Titolo originale | Mrs Harris Goes To Paris |
Anno | 2022 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Gran Bretagna, Ungheria |
Durata | 115 minuti |
Regia di | Anthony Fabian |
Attori | Lesley Manville, Isabelle Huppert, Lambert Wilson, Alba Baptista, Lucas Bravo Ellen Thomas, Jason Isaacs, Anna Chancellor, Rose Williams, Roxane Duran, Christian McKay, Guilaine Londez, Delroy Atkinson, Jeremy Wheeler, Ben Addis, Balázs Csémy, Zsolt Páll, Bertrand Poncet, Vincent Martin, Philippe Bertin. |
Uscita | giovedì 17 novembre 2022 |
Tag | Da vedere 2022 |
Distribuzione | Universal Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,07 su 15 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 14 novembre 2022
La storia di una comune governante britannica il cui sogno di possedere un abito da sera firmato Christian Dior la condurrà verso una straordinaria avventura a Parigi. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, 1 candidatura a Golden Globes, 1 candidatura a BAFTA, ha vinto un premio ai British Independent, 1 candidatura a CDG Awards, In Italia al Box Office La Signora Harris va a Parigi ha incassato 562 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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A metà tra commedia sociale e romantica, la storia della signora Harris parte con il lancio di una monetina. Siamo nella Londra degli anni 1950, la fortuna non bussa spesso alla porta della protagonista, una signora delle pulizie che fatica ad arrivare a fine mese, specie da quando non ha più notizie di suo marito. Le clienti sono sempre più esigenti, si 'dimenticano' spesso di pagarla e lei tira avanti come può. Un giorno scopre nell'armadio di una di loro uno sfavillante abito di alta moda e se ne innamora. Non si innamora solo dell'abito, chiaramente, ma dell'idea stessa di poter essere finalmente vista, guardata, ammirata, considerata.
Tutto parte da un romanzo scritto nel 1958, "La Signora Harris" di Paul Gallico. Il regista Anthony Fabian sceglie di adattarlo sullo schermo e rende ancora più potente, grazie alla suggestione della visione, il sogno della sua protagonista: un meraviglioso abito di alta moda.
Lungi dal firmare una commedia che inneggi al consumismo o alla febbre per la moda, riesce a confezionare una commedia deliziosa con una sceneggiatura brillante e un umorismo gustoso.
L'abito si fa quindi metafora di un riscatto agognato, del sogno di un'improbabile ascesa sociale e della temporanea sospensione di una serie infinita di frustrazioni, incombenze e preoccupazioni quotidiane. Per questo suo 'amor fou' la signora Harris sarà disposta a fare qualsiasi cosa. Cercherà di mettere da parte i soldi per pagarsi un volo per Parigi, sarà pronta a sfidare gli sguardi snob e i commenti classisti di chi non sa guardare oltre il suo atelier (la direttrice Claudine Colbert interpretata da Isabelle Huppert, formidabile anche in versione dramedy). E si trasformerà in una sorta di Mary Poppins capace di aggiustare, con il suo grande cuore, le vite altrui.
L'attrice britannica Lesley Manville ne veste perfettamente i panni, firmando una performance memorabile e misurata in una commedia che non ha altre pretese se non intrattenere chi guarda e magari indurre a riflettere sulle persone invisibili, ma estremamente capaci e preziose, che popolano le nostre vite e città.
É il personaggio più riuscito del film, gli altri - la sua amica e collega di pulizie, la modella di Dior che legge Sartre, il contabile Dior timido ma geniale - non brillano altrettanto, né per scrittura, né per originalità. Tuttavia la storia funziona, scorre, si fa avvincente e alla fine risulta difficile non innamorarsi della signora Harris e non tifare per lei, per i suoi piccoli sogni, per la sua grande rivincita che, in fondo, è la rivincita di chiunque nella vita si sia sentito invisibile o sia stato trattato come tale.
Impossibile non citare la costume designer del film, quella Jenny Beavan che vinse l'Oscar per Camera con vista, Mad Max: Fury Road e il recente Crudelia, per la maestria con cui ha curato i costumi mozzafiato del film. Una di quelle opere che sanno riconciliare chi guarda con il cinema e con il mondo, profondamente immersa nei buoni sentimenti e decisa a raccontare un'umanità che si va smarrendo. Quella di una signora umile sempre pronta a farsi in mille per gli altri, una donna che soffre, ma non diventa mai cieca né rancorosa nei confronti del prossimo. Una signora non abbiente ma carica di valori, che conosce il senso della dignità e, dopo una vita passata a subire, decide di alzare la testa e farsi rispettare. Perché nascere ricchi non è un merito, ma saper arricchire la vite degli altri sì.
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Trasposizione del romanzo di Paul Gallico. Ada Harris, signora non più giovane rimasta vedova durante la 2° guerra mondiale, vive facendo la donna delle pulizie a Londra nel 1957. Ada frequenta gente semplice come lei e non ha grandi ambizioni sociali, ma ha un sogno: possedere e vestire un abito di alta moda. Dopo una serie di avvenimenti favorevoli che le consentono di mettere insieme [...] Vai alla recensione »
Film che vi sconsiglio di vedere. Dopo cinque minuti ho capito di essere rimasto vittima di uno scherzo di cattivo gusto fatto dalla critica. Il film è una successione di improbabili accadimenti, situazioni assolutamente non credibili. Un fumetto senza storia, banale, costellato di luoghi comuni e forzature narrative.
Ma come si fa a consigliare questa roba?? La fiera del cliché e della banalità, un cast di tutto rispetto sprecato in una trama vergognosamente trita e ritrita, già dopo i primi dieci minuti era chiaro che ci trovavamo davanti ad una enorme sòla. Rivogliono soldi del biglietto.
favola ben costruita con tutti gli elementi al posto giusto. Cenerentola senza nulla di realistico? non credo proprio. primo, perché possiede messaggi che altroché se sono realistici, come quelli sulla cattiveria umana gratuita e sulla presunzione basata sul nulla. c'è il messaggio sul perseguire un proprio fine nei limiti del possibile e senza lasciarsi scoraggiare da [...] Vai alla recensione »
Garbata, divertente, emozionante nel suo epilogo, la commedia si segue che é un piacere. La Signora Harris, con simpatia e mite tenacia, mette tutta la Maison CD ai suoi piedi, compresa una camaleontica Huppert, questa volta né sadica né isterica, il valore aggiunto di questa zuccherosa commedia. Il fascinoso Lambert Wilson é molto invecchiato.
La protagonista, secondo me, è pure brava a reggere il suo ruolo, ma la storia l''ho trovata anch''io deludente e a tratti persino noiosetta. Insomma, il film non ha abbastanza verve, o almeno la giusta atmosfera per poter passare diversamente da ciò che in effetti è: una favoletta, quando invece avrebbe potuto essere una bella favola. Quanto a far ridere, poi, magari!!!
C'è un bel film del 2008 che si chiama Un giorno di gloria per Miss Pettigrew e che narra il cosiddetto coming-of-age di un'ingiallita governante inglese ormai rassegnata all'invisibilità. Tratto dall'omonimo romanzo di Winifred Watson (Anno Domini 1938), il lungometraggio ci apre una finestra sulla miseria e sulla sporcizia che dietro ogni società del benessere si nascondono: Guinevere Pettigrew, [...] Vai alla recensione »
Come fosse Cenerentola al ballo Ada Harris, donna inglese di mezza età nella Londra di mezzo Novecento, può agghindarsi con il più bell'abito d'Europa, disegnato da Christian Dior, e lanciarsi in pista, ammirata e felice, nel corso di una serata danzante. Non c'è dubbio che La signora Harris va a Parigi, terzo lungometraggio di finzione per Anthony Fabian dopo Skin (2008) e Più forte delle parole (2013), [...] Vai alla recensione »
Si ispira a un romanzo di Paul Gallico del 1958, centrato su una donna di servizio, perfetta come Mary Poppins, con un sogno nel cassetto simile a quello di Cenerentola. Mrs Harris vive a Londra nel 1957, vedova di guerra. Come dire che è una donna in età, e difatti la parte è stata affidata a Lesley Manville, attrice di gran nome nei teatri di Londra e nel cinema (sette film con Mike Leigh, Oscar [...] Vai alla recensione »
Lesley Manville è la ragione numero uno per vedere il film. Non ce ne sono tante altre, a dispetto dell'amichevole partecipazione della Maison Dior, con le lavoranti in camice bianco e la direttrice Isabelle Huppert che sbarra la strada. Alla vedova di guerra con il rotolo di banconote in tasca per comprare l'abito da sera dei suoi sogni. Lesley Manville ravvivava con il rumore dei suoi tacchi il film [...] Vai alla recensione »
«Abbiamo bisogno di sogni: oggi più che mai». Cenerentola? Ha una «certa», è vedova di guerra e fa le pulizie nelle case di chi può (o almeno poteva...): ma per quanto l'attenda non il ballo al castello, ma quello dei pensionati (o giù di lì) ci vuole arrivare in ordine: anzi, incantevole e smagliante. E' un'incrollabile sognatrice e una donna invisibile che desidera di essere finalmente vista l'attempata, [...] Vai alla recensione »
Londra 1957. La signora Harris fa le pulizie nelle case, c'è chi la paga e chi no, attende ancora il ritorno del marito dalla guerra, riceve la notizia che non tornerà, hanno capito che fine ha fatto, è stato abbattuto, quell'anello era il suo. Capita alla signora Harris disperata di vedere un vestito e innamorarsene. È un Dior, non se lo potrebbe permettere ma nelle favole i sogni possono avverarsi [...] Vai alla recensione »
Questa bella favoletta su una donna di mezza età è una commovente e spensierata celebrazione della goduria di fare shopping che dovrebbe essere prescritta insieme ai cerotti per la terapia ormonale sostitutiva. Purtroppo, per quanto La signora Harris va a Parigi sia senza dubbio simpatico, nonostante tutto il suo scintillante fascino e gli scampoli di filosofia sartriana sparsi qua e là, di certo non [...] Vai alla recensione »
La signora Harris è un invisibile. Una dei tanti lasciati nelle pieghe del disinteresse da un mondo snob che qui fa rima con moda e ricchezza. E una colf e i ricconi faticano a pagarla ma quando scopre in un armadio un0 stupendo abito Dior se ne innamora e comincia a studiare come ottenerne un0. Vedova e sola, gioca perfino ai cavalli finché non s'imbarca su un volo per Parigi.
Sarà un caso se il titolo evoca quello di un vecchio classico di Frank Capra del 1939, Mister Smith va a Washington? Alcune cose accomunano i due film. Intanto sono fiabe, per adulti ma fiabe a tutti gli effetti; poi sono stati realizzati entrambi in tempi duri, tra venti di guerra e crisi economiche. Pur su una base di racconto sociale, la nuova commedia è il trionfo dell'ottimismo; tanto che ai più [...] Vai alla recensione »
Se l'abito non fa sempre il monaco, quello che indossa la signora Harris fa la sua felicità. Non un vestito qualsiasi, ma uno firmato Dior. Haute couture. Ma chi è la signora Harris e soprattutto perché lo desidera così tanto? È il 1957: Ada Harris vive a Londra, è una donna comune di una certa età, campa facendo le pulizie a domicilio, ha perso il marito in guerra.
Londra 1957. Ada Harris (Lesley Manville) svolge la mansione di domestica in diverse case ed è amata da tutti. Attende un marito che non è mai tornato dalla guerra e del quale tutto ciò che le resta, a dispetto dell'inesorabile passare del tempo, è un pacchetto mai aperto: condivide le sue giornate con la sua amica Vi (Ellen Thomas) fino a quando la sua quotidianità viene galvanizzata dal desiderio [...] Vai alla recensione »
Nella Londra del 1957, Ada Harris (Lesley Manville) si guadagna da vivere pulendo appartamenti in attesa di notizie sul marito, dato per disperso durante la Seconda Guerra Mondiale. La scoperta di uno splendido abito Christian Dior, appeso nella camera da letto di una cliente, le apre le porte di un mondo sconosciuto e inizia a sognare di possedere qualcosa di così etereo e bello.
Una Mary Poppins senza poteri magici. Questa è Ada Harris, governante della Londra anni '50, dagli occhi azzurri e il tocco incantato che riesce a scaldare i cuori di chi le sta intorno. Ma, a differenza del borsone magico da cui Julie Andrews estraeva ogni cosa, la valigia di Ada è ancora tutta da riempire. Dopo la notizia della morte del marito durante la guerra, Mrs.
Adattamento cinematografico dell'omonimo bestseller scritto da Paul Gallico nel 1958 (ma il primo titolo del romanzo era Flowers for Mrs. Harris), Mrs. Harris Goes to Paris di Anthony Fabian riecheggia nello stile film di quegli anni, primo tra tutti l'indimenticato Sabrina di Billy Wilder. Come per Sabrina, a Parigi Ada Harris coronerà un sogno, troverà se stessa e tornerà in patria più determinata; [...] Vai alla recensione »