Titolo internazionale | Hypersleep |
Anno | 2022 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Alberto Mascia |
Attori | Stefano Accorsi, Caterina Shulha, Astrid Meloni, Sandra Ceccarelli, Paolo Pierobon Andrea Germani. |
Uscita | martedì 29 novembre 2022 |
Tag | Da vedere 2022 |
Distribuzione | Distribuzione Indipendente |
MYmonetro | 3,39 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 28 novembre 2022
Un thriller ambientato in un futuro così vicino da poter essere considerato quasi presente. In Italia al Box Office Ipersonnia ha incassato 3,2 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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In un futuro distopico il sistema carcerario italiano è stato riformato grazie all'invenzione dell'ipersonno: le pene vengono scontate dai detenuti in uno stato di sonno artificiale in apposite celle acquatiche. David Damiani è uno psicologo che si occupa di monitorare la psiche e lo stato di memoria dei detenuti tramite risvegli periodici. Viola, la sua fidanzata ed ex moglie di un neurologo arrestato per omicidio, entra in contatto con una persona che sostiene di essere in possesso di informazioni che proverebbero non solo l'innocenza, ma anche il complotto che ha portato all'arresto di suo marito. E se questo fosse solo il primo indizio dell'oscura verità che si cela dietro al progetto ipersonno?
Un titanico Stefano Accorsi in lotta con una società totalitaria, in un futuro distopico spaventosamente plausibile. Riuscirà a smettere di essere una vittima senza diventare lui stesso un carnefice?
Una delle principali conseguenze della società capitalista sui cittadini è la totale assimilazione e normalizzazione delle dinamiche gerarchiche e delle relative mansioni e competenze. Questo processo non è affatto una deriva, quanto più che altro un meccanismo di difesa che il nostro inconscio applica per separare il nostro io privato da quello lavoratore. Per quanto questo processo sia cruciale per il nostro equilibrio psicofisico e al fine di mantenerci saldamente ancorati alla percezione di noi stessi, incamera anche in sé le ragioni seminali di una certa tendenza alla disumanità. Ed è proprio su questo punto che Ipersonnia si interroga: fino a che punto è "umano" svolgere le proprie mansioni senza farsi domande? Qual è il prezzo da pagare per recuperare quel senso di umanità a cui la società ha dovuto rinunciare in nome dell'ordine?
Nel disegnare un futuro distopico, Mascia ci mette in guardia da una minaccia quanto mai attuale, ossia la pericolosa deriva che può prendere il mondo nel momento in cui lo sviluppo tecnologico e quello morale non vanno di pari passo. Macchiavelli diceva che nelle azioni di tutti gli uomini o del principe (del ministro della difesa Costa, nel nostro caso) si guarda al fine, i mezzi saranno giudicati onorevoli di conseguenza. Ipersonnia assorbe la lezione machiavellica, inverandola nella maniera più brutale e impietosa possibile.
E se la società si presenta come la peggior deriva autoritaria dello stato profilato da Machiavelli, colui che rifiuta il patto sociale e che si propone fare luce sulle oscure dinamiche che la muovono, deve necessariamente armarsi di "discrezione", nel senso guicciardiniano del termine; si fa riferimento a una sorta di astuzia, a una capacità di adattamento alle incontrollabili mutazioni della fortuna. Ecco che uno straordinario Stefano Accorsi, negli inediti panni di David Damiani, si muove cauto, con avvedutezza, conducendo la sua indagine volta a scoperchiare il velo di Maya con resilienza e senza mai arrendersi, anche quando non sembra esserci più niente da fare.
C'è poi sicuramente in Ipersonnia una certa insistenza sul tema della circolarità della violenza, che intrappola i personaggi in un frustrante gioco di scambi e di loop. Questo andamento trova senza dubbio un suo modello in Arancia Meccanica di Stanley Kubrick: proprio come Alex De Large, che passa dall'essere violento a subire la violenza della società, anche David Damiani vedrà il suo ruolo invertito nel corso della vicenda. Perciò se in principio incarna il perfetto soldatino, addestrato a somministrare violenza psicologica ai suoi pazienti (anche se ne è del tutto inconsapevole), con l'evolversi della vicenda finirà a subire le stesse angherie che un tempo doveva dispensare.
