Anno | 2023 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Ginevra Elkann |
Attori | Valeria Bruni Tedeschi, Danny Huston, Greta Scacchi, Riccardo Scamarcio, Alba Rohrwacher Valeria Golino. |
Uscita | giovedì 1 febbraio 2024 |
Distribuzione | Fandango |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,66 su 21 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 18 gennaio 2024
È un fine settimana di gennaio a Roma, quando un'anomala ondata di caldo si impossessa della città. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Te l'avevo detto ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 119 mila euro e 69,2 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Roma, durante un'insolita ondata di caldo... in pieno inverno. Gianna vive nell'ossessione di Pupa, la pornostar che non si è fatta scrupolo di fare sesso con i mariti delle altre. Sua figlia Mia, che si mantiene facendo la badante di un'anziana nobildonna e ha un rapporto bulimico col cibo, cerca di far rispettare alla madre l'ordine restrittivo emanato affinché non continui a stalkerizzare Pupa.
Caterina deve convivere con un altro tipo di ordine restrittivo, quello che il suo ex marito ha ottenuto per tenerla lontana dal loro figlio Max, poiché Caterina ha un passato di alcolizzata che cerca di superare grazie agli incontri organizzati in parrocchia da un prete italoamericano. Ma anche padre Bill ha la sua dipendenza, quella della droga, e l'arrivo di sua sorella Fran dagli Stati Uniti per gettare le ceneri della loro madre in un cimitero acattolico farà tornare a galla per entrambi un passato traumatico.
Alla sua seconda prova di regia dopo Magari, Ginevra