Titolo originale | Altrimenti ci arrabbiamo |
Anno | 2022 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Niccolò Celaia, Antonio Usbergo |
Attori | Edoardo Pesce, Alessandro Roja, Alessandra Mastronardi, Christian De Sica Francesco Bruni, Massimiliano Rossi, Michael Schermi. |
Uscita | mercoledì 23 marzo 2022 |
Distribuzione | Lucky Red |
MYmonetro | 2,32 su 14 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 21 marzo 2022
L'omaggio ad un film che è diventato di culto per più di una generazione. In Italia al Box Office Altrimenti ci arrabbiamo ha incassato 110 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Carezza e Sorriso da bambini si fanno rubare la Dune Buggy ormai mitica. Divenuti adulti e dopo una lunga separazione si incontrano di nuovo avendo appreso che l'auto è stata messa in palio in una competizione automobilistica. A promuoverla è Torsillo, uno speculatore edilizio che vuole espropriare il circo di Miriam, una domatrice di tigri e lanciatrice di coltelli che Carezza già conosce e Sorriso imparerà a conoscere tra un scazzottata e l'altra. Mentre la Dune Buggy sembra essere diventata una meta irraggiungibile.
Ci voleva coraggio per andare a proporre il reboot di un mito del cinema di intrattenimento nonché al 14° posto al box office del cinema italiano dal 1950 ad oggi.
Ebbene sì. Il film di Marcello Fondato con la coppia Terence Hill/Bud Spencer ha fatto 11.246.906 spettatori superando, seppur di poco al botteghino La Bibbia e Il Decameron. Difficile oggi raggiungere quelle cifre. Però, dopo il buio e la luce del proiettore ci sarà poi Netflix a completare l'opera e quindi sui numeri nulla è perduto.
La scommessa però è certamente con una posta alta perché è vero che non siamo di fronte a un remake (questo ci viene chiarito in apertura con un riassunto della vicenda precedente) ma a un reboot. Questo però non impedisce i confronti. A partire dalla coppia Pesce/Roia alla quale va riconosciuto un affiatamento nella costruzione della rivalità/affiatamento che si sviluppa in progress perché i due riescono a sostenere senza apparente sforzo i tempi sia di attesa che di entrata in azione della coppia modello.
La scelta vincente sta poi nel collocare in una sorta di atemporalità tutta la vicenda e in questo l'avere scelto come una delle location centrali un circo è sicuramente di aiuto. Anche se non si sfugge a qualche stereotipo (i rom tutti ladri) la differenziazione dei caratteri contribuisce alla tenuta complessiva. Abbiamo lo speculatore edilizio interpretato da un De Sica in equilibrio costante tra l'understatement e l'aggressività (pavida) a stento controllata a cui si affiancano il capo degli scagnozzi dalla faccia feroce e, soprattutto, un figlio che si sforza di mostrarsi all'altezza della sprezzante malvagità paterna sbagliando costantemente modi e momenti in cui dimostrarsi tale.
C'è poi, come elemento giustamente immancabile, una giovane donna che sa il fatto suo. È la circense Miriam a cui Alessandra Mastronardi offre il giusto mix di determinazione e femminilità 'rubando' il cuore a Sorriso dato che al burbero Carezza il cuore lo ha già catturato un simpatico cane.
Resta ora da vedere quale sarà la reazione del pubblico. I cultori del film del '74 non dovrebbero accusare questa produzione di lesa maestà in quanto lo omaggia con profondo rispetto. C'è da chiedersi semmai se il film venga letto dalle nuove generazioni come un'operazione nostalgica ( e quindi non preso in considerazione) oppure se venga invece visto come una nuova apertura a una modalità di narrazione rodata ma evergreen. Solo il tempo ce lo dirà. Nel frattempo nel corso della visione potrà essere soddisfatta una legittima curiosità: verificare che ne è stato della canzone da Hit parade '74 degli Oliver Onions (Guido e Maurizio De Angelis) che contribuì ulteriormente a fissare nella memoria il film. Viene citata, sostituita o entrambe le cose? Lo scoprirete solo vedendo (e sentendo).
