Anno | 2022 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Regia di | Chiara Sani |
Attori | Lino Banfi, Andy Luotto, Alessandro Haber, Claudio Gregori, Pippo Santonastaso Andrea Roncato, Chiara Sani, Federica Cifola, Andrea Santonastaso, Paolo Maria Veronica, Roberto Malandrino, Gino Cogliandro, Gianni Fantoni, Alessio Scimonelli, Valentina Paoletti, Luisella Tamietto. |
Uscita | giovedì 5 maggio 2022 |
Distribuzione | Orange Film |
MYmonetro | Valutazione: 1,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 4 maggio 2022
Un anziano si troverà suo malgrado a salvare la casa di riposo in cui vive dalle mire della cinica proprietaria. In Italia al Box Office Vecchie Canaglie ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 9,5 mila euro e 7,4 mila euro nel primo weekend.
ASSOLUTAMENTE NO
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La casa di riposo Villa Matura rischia di chiudere i battenti perché la vedova dell'anziano proprietario vuole venderla all'asta, e ha già fatto trasferire gran parte dei suoi ospiti con l'intento di sgombrare i locali. Ma un gruppetto di attempati residenti a Villa Matura non ci sta (o è impossibilitata) a trasferirsi altrove, e inventa un piano con la complicità di Renny, il figlio di uno dei membri del gruppetto, il combattivo Walter. L'idea è quella di trasformare la RSA in una casa d'aste clandestina per mafiosi russi, cinesi e tedeschi in possesso di opere d'arte e gioielli rubati. Anche una dottoressa rigorosa, che ha capito le intenzioni truffaldine dell'amministratore delegato della casa di riposo, e un'ingenua infermiere appena assunta cercheranno di dare battaglia, e la polizia locale, richiamata da una vicina ficcanaso, proverà a vedere chiaro su tutto lo strano movimento che agita la villa.
Se la trama di Vecchie canaglie sulla carta appare convoluta e improbabile, lo è ancora di più sul grande schermo: un'accozzaglia di accadimenti senza capo né coda, popolata da personaggi improbabili che riescono ad essere irritanti e offensivi praticamente per tutti - donne, gruppi etnici e soprattutto gli stessi anziani, dipinti come patetici vecchietti nonostante la loro voglia di riscatto.
Se tutto questo fosse divertente importerebbe poco della political correctness, ma purtroppo è più insensato che comico .Eppure una serie come Il metodo Kominsky dovrebbe aver insegnato che la terza età può essere raccontata in modo umoristico senza per questo ridicolizzare gli anziani e i loro guai fisici e mentali.
La regista Chiara Sani, che si ritaglia il ruolo della vedova arpia, ha parecchie intuizioni di regia interessanti, compresi alcuni effetti speciali dal sapore artigianale e alcune vignette (disegnate da lei stessa) che intermezzano la narrazione. La sua capacità di osare con inquadrature insolite dimostra coraggio e vivacità, ma la storia in sé fa acqua da tutte le parti e spreca il talento comico di molti dei partecipanti, da Lino Banfi a Greg, da Andrea Roncato a Andy Luotto fino a Pippo Santonastaso.
Alla fine l'unico personaggio che riesce occasionalmente a far sorridere è Luisella Tamietto nel ruolo fuori di testa di Incatenata (anche se farsi gioco dei problemi di deambulazione degli anziani e della loro perduta lucidità è davvero un colpo basso). Il commento musicale (solo in parte firmato da Claudio Gregori, in arte Greg) aggiunge alla puerilità dell'insieme, che fa persino rimpiangere le gag di Villa Arzilla, peraltro concepite oltre trent'anni fa, o i patetismi di Cocoon, ancora più lontani nel tempo.
L'iconica frase pronunciata da René Ferretti nella terza stagione di Boris accostata al primo film diretto da Chiara Sani Vecchie canaglie, può sviscerarne a briglia sciolta tutta la sua grande visione provocatrice e critica sui prodotti italiani, tanto scimmiottati dalla serie e purtroppo molto spesso fuori oggi dalle evoluzioni stilistiche e narrative apportate dalla modernità cinematografica e televisiva [...] Vai alla recensione »
S'inizia a un funerale, forse per scaramanzia tra tanti volti della comicità italiana ormai ben oltre l'età della pensione, le vecchie canaglie del titolo, con effetto nostalgia (notoriamente canaglia anch'essa) per le comiche del muto (da qui, forse, i frequenti iris nel montaggio). C'è solo l'imbarazzo della scelta: nonno Banfi, Santonastaso logorroico, Cogliandro dei Trettré in carrozzella, Luotto [...] Vai alla recensione »