Al di là di Kubrick la fascinazione americana è evidente e a tratti esasperata: Ipersonnia ricalca un po' film come Mr Nobody o Don't Worry Darling, ma senza averne la spettacolarità e la bellezza visiva. Forse è proprio questa la principale criticità di Ipersonnia: l'immaginario, la messa in scena e anche le atmosfere del film risentono di un certo minimalismo, per non dire asetticità, che scarica tutte le responsabilità pirotecniche sulle spalle della sceneggiatura. Mi spiego meglio, per quanto la storia, con i suoi colpi di scena, sequenze immaginate e svolte imprevedibili, sia concepita per essere la punta di diamante del film, ciò non giustifica l'appiattimento di tutti gli altri possibili fattori wow.
In conclusione, Ipersonnia è un'opera prima che adempie molto bene alle sue velleità di intrattenimento, ma che non riesce del tutto a sviluppare i suoi spunti, riducendosi in ultima analisi alla narrazione della sola storia. Peccato.
Ho visto il film e non ci ho capito nulla. Se qualcuno vuole rispondere alle mie domande: David Damiani è innocente? Dato che ci teneva a far fuori il marito di Viola! Poi non capiasco se Damiani dopo una prima detenzione è stato scarcerato a libertà vigilata? Dato che nel film è stato recluso 2 volte con numero di matricola diversi, ovvero non so se la libertà [...] Vai alla recensione »
Questo film unisce futuro distopico (ma non troppo), denuncia sociale; pone interrogativi sul ruolo dell'informazione, della giustizia, della politica e degli "addetti ai lavori". Ci racconta cosa (o chi) ognuno di questi "protagonisti" antepone al rispetto della dignità dell'uomo. Un film denso. Inizio zoppicante, con qualche strizzatina d'occhio a film d'oltreo [...] Vai alla recensione »
La dimostrazione che anche in Italia si può aspirare a fare qualcosa di diverso dalla commedia o dai drammi di periferia. Ipersonnia è un thriller/sci-fi intelligente, che compensa i limiti di budget con una storia sorprendente, attori credibili, belle musiche e bella fotografia. Molti i temi trattati e i livelli su cui si articola la trama, probabilmente serve una seconda visione per comprendere appieno [...] Vai alla recensione »
Non credo di aver mai visto un film così noioso...salvo Accordi perché è oggettivamente un bravo attore
Ipersonnia è un film non solo raro nel panorama italiano - poco avvezzo alla fantascienza – ma, nel suo genere, decisamente coraggioso e originale. Il futuro distopico che fa da sfondo a questo avvincente thriller psicologico (molto ben diretto dall’esordiente Alberto Mascia, che si muove sicuro nella direzione degli attori e nella creazione di atmosfere pervase da una costante inquietudi [...] Vai alla recensione »
Sorprendente film di genere, pressoché unico nel panorama italiano. Ben scritto e ben girato nonostante il budget ridotto, è un film avvincente e dolente che tiene col fiato sospeso fino all'ultima inquadratura, con Stefano accorsi in particolare forma.
Ipersonnia è un film non solo raro nel panorama italiano - poco avvezzo alla fantascienza – ma, nel suo genere, decisamente coraggioso e originale. Il futuro distopico che fa da sfondo a questo avvincente thriller psicologico (molto ben diretto dall’esordiente Alberto Mascia, che si muove sicuro nella direzione degli attori e nella creazione di atmosfere pervase da una costante inquietudine) appare [...] Vai alla recensione »
Un film curatissimo e con una felice ricerca stilistica, ricco di rimandi ad altri film di genere eppure originale. Ottimo esempio di film di genere.
Intenso, denso, ben calibrato e ricco di suspense. Un film unico nel suo genere nel panorama italiano.
Ipersonnia inizia la sua discesa nelle inquietudini dell'animo umano fin dai primi minuti, nascondendo e rivelando continuamente, in un gioco che intriga e spiazza continuamente, senza risultare mai scontato. Un ottimo lavoro di sceneggiatura e regia per una storia dal respiro internazionale che merita di essere vista (e rivista).