Carezza e Sorriso, fratelli molto diversi tra loro e in lite fin dall’infanzia, dovranno mettere da parte le loro controversie per recuperare la mitica Dune Buggy, un tempo appartenuta al loro amato papà e ora sottrattagli da Torsillo, uno speculatore edilizio senza scrupoli, e da suo figlio Raniero. Nel farlo, stringeranno un'insolita alleanza con una comunità di circensi, capeggiata dalla bella e pericolosa Miriam e minacciata dagli affari poco puliti di Torsillo. Tra inseguimenti rocamboleschi, scazzottate memorabili e delicati pasti a base di birra e salsicce, riusciranno i due fratelli a ritrovare la loro amata macchina?
Questo film è la dimostrazione che noi in Italia non abbiamo mai veramente amato Bud Spencer e Terence Hill, in Germania li omaggiano da anni con locali, gadget, ci sono addirittura i fagioli di Bud Spencer e Terence Hill, noi invece prendiamo un gruppo di sceneggiatori, due attori con le sembianze di Bud e Terence e fatto il seguito, e siccome tra i produttori figura Francesco Scardamaglia [...] Vai alla recensione »
Non sarà un remake, non sarà un reboot, ma personalmente ho trovato quasi inutile questo lavoro, senza nemmeno provare ad accostarlo al culto degli anni 70. Soltanto gli Oliver Onions sono ancora giustificabili in quest'opera. 90 minuti senza un sussulto, senza neanche una verve comica, con De Sica che pure quando prova a fare il duro, non riesce ad essere credibile, perchè [...] Vai alla recensione »
Un filmaccio del genere è offensivo nei confronti di Bud Spencer, che si starà rivoltando nella tomba. Fortunatamente nel primo giorno di programmazione (il 23 Marzo 2022) ha incassato solo 9800€ ed il 28 aveva incassato 85246€.
Qualcuno sa dirmi se il Film è ancora al cinema? Se si mi sapete dire in quale cinema? grazie
Mi dispiace davvero tanto... ci credevo molto, ma è stata una visione davvero pesante.I protagonisti sono bravi, bella la fotografia, azzeccata insieme alle scelte delle location, bella la scenografia e il trucco e parrucco.Purtroppo è dai costumi, dalle camicie di Sorriso, che si inizia a comprendere lo sbilanciamento a monte dell'opera e di cui credo regia e sceneggiatura siano totalmente incolpevoli: [...] Vai alla recensione »
Se stai pensando che questo film sia una brutta copia del cult del 1974, se stai pensando che i protagonisti siano una triste parodia di Bud Spencer e Terence Hill, se stai pensando che il reboot "Altrimenti ci Arrabbiamo" sia un sacrilegio e un'offesa al film originale, beh sappi che ti stai sbagliando. Abbandona i tuoi pregiudizi su questo film, comprati dei buoni popcorn e vai [...] Vai alla recensione »
Ho scritto la recensione ma ho dimenticato di esprime il mio voto per il film: do 4 stelle e ne approfitto nuovamente per consigliarlo a grandi e piccini!
“Tanto tempo fa due amici parteciparono ad una gara incredibile”. L’omaggio al cult del 1974 con Bud Spencer e Terence Hill, che è stato il maggior incasso di quell’anno con un incasso di circa sei miliardi, parte con la voce di una favola e racconta i momenti più importanti di quel film come in un fumetto: la gara di rallycross tra Ben e Kid dove arrivano pari al traguardo e vincono un auto particolare, la Dune Buggy rossa con la cappotta gialla, la gara gastronomica con birra e salsiccia, la guerra contro gli uomini di uno boss che vuole costruire dei grattacieli al posto del luna park.
L’omaggio dei YouNuts! al film diretto da Marcello Fondato parte come operazione-nostalgia. Il riferimento diretto è proprio nell’apparizione/scomparsa della Dune-Buggy del 1974. Viene sottratta di nascosto dal padre dai fratelli Carezza (Edoardo Pesce) e Sorriso (Alessandro Roia) e perduta al gioco, finisce dopo molti anni nelle mani di Torsillo un altro speculatore edilizio senza scrupoli interpretato da Christian De Sica che unisce toni tra criminale da poliziottesco e demenziale. Per ritrovarla, i due protagonisti si alleano con un gruppo di circensi guidati da Miriam (Alessandra Mastronardi), che ha come nemico Torsillo perché vuole impossessarsi dei loro terreni.
