Anno | 2021 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Finlandia |
Durata | 30 minuti |
Regia di | Teemu Nikki |
Attori | Krista Kosonen, Pekka Strang, Olli Rahkonen, Matti Onnismaa, Jari Virman Amir Escandari, Jouko Puolanto, Joonas Saartamo, Ville Tiihonen, Elias Westerberg, Hannamaija Nikander, Chike Ohanwe, Essi Patrakka, Rafael Airaksinen, Tuula Nikkola. |
Tag | Da vedere 2021 |
MYmonetro | Valutazione: 4,50 Stelle, sulla base di 2 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 2 maggio 2022
Maria è una donna in carriera con molti amanti, uno per ogni giorno della settimana, ma quando conosce Juho le cose si complicano. In Italia al Box Office Mister8 ha incassato 2 mila euro .
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Maria (Krista Kosonen) è il CEO di una multinazionale produttrice di scatole nere, figlia del fondatore dell'azienda, un uomo che predomina lo spazio aziendale e che lascia poco margine d'azione alla figlia nel consiglio di amministrazione. La necessità di possedere ed essere dominante si rispecchia così nella vita privata della giovane e bellissima amministratrice, che si circonda perciò di sette uomini, uno per ogni giorno della settimana, i quali, in virtù di un accordo che sembra quasi pre-matrimoniale, ricevono in cambio il benessere che questa persona può fornire loro, in una storia dove i classici ruoli di potere sono ribaltati... ma forse solo a prima vista.
Mister 8 di Teemu Nikki è una serie d'eccezione, intrigante e straniante. Il regista finlandese è già stato vincitore a Venezia del Premio del Pubblico con Il cieco che non voleva vedere Titanic e successivamente vincitore a Canneseries proprio con questa serie nel 2021. Con merito dobbiamo dire, perché Mister 8 è un prodotto da gustare dall'inizio alla fine con ingordigia, come solo una miniserie di 8 puntate (meno di 30 minuti l'una) spinge a fare, cioè con la voglia di non interromperla mai.
E ciò che più appassiona è che ad alimentare la fame bingewatch non è tanto la trama intrigante, sensuale, potenzialmente pruriginosa che già racconta da sé il gioco di potere che si instaurerà tra i personaggi di questo "ottangolo d'amore", quanto la fattura del prodotto, la piacevole sensazione di dover scoprire più livelli di lettura, mentre si osservano i dettagli così ben curati dal regista e dal suo entourage. In primis la fotografia di Jarmi Kiuru, esaltata dalla scelta del bianco e nero, che tradisce da subito l'intento di ribaltare le forze di potere, maschile e femminile, dominatore e dominato.
Sebbene le produzioni contemporanee ci abbiano ormai abituato a sconvolgere le nostre aspettative, il ribaltamento introdotto in questa miniserie non stupisce per la situazione desueta di una donna che agisce il proprio potere sugli uomini da lei mantenuti, bensì per l'inevitabile coercizione cui il personaggio femminile è, comunque, sottoposto. Maria sceglie i suoi sette partner giornalieri, li costringe legalmente in un rapporto sentimentale, sessuale, anche familiare per soddisfare le proprie esigenze, suddivise sui sette uomini, creando un sistema a chiusura stagna, impermeabile. Eppure, ancora, non basta.
Maria è potente in quanto impotente all'interno di un sistema in cui l'uomo è, scontatamente, sempre vincitore, anche quando a tirare tutti i fili di questo teatrino amoroso è lei. L'angosciante azione, simile a quella di uno stalker, persino a quella di un inquisitore, del contro-protragonista maschile, Juho (Pekka Strang), è altrettanto dominante e al contempo dominata - dall'amore per lei. I due poli sentimentali, in questo intricato sistema poliamoroso manovrato dalla protagonista, riconducono così il racconto a un equilibrio costantemente instabile tra maschile e femminile, in cui vinti e vincitori non esistono, e dove a sopravvivere, nell'amore, è solo chi persevera, chi tenacemente si impegna per l'altro, anche laddove tutto - sesso, inganno, gelosia, passione - viene portato all'estremo.
Mister 8, grazie all'estremizzazione dell'amore nella forma del contest o del gioco a eliminazione, che richiama alcune recenti produzioni seriali (Squid Game), permette di indagare i rapporti umani da un punto di vista purificato dal pregiudizio; estremizzando le imperfezioni, il racconto appare spurio ma garantisce una lettura precisa, veritiera, seria delle relazioni sentimentali. Una miniserie che va gustata e rigustata (viene da consigliare la seconda visione) per scoprire la banalità e contemporaneamente la complessità del quotidiano.
Gli appassionati di serie hanno pane per i loro denti. È arrivata sulla piattaforma streaming iwonderfull la geniale Mister 8 di Teemu Nikki, otto episodi di trenta minuti l'uno girati in bianco e nero. Triste cinema d'autore? Tutt'altro perché si raccontano le storie d'amore, e di sesso, di una donna con otto uomini diversi anche se l'ottavo, forse, ha deciso di fare piazza pulita degli altri.