Anno | 2021 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Danimarca |
Durata | 104 minuti |
Regia di | Thomas Daneskov |
Attori | Rasmus Bjerg, Zaki Youssef, Bjørn Sundquist, Sofie Gråbøl, Marco Ilsø Jonas Bergen Rahmanzadeh, Håkon T. Nielsen, Tommy Karlsen, Rune Temte, Katinka Evers-Jahnsen, Camilla Frey, Kathrine Thorborg Johansen, Jonas Strand Gravli. |
Uscita | giovedì 20 ottobre 2022 |
Tag | Da vedere 2021 |
Distribuzione | Arthouse |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,25 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento mercoledì 19 ottobre 2022
Ritorno alle origini per sconfiggere i mali dell'anima. In Italia al Box Office Wild Men - Fuga dalla civiltà ha incassato 20 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
|
Martin dà la caccia agli animali nella natura selvaggia di una foresta norvegese, ma in realtà viene dalla Danimarca, è un uomo dalla vita normalissima e ha una moglie preoccupata che lo sta cercando. Mentre si ritrova inseguito dall'agente di polizia Øyvind per un catastrofico tentativo di baratto in un alimentari, Martin incontra Musa, un criminale ferito a una gamba dopo un incidente che porta con sé una borsa piena di denaro. Insieme si mettono alla ricerca di un villaggio vichingo isolato dal mondo.
Una storia di mascolinità contemporanea, incerta e ferita, che cerca invano di riaffermarsi attraverso l'utopico prisma del cacciatore autosufficiente che rifiuta i compromessi della vita civile.
Il tutto è raccontato con tono divertente e caricaturale dal regista danese Thomas Daneskov, che però non perde di vista una certa ambiguità scomoda e tragica che ogni tanto fa capolino tra le pieghe della vicenda. È del resto questo lo stile scandinavo, che spesso riesce a raccontare il turbamento esistenziale dell'uomo mettendo alla berlina le residuali impalcature di una visione di genere fatta di stoicismo ed emotività soppressa (si veda ad esempio il recente Riders of justice).
Si inizia subito forte e in modo emblematico, con un pianto a dirotto in primo piano e una sequenza introduttiva di caccia che gioca con la straniante ambientazione del film, lasciando presagire una storia di ambientazione antica - almeno fino alla comparsa di una cartaccia di plastica dorata e luccicante, che inesorabile smonta le velleità d'epoca di Martin e dello spettatore. È una frustrazione che tornerà spesso in Wild men, opera che si diverte a torturare il suo protagonista mettendolo di fronte all'inevitabilità dei suoi obblighi.
Un po' commedia degli equivoci, un po' buddy movie sulle montagne che a tratti sembra evocare i Coen, il film di Daneskov riesce a tenere insieme i suoi elementi grazie anche alla prova attoriale di Rasmus Bjerg, al quale va il compito di mantenere apprezzabile un uomo egoista e all'apparenza fuori di testa, che semplicemente si rifiuta di avere a che fare col mondo ma tradisce qua e là dei barlumi di lucidità (sostenendo ad esempio di aver provato di tutto, ma soltanto questo - scappare in una foresta e procacciarsi da vivere - lo aiuta a stare meglio).
La sceneggiatura dipinge con efficacia tutti i toni dell'assurdo, non risparmiando attenzioni colorite anche ai personaggi di contorno, dagli stanchi poliziotti locali fino alla misteriosa comunità vichinga sulle montagne il cui rifiuto dei dogmi sociali si fonda comunque sulla vendita di varia oggettistica ai turisti. Come nel cinema di Ruben Östlund (di recente molto fortunato), c'è una voglia di guardare il disagio dritto negli occhi ed esporne ogni singola linea di contraddizione, cercando di rimanere seri il più a lungo possibile anche quando la farsa è dietro l'angolo.
WILD MEN - FUGA DALLA CIVILTÀ disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
||
€14,99 | – | |||
€14,99 | – |
Le prime scene sono un mix tra un film dei fratelli Coen e Revenant: un misterioso personaggio si muove tra i boschi in Norvegia vestito come un vichingo cacciando con arco e frecce e cercando di vivere dei frutti della natura. Peccato, che l’uomo, Martin, appaia piuttosto impacciato, i suoi colpi finiscono non esattamente come prefissato e privo di quell’autosufficienza necessaria alla [...] Vai alla recensione »
Le prime scene sono un mix tra un film dei fratelli Coen e Revenant: un misterioso personaggio si muove tra i boschi in Norvegia vestito come un vichingo cacciando con arco e frecce e cercando di vivere dei frutti della natura. Peccato, che l’uomo, Martin, appaia piuttosto impacciato, i suoi colpi finiscono non esattamente come prefissato e privo di quell’autosufficienza necessaria alla [...] Vai alla recensione »
Mi sono proprio divertita! Finalmente si vede al cinema qualcosa di diverso dalle americanate o da film francesi tutti uguali. Storia originale, forse un pelino di deja vu alla fine, ma è stato veramente gradevole. Protagonista super, mi è venuta voglia di rivedere qualche altro suo film.