Dopo l’omaggio al filone balneare dei Vanzina con Sotto il sole di Riccione, il film dei YouNuts! (sigla dei due registi Antonio Usbergo & Niccolò Celaia) non cerca l’effetto imitazione, ma ricreare soprattutto quello che il film con Bud Spencer e Terence Hill ha lasciato a livello di immaginario nei due cineasti che lo hanno vissuto come spettatori appassionati e rivisto più volte in tv.
Viene riproposto il celebre brano “Dune Buggy” di Oliver Onions, che ha lasciato un marchio indelebile nella colonna sonora, reinterpretato da Federico Zampaglione e si accenna a una somiglianza fisica Edoardo Pesce/Bud Spencer e Alessandro Roia/Terence Hill. Il primo è irruento, l’altro scanzonato. Ma soprattutto questa versione cerca soprattutto di ricreare quella specie di balletto impazzito, tra scazzottate con la faccia di Carezza che sembra di gomma quando li riceve, tavolini spaccati, la sfida con le moto e i bastoni tra i due protagonisti e la banda dei Cobra, rifacimento dichiarato del film precedente, e il numero dei coltelli al circo.
Rispetto all’originale, forse dentro si nascondono tracce di western, dove si accentua la tensione della sfida all’ultimo sangue o i dettagli sugli occhi. In comune però c’è quella predisposizione cartoon con gag visive, facce imbambolate, gare di schiaffi come quella del circo e la trasformazione della Dune Buggy in uno dei protagonisti nascosti.
Non mancano le citazioni: dall’urlo “Good Morning Vietnam” ripreso da quello di Robin Williams da film del 1987 alla battuta di Armandino (cugino di Miriam) “telefono casa” da E.T. – L’extra-terrestre, fino a quella della gara di braccio di ferro di Over the Top con Sylvester Stallone. Quello dei YouNuts! è un film contaminato quindi da più passioni cinefile, che parte da un film specifico e vorrebbe allargarsi a ricreare il clima di tutto un cinema anni ’80 come hanno fatto i fratelli Duffer con la serie Netflix Stranger Things. Però alla fine tutto comincia da un momento-chiave, dalla reazione alla domanda dello speculatore edilizio a Ben e Kid. “Altrimenti?”. “…altrimenti ci arrabbiamo”. Anche Carezza e Sorriso la rifanno.
Un passaggio obbligato a quel cinema popolare con quel film che all’epoca aveva avuto anche recensioni contrastanti ma poi è stato rivalutato, come molto cinema di genere italiano anni ’70, nel corso dei successivi decenni. L’obiettivo di Altrimenti ci arrabbiamo 2022 è proprio quello di dialogare con il film ma anche recuperare la vitalità produttiva e di idee di quel decennio. Ci riuscirà?
Altrimenti ci arrabbiamol, diretto dal duo di registi noti come YouNuts, più che un remake è una cover. Il termine forse è impreciso ma credo dia l'idea dell'operazione. Un remake utilizza l'idea di un film precedente per aggiornarlo, ed eventualmente può essere fruito anche da spettatori che non conoscono l'originale. Una cover invece è un'omaggio a un film e a un'atmosfera, e vive del confronto col [...] Vai alla recensione »
Accanirsi contro Altrimenti ci arrabbiamo è un'operazione senza dubbio facile, e forse non priva di giustificazioni: dal momento stesso in cui è stata annunciata la messa in cantiere di quello che all'epoca si ipotizzava come remake - in realtà non è un rifacimento, ma un omaggio che si basa sul principio narrativo del sequel - il piccolo cosmo abitato dai fan sfegatati dell'originale, e della coppia [...] Vai alla recensione »
Remake o omaggio? Già il dubbio salva una situazione spinosa nella quale la pellicola rischia di infilarsi nel rifare il film che nel 1974 aveva scalato il botteghino e lanciato le figure di Terence Hill e Bud Spencer. Era un'opera nella quale pugni e botte si sprecavano, ma dai rumori stessi - nonché dai voli che seguivano - si capiva che non c'era nulla da temere né per i personaggi, cattivi o buoni [...] Vai alla recensione »
