Anno | 2021 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia |
Durata | 98 minuti |
Regia di | Pasquale Falcone |
Attori | Rosario Fiorello, Angelo Pintus, Dario Bandiera . |
Uscita | lunedì 15 novembre 2021 |
Distribuzione | Pragma srl |
MYmonetro | Valutazione: 2,50 Stelle, sulla base di 2 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 11 novembre 2021
Il racconto di 50 anni di vacanze italiane realizzato grazie anche a filmati di repertorio. In Italia al Box Office Vivi - La filosofia del sorriso ha incassato 32,4 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Negli anni Sessanta, sull'onda del successo dei Club Meditérranée, nascevano in Italia i villaggi vacanze Valtur (che era l'acronimo di Valorizzazione Turistica) e con loro nasceva anche un nuovo modo di trascorrere le estati per gli italiani: i buffet e le tavolate sociali, i miniclub, le ghirlande di fiori all'arrivo, le molteplici attività sportive, e soprattutto l'animazione, ruspante e improvvisata ma anche coinvolgente e fortemente socializzante. Una grande macchina organizzativa e creativa che faceva sentire i villeggianti a casa e allo stesso tempo costruiva per loro una realtà alternativa fatta di spensieratezza e attenzioni da parte di equipe preposte a farli sentire in famiglia. Lo staff stesso durante i mesi estivi diventava una grande famiglia (circense), e molti dei componenti del gruppo di animazione sono diventati famosi intrattenitori.
Il documentario ViVi - La filosofia del sorriso racconta l'avventura cinquantennale dei villaggi vacanze, e se da un lato il film è certamente un veicolo promozionale (Valtur compare nei crediti finali come "associato esterno ai sensi della normativa sul tax credit") dall'altro costituisce "un excursus su 50 anni di vacanze in Italia" e sul modo in cui il nuovo divertimento estivo sia stato cartina di tornasole dei tempi che ha attraversato, verso una "filosofia dell'accoglienza" che nel tempo ha "massificato l'allegria".
I reduci da quella esperienza sono "una setta" che ancora oggi guarda al passato in Valtur con affetto e nostalgia. Fra loro ci sono nomi poi diventati noti al grande pubblico come Massimo Ghini, Teo Mammuccari, Dario Bandiera, Angelo Pintus, Peppe Quintale e soprattutto Rosario Fiorello, che compaiono nel documentario e in alcuni casi testimoniano direttamente il loro percorso come animatori dei villaggi vacanze. "Lì il social era vero, e noi eravamo come gli influencer di oggi", ricorda Fiorello, paragonando quell'epoca a quella odierna delle amicizie virtuali: "non a caso ci definivano animatori di contatto".
Il regista e autore della sceneggiatura Pasquale Falcone veicola il suo racconto attraverso le interviste ai testimoni dell'epoca, fra cui non solo artisti ma anche dirigenti e membri dello staff organizzativo, e utilizzando caleidoscopicamente home movies e fotografie del passato, con un editing allo stesso tempo vivace ed eccessivamente contratto e riprese a volte amatoriali che da un lato danno l'impressione di una bulimica approssimazione, dall'altro riproducendo il caos gioioso dei villaggi vacanze in cui dominavano le tre "s" - sole, sport e sesso - e ognuno si sentiva libero di realizzare la propria personale fantasia estiva.
Per molti i villaggi Valtur sono stati una palestra per diventare non solo cabarettisti e conduttori che hanno "portato la filosofia del villaggio in televisione", ma anche personalità "preparate al pubblico e al palco", abituate a mettere in ciò che facevano "l'attenzione, l'affetto, l'energia, la passione e la dedizione", come afferma l'event manager ed ex animatrice Valtur Susanna Maurandi. Una maggiore omogeneità nel montaggio e nelle riprese avrebbe giovato alla qualità filmica dell'insieme, così come una minore attenzione all'aspetto promozionale, ma il documentario resta una testimonianza curiosa di una realtà e di un mondo che non ci sono più: meno professionali, meno tecnologici, e molto meno stressanti.
Italiani, popolo di santi, poeti, navigatori e... animatori! Proprio quelli dei villaggi turistici, definiti con un po' d'enfasi "missionari del benessere" in questo piccolo doc che è un viaggio lungo la storia di Valtur, realtà privilegiata per studiare i cambiamenti del turismo organizzato. Non è il racconto promesso di 50 anni di vacanze degli italiani, anche perché coprodotto da Valtur medesima [...] Vai alla recensione »