Cercando se stessi nella natura selvaggia dell'entroterra norvegese, anelando autenticità, trovando invece un amico, (forse) un tesoro. In Wild Men, il giovane regista danese Thomas Daneskov gioca abilmente con i registri narrativi per allestire un dispositivo filmico dalle molteplici sfaccettature, che inizia simulando un'opera in costume da profondo Nord, in cui introduce elementi drammatici e thriller, [...] Vai alla recensione »
Martin ha fatto una scelta radicale. Nel disperato tentativo di curare la sua crisi di mezza età, è fuggito dalla sua famiglia per vivere di caccia e prodotti della terra sulle montagne norvegesi come facevano i suoi antenati migliaia di anni fa. Il mondo industrializzato però sembra perseguitarlo né riesce a liberarsi dalla dipendenza dei comfort moderni.
Bardato da vichingo, vagabonda in una innevata foresta norvegese. Il corpulento danese Martin (Rasmus Bjerg) ha da pochi giorni abbandonato il lavoro, la moglie, le due figlie, colto da un'improvvisa crisi esistenziale. Non è facile dar corpo all'utopia, potendo disporre solamente di pelliccia, ascia, arco e frecce: lo stato di natura comporta concrete difficoltà di sopravvivenza.
Che sia una crisi di mezza età o sindrome da burnout, fatto sta che Martin (interpretato alla grande del corpulento Rasmus Bjerg), passa il confine fra la Danimarca e la Norvegia e, letteralmente, si dà alla macchia, si mette addosso pelli di animali, si arma di un rudimentale arco e di frecce per abbattere gli animali (arco e frecce serviranno, serviranno), si costruisce una capanna e vive nei boschi, [...] Vai alla recensione »
Colpito da una vertigine esistenziale mentre è in viaggio verso un seminario di team building, Martin (Rasmus Bjerg) decide di lasciare tutto per stabilirsi nell'immensità delle foreste norvegesi alla ricerca di una vita più semplice. Ma l'incontro casuale con uno spacciatore ferito, Musa (Zaki Youssef), innesca un turbolento inseguimento trai due uomini, la polizia e dei gangster.
Attento a far emergere le contraddizioni della modernità, il cinema scandinavo utilizza spesso il registro del paradosso e del comico, che nel lato più orientale del Baltico ha trovato un maestro come Aki Kaurismaki, ma anche la piccola nazione danese ha recentemente mostrato attenzione e curiosità per il tema, declinandolo spesso all'interno di un mondo di amicizie maschili, in cui le donne o non [...] Vai alla recensione »
Tra le montagne norvegesi si eleva un pianto disperato. Martin cerca una via di fuga dalla sua crisi di mezza età. Scappa dalla famiglia, dal suo lavoro, da una vita di comfort, consumistica e schiavizzata dalla tecnologia. Tra i fiordi norvegesi, vestito con pelli di animali e armato di arco e frecce, inizia a vivere come un vichingo. Un giorno incontra Musa, uno corriere della droga ferito a causa [...] Vai alla recensione »
Sembra un film dei Coen, questa simpatica commedia danese. Un uomo, in Norvegia, si procura del cibo in una foresta, cacciando animali. Si capisce che è una persona normale, che ha mollato la famiglia per stare con sé stesso. Inseguito da un poliziotto, trova la complicità di un criminale, a sua volta braccato da altri malviventi. Tante volte Vorremmo dire addio alla cosiddetta vita civile e il Martin [...] Vai alla recensione »
Il cinema scandinavo, negli ultimi anni, si è rivelato spesso capace di mescolare i generi, superando una sua visione stereotipata legata unicamente al dramma familiare e sociale, e abbracciando invece filoni come il noir, la black comedy, persino l'horror e l'action movie. Non fa eccezione, ma anzi si inserisce perfettamente in questo discorso di ibridazione, questo Wild Men - Fuga dalla civiltà, [...] Vai alla recensione »
Criminali da strapazzo, poliziotti imbranati, padri di famiglia in piena crisi di mezza età: sono questi gli uomini selvaggi - si fa per dire - dell'opera seconda del danese Thomas Daneskov, bizzarra favola vichinga in bilico costante tra il serio e il faceto, il gangster movie e la commedia nera, il character study e l'aguzza satira di costume. Il modello, nemmeno troppo dissimulato, è l'universo [...] Vai alla recensione »