Ci si può anche arrovellare, accapigliare o attorcigliare sulla questione remake o reboot. Meglio liquidarla, però, con una certa velocità. Reboot non è: non riavvia nessuna saga e non potrà nemmeno avere un seguito, nonostante «finga» di metterlo in cantiere. Piuttosto, si connota decisamente e sprezzantemente come un remake. Dunque, o si lascia perdere fin dall'inizio (per i tanti che credono, non [...] Vai alla recensione »
Omaggio e non remake. "Altrimenti ci arrabbiamo" - diretto dai videomaker Antonio Usbergo & Niccolò Celaia (sotto lo pseudonimo di YouNuts) - mette le cose in chiaro sin dai titoli di testa quando riassume in pochi frame la vicenda del film capostipite del 1974 con la coppia Bud Spencer-Terence Hill (ancora oggi uno dei più grandi successi di tutti i tempi al box office italiano) per far ripartire [...] Vai alla recensione »
Sarebbe il reboot (rilancio) aggiornato del celebre stracult cinetelevisivo con Bud Spencer e Terence Hill. Le fondamenta erano: fisicità slapstick, opposizione dei protagonisti, amicizia e solidarietà. Dalla sceneggiatura al cast è irriconoscibile e come commedia autonoma addormenta i sassi. Fare di Edoardo Pesce e Alessandro Roja (inadeguati nelle misure) due fratelli è un errore scolastico.
Non è un remake di Altrimenti ci arrabbiamo. Eppure il titolo è lo stesso. E la trama anche. Insomma, non chiamiamolo così, ma di questo si tratta. Al posto della mitica coppia formata da Bud Spencer e Terence Hill vi sono Edoardo Pesce e Alessandro Roia, alla regia gli YouNuts! (Antonio Usbergo e Niccolò Celaia) anziché Marcello Fondato, Christian De Sica sostituisce John Sharp nei panni del "cattivone" [...] Vai alla recensione »
Tanto se ne parlò, tanto si ipotizzò, e alla fine è stato realizzato veramente un remake dei film di Bud Spencer e Terence Hill. Arriva così al cinema Altrimenti ci Arrabbiamo diretto dagli YouNuts (registi di molti videoclip e del film Netflix "Sotto il sole di Riccione") e con Edoardo Pesce e Alessandro Roja protagonisti. Il film riesce sicuramente a catalogarsi in quel genere tipico dei film dello [...] Vai alla recensione »
Carezza (Edoardo Pesce) e Sorriso (Alessandro Roia), dovrebbero ricorda- re, nelle intenzioni, Bud Spencer e Terence Hill. Anche qui c'è in ballo una Dune Buggy e uno speculatore (De Sica che sembra recitare in un cinepanettone) che gliela sottrae. A dar loro una mano, c'è la circense Miriam. Qui, ad arrabbiarsi saranno i fan, con chi ha osato partorire un sequel così brutto e noioso di un film mitico. [...] Vai alla recensione »
Ad attraversare i primi fotogrammi di Altrimenti ci arrabbiamo (2022) è una tensione palpabile, tesa non solo a codificare le regole diegetiche di un "nuovo" racconto, ma a delineare il posizionamento (iconografico, immaginario, narrativo) nei confronti del suo illustre (pro)genitore. In assenza delle corporeità iconiche di Bud Spencer e Terence Hill - e dunque delle colonne portanti su cui si strutturano [...] Vai alla recensione »
I film di Bud Spencer & Terence Hill, si sa, hanno sempre sacrificato le presenze femminili al bromance tra i due protagonisti. Ovviamente, il nuovo ... altrimenti ci arrabbiamo! - chiamiamolo pure omaggio, e non remake/reboot, per non far saltare la mosca al naso ai fan con i fucili puntati - parte da lì, figlio dei tempi, e introduce una buffa figurina di zingarella astuta e dispettosa (Mastronardi, [...] Vai alla recensione »
L'operazione di questo Altrimenti ci arrabbiamo versione 2022, fin da quando è stata annunciata, ha incontrato un ostracismo prevedibile, per quanto in fondo sterile. C'è semmai da stupirsi che il cult movie del 1974 diretto da Marcello Fondato, grande successo che lanciò la coppia composta da Bud Spencer e Terence Hill anche al di fuori del genere western, non abbia avuto nessun tipo di epigono (sequel, [...] Vai alla recensione »