, e ben presto la Galizia degli anni '40, da pacifica e solitaria provincia affacciata sull'Atlantico diviene terreno di scontro tra forze oscure che corrompono il singolo come la comunità.

Ed è proprio la terra delle rías (insenature dove il mare penetra lungo la linea della costa) che diviene il deuteragonista per eccellenza della serie: grazie al budget e alla confezione di prim'ordine messi in piedi da Bambú Producciones e Amazon Prime Video, ogni episodio è un'esplorazione in profondità della ricchezza paesaggistica e culturale della Galizia, ogni passo in avanti nell'indagine porta in un luogo diverso (Pontevedra, Ourense, le Isole Cíes, Vigo), ogni nuovo mistero è un viaggio in aereo, treno, macchina, barca lungo i percorsi dell'avventura. 