Anno | 2022 |
Genere | Docu-fiction |
Produzione | Italia |
Regia di | Mimmo Calopresti |
Attori | Andrea Bosca, Nico Toffoli, Irene Casagrande, Vincenzo Crea, Giorgio Gobbi Marco Leonardi, Giulio Mezza, Francesco Siciliano, Martina Troni. |
MYmonetro |
Condividi
|
Ultimo aggiornamento mercoledì 19 ottobre 2022
La docufiction di Mimmo Calopresti su Marco Pannella interpretata da Andrea Bosca.
CONSIGLIATO N.D.
|
Romanzo radicale è il racconto dell'avventura politica e umana di Marco Pannella, attraverso le risorse espressive della fiction per i momenti più intimi, il repertorio, per i gesti che hanno fatto epoca e che nessuna rappresentazione riuscirebbe a restituire con la stessa forza e, infine, le testimonianze degli amici o di chi a lui si è opposto. Un controcanto utile e necessario per restituire, almeno in parte, la vita e la complessità di uno straordinario uomo del Novecento. Nel 1959 l'Italia è un Paese dove prevale una mentalità chiusa ai cambiamenti. Non è possibile divorziare. L'aborto è un reato. Il servizio militare un obbligo. Meno di vent'anni dopo, divorzio, aborto, obiezione di coscienza sono diventati diritti irrinunciabili. Marco Pannella riesce a scuotere l'Italia mosso dalla convinzione, semplice e rivoluzionaria, che la politica debba occuparsi della vita delle persone e della loro felicità. E per farsi ascoltare, inventa un nuovo linguaggio della politica fatto di digiuni, arresti, provocazioni.
Questo film di Mimmo Calopresti, "ROmanzo radicale"(2022)e'forse torppo in anticipo rispetto a quella distanza stroica che si richiede rispetto a un personaggio contemporaneo, come Pannella: docufiction, dunque "miscela", contaminatio di generi(documentario e fiction), Stilmischung, dove la parte"fiction"appare un po'"aggiunta", quasi "posta [...] Vai alla recensione »
Via di Torre Argentina n. 76, Roma. La sede storica del Partito Radicale era affollata negli anni 60 e 70 di ragazzi del movimento studentesco, accolti generosamente, contagiosi e contagiati dai militanti di Marco Pannella. L'immagine manca nel docufilm di Mimmo Calopresti, e non è la sola. Sottolineata, invece, la passività del PCI rispetto alle battaglie per divorzio e aborto perché «molti comunisti [...] Vai alla recensione »