Une femme de notre temps

Film 2022 | Drammatico 96 min.

Regia di Jean-Paul Civeyrac. Un film Da vedere 2022 con Sophie Marceau, Johan Heldenbergh, Cristina Flutur, Héloïse Bousquet, Michaël Erpelding. Cast completo Genere Drammatico - Francia, 2022, durata 96 minuti. - MYmonetro 3,25 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 10 agosto 2022

Una donna comincia a stravolgere la propria vita quando scopre la doppia vita che conduce il marito.

Consigliato sì!
3,25/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,00
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
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Cinema
Trailer
Un film coraggioso che lascia esterrefatti tra le sue imprevedibili strade tortuose.
Recensione di Tommaso Tocci
mercoledì 10 agosto 2022
Recensione di Tommaso Tocci
mercoledì 10 agosto 2022

Juliane è una scrittrice e commissario di polizia a Parigi che vive una vita agiata poco lontano dalla capitale, a Chantilly, assieme al marito Hugo. Ancora turbata dalla morte della sorella cinque anni prima, vuole scrivere un libro sul tema e sembra disinteressata da tutto il resto, comprese le indagini per il suo lavoro. Questa ricerca personale viene però complicata, e al tempo stesso favorita, dalla scoperta che Hugo la tradisce con un'altra donna.

Tra i più importanti registi francesi degli ultimi anni a non aver mai raggiunto una vera fama internazionale, Jean Paul Civeyrac è autore e scrittore che prima di tornare sulle scene con Une femme de notre temps si era distinto con Un'educazione parigina del 2018, raffinato dramma in bianco e nero su dei ragazzi alla scoperta di Parigi, del cinema e dell'amore.

Nulla in quel film lasciava presagire il tono di questa opera successiva, un thriller psicologico che affonda con gusto nel cliché melodrammatico e sembra prendersi sul serio anche mentre si espone al rischio della farsa. Un film stavolta a colori, ma che guarda ancor più al passato.

Eppure Civeyrac apre con sobrietà sulla figura di una donna dalla moralità rigida, che a dispetto del mestiere di poliziotta e dell'interesse nel tiro (la vediamo prima al poligono e poi nel suo passatempo preferito con arco e frecce) appare interessata all'introspezione letteraria, tra riscoperta del doloroso rapporto con la sorella e riconquista di sé stessa, con un'amica che le suggerisce di scrivere sotto il suo vero nome e non quello ereditato dal marito.

Qui iniziano i repentini cambi di direzione di un film che va inseguito per strade tortuose, le stesse su cui si muove Juliane, da Parigi a Chantilly fino alla Normandia. A Sophie Marceau viene chiesto di fare da collante, in un'interpretazione algida che prima mostra distacco da tutto, e poi piomba nell'ossessione di qualcosa in particolare. Il cambiamento si consuma in un piccolo appartamento (tra pied-à-terre parigini, ville fuori città, fatidici hotel on the road e future case in Normandia, il film è anche una mappa segnata da coordinate immobiliari) che tortura Juliane con una vicinanza straziante a qualcosa di impensabile. 

Civeyrac gioca di maniera, a tendere verso il classico, specialmente tramite la sempre più ingombrante colonna sonora. Ma il suo - grande intenditore musicale - è un riff sulla contemporaneità, quella della donna del titolo, che in preda alla gelosia reagisce in modo inaspettato e produce una seconda parte di film che lascia esterrefatti. 

Soltanto Paul Verhoeven, forse, è in grado di lasciare spiazzato lo spettatore allo stesso modo: delitto e castigo, perversione e violenza, inganno e racconto. L'arco finale diventa un labirinto di specchi tra uomini e donne, tra colpevoli e vendicatori, che si risolve nel modo più catarticamente diretto, in un film che di diretto non ha nulla e che nel suo coraggio decisamente sui generis trova una rara essenza cinematografica. 

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 11 agosto 2022
Giampiero Raganelli
Quinlan

Juliane è un commissario di polizia, una donna sportiva, di grande energia fisica, sempre in allenamento, tra corse all'aperto ed esercitazioni di tiro a segno con arco e frecce. Potrebbe ricordare, in una carrellata cinematografica, la Clarice Starling di Il silenzio degli innocenti, una donna in apparenza sicura che nasconde molte fragilità. Juliane è protagonista di Une femme de notre temps, il [...] Vai alla recensione »

mercoledì 10 agosto 2022
Tina Porcelli
Cineforum

Juliane è capo della Polizia a Parigi. Vive in una stupenda casa in mezzo alla campagna dove va a correre tutti i giorni e si allena al tiro con l'arco. Scrive libri di successo che firma con il cognome del marito perché è più elegante. Ha una figlia grande e un marito che ama immensamente e da cui è ricambiata. Soprattutto, la distingue una legge morale che non prevede cedimenti e quando qualche collega [...] Vai alla recensione »

mercoledì 10 agosto 2022
Antonio D'Onofrio
Sentieri Selvaggi

Une femme de notre temps è un thriller con le caratteristiche di un revenge movie. Juliane Deroux, la protagonista, è un personaggio complesso: un integerrimo sovrintendente della Gendarmeria ed una scrittrice di successo, sposata con Hugo, che invece di professione fa l'agente immobiliare. Una vita all'apparenza perfetta, che però è stata scossa, poco tempo prima, dalla morte della sorella per suicidio [...] Vai alla recensione »

NEWS
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mercoledì 10 agosto 2022
Tommaso Tocci

Tradimento e vendetta in un thriller-melò che segna il ritorno di un grande talento. In anteprima a Locarno. Vai all'articolo »

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