Titolo originale | 7 Prisioneiros |
Anno | 2021 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Brasile |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Alexandre Moratto |
Attori | Rodrigo Santoro, Christian Malheiros, Lucas Oranmian . |
MYmonetro | Valutazione: 2,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento martedì 7 settembre 2021
Un giovane ragazzo si ritrova coinvolta in un traffico di esseri umani in Brasile.
CONSIGLIATO NÌ
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Il giovane Mateus vive nel Brasile più rurale assieme alla famiglia che lavora nei campi. Quando si presenta l'opportunità di un impiego nella metropoli di San Paolo, il cui stipendio gli permetterebbe di prendersi cura della madre e delle sorelle, il ragazzo non ci pensa due volte e sale a bordo di un furgone. Una volta arrivato assieme ad altri ragazzi, però, si ritrova in una situazione ben peggiore di quanto gli era stato promesso. La discarica di Luca, il suo nuovo boss, è più simile a una prigione che a un luogo di lavoro, e Mateus dovrà adeguarsi in fretta alle logiche di opportunismo che la governano.
Asciutta parabola sullo sfruttamento del lavoro, che assume qua e là anche delle venature thriller, 7 Prisoners adotta una struttura narrativa convenzionale che non riserva alcuna sorpresa, e mantiene una visione "di quartiere" sulla piccola criminalità di San Paolo.
Alla seconda regia dopo Socrates, il brasiliano Alexandre Moratto continua a lavorare con il giovane Christian Malheiros. La sinergia tra i due è evidente, e l'interpretazione sofferta ma al tempo stesso coriacea dell'attore funziona come ancora per l'intero film, la cui posta in palio è la salvezza o la corruzione dell'anima all'inizio dichiaratamente innocente del protagonista.
Antagonista e poi tentatore del ragazzo è un Rodrigo Santoro il quale, dopo anni trascorsi nelle retrovie di Hollywood, è affascinante da osservare in terra natia con un ruolo che oscilla tra il minaccioso e il patetico. Il film è ambientato in una discarica dove si spellano i cavi di rame e si recuperano lamiere, una realtà che Moratto mette in scena senza fronzoli, rivelando gradualmente l'ecosistema di cui essa fa parte nel quartiere e che conduce ovviamente fino ai pesci più grandi.
Pur nella sua complessiva efficacia, il film si accontenta di una trattazione generica del contesto e del problema socio-politico, lontano dalla brutale autenticità con cui il miglior cinema brasiliano dell'ultimo decennio ha saputo guardare nel profondo di un paese tanto complesso. Per Moratto, dopo un esordio che aveva lasciato tutt'altra impressione, si tratta di un'opera che non aggiunge molto alla sua crescita, consumandosi velocemente.
Dalla campagna, a 5 ore di macchina da San Paolo, il diciottenne Mateus (Christian Malheiros, già protagonista di Socrate, primo film di Moratto), che sogna di studiare per diventare Ingegnere, accetta un lavoro in una discarica, per essere indipendente e potersi mantenere. Un uomo è passato a reclutare lui e altri ragazzi per portarli in città, promettendo un contratto di lavoro.