Parliamoci chiaro: nonostante le buone intenzioni, la fantascienza non è propriamente un genere con cui noi abitanti dell'italico stivale abbiamo particolare dimestichezza. Si certo, come dimenticare la gloriosa seppur fugace stagione della mitica sci-fi all'amatriciana, inaugurata con fiera artigianalità dalla strana coppia Bava-Margheriti e portata più o meno decentemente verso il pensionamento anticipato [...] Vai alla recensione »
In un futuro distopico le carceri italiane cambiano fomula. I condannati scontano la pena del «sonno detentivo sottoposti a test periodici da Damiani (Accorsi). Le cose precipitano quando egli mette in discussione il sistema. La realtà si mescola con il sogno in questi 100 minuti carichi di angoscia. Il protagonista perde progressivamente ogni consapevolezza.
C'è più di un motivo di interesse in Ipersonnia, esordio dietro la macchina da presa di Alberto Mascia, già presentato Fuori Concorso al Torino Film Festival, poi oggetto di un breve passaggio nelle sale cinematografiche, e infine approdato su Prime Video. Uno di questi è sicuramente la ricerca di una via italiana a un filone da tempo monopolio dei modelli anglosassoni come quello della sci-fi distopica, [...] Vai alla recensione »
Con la visione foucaultiana della prigione come "un potere tecnologico" che si avvale però di un nuovo linguaggio del punire: il sonno detentivo. Ipersonnia, diretto da Alberto Mascia, si presenta come un film intricato: un coraggioso esperimento di fantascienza italiana affidato a una sceneggiatura innovativa scritta insieme a Enrico Saccà (vincitrice del Premio Solinas Experimenta) e al gioco di [...] Vai alla recensione »
Italia, futuro prossimo. Le vecchie carceri congestionate e violente sono un ricordo: ora i detenuti scontano la pena in Ipersonnia, un sistema che ha drasticamente ridotto il tasso di criminalità. Ma non tutto funziona come dovrebbe: un giorno David Damiani, psicologo carcerario, si trova di fronte a un detenuto aggressivo di cui sono andati persi i dati.
Cosa c'è laggiù? In fondo alla nostra mente? Probabilmente un archivio ordinato nel quale file di persone, emozioni, sensazioni sono categorizzate, e probabilmente quell'archivio diventa un set cinematografico nel momento in cui chiudiamo gli occhi. Un set particolare, nel quale il protagonista è sempre lo stesso e una lente sfocata è montata sulla mdp a distorcere i contorni del visivo come la coerenza [...] Vai alla recensione »
Il sonno (della ragione) - stando alla ben nota didascalia goyesca - genererà anche mostri; ma nel frattempo, senza farsi troppi scrupoli sugli esiti, perché non pensare di rinchiudere per sempre i secondi nell'abbraccio letargico di Morfeo? È questa l'idea fatale attraverso la quale, nel presente alternativo di Ipersonnia, si pensa di risolvere tanto le storture penitenziarie quanto la questione dell'abbat [...] Vai alla recensione »
In un prossimo futuro, non delineato ma oscuramente simile al nostro presente, il sistema carcerario italiano è in crisi per il sovraffollamento delle strutture. Piuttosto che provare a mettere in discussione la necessità della pena per i reati minori o misure alternative, il Ministro Costa fa partire il progetto Hypnos: i detenuti condannati alle pene più gravi vengono posti in uno stato di oblio [...] Vai alla recensione »
Un intrigante noir ambientato in un cupo futuro distopico che approfondisce i temi dal conformismo e della libertà, dell'illusione della realtà, dei limiti della percezione soggettiva, delle manipolazioni dell'inconscio e molto altro: "Ipersonnia" è il primo lungometraggio diretto da Alberto Mascia presentato fuori concorso al Torino Film Festival. Prodotto da Andrea Paris, Matteo Rovere, Stefano Sardo, [...] Vai alla recensione »
Ipersonnia (dal 29 al cinema) è un thriller psicologico ambientato in un futuro distopico, prodotto da Matteo Rovere e Andrea Paris per la regia di Alberto Mascia (alla sua opera prima). È una rarità per il cinema italiano confrontarsi con uno sci-fi che segue gli abissi dell'inconscio del protagonista. David (Stefano Accorsi) è uno psicologo che lavora a Hypnos, un nuovo e rivoluzionario sistema [...] Vai alla recensione »