Anno | 1996 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 107 minuti |
Regia di | Michael Winterbottom |
Attori | Robert Carlyle, Juliet Aubrey . |
Uscita | giovedì 16 gennaio 1997 |
Tag | Da vedere 1996 |
Distribuzione | Sony Pictures Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,64 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Nick, operaio straordinariamente vitale, contrae la sclerosi multipla. Sa dunque che progressivamente finirà per non essere più padrone del suo corpo. Ma non si arrende. Lotta in palestra, lotta sul posto di lavoro.
CONSIGLIATO SÌ
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Nick, operaio straordinariamente vitale, contrae la sclerosi multipla. Sa dunque che progressivamente finirà per non essere più padrone del suo corpo. Ma non si arrende. Lotta in palestra, lotta sul posto di lavoro. La sua ragazza è straordinaria, lo sostiene a oltranza. Lui vorrebbe lasciarla libera, lei lo ama davvero e affronterà tutto ciò che il futuro riserverà. Alla fine c'è il matrimonio e lui, penosamente, dolorosamente, balla con la sposa. Storia vera, e conosciuta, ma vitale, coinvolgente. L'uomo che non si arrende. Bravissimo Carlile che passa dal ruolo maledetto di Trainspotting a questo magnifico esercizio umano. C'è quasi imbarazzo, nel panorama del cinema di adesso, a parlare di una storia con qualche segnale di sentimento, e di speranza.
Robert Carlyle non mi ha mai deluso e, come altri, l'ho associato a Ken Loach a cui si pensa subito anche per l'ambientazione e l'atmosfera che si respira nelle scene di gruppo.Mai patetico ma molto realista e attento alle sfaccettature dell'animo umano mi piaciuto anche nel finale molto sobrio. Indimenticabile la scena di lei sotto la pioggia...
Pur prodotto a basso costo per la televisione, Go Now si è imposto in svariati festival internazionali, da Edimburgo nel 1995 a Venezia neI 1996, confermando il talento emergente di Michael Winterbottom, il regista di Butterfly Kiss e di Jude (posteriore a Go Now anche se arrivato prima nelle nostre sale). Inizialmente scritto da Paul Powell che è malato di sclerosi multipla e poi messo a punto dallo [...] Vai alla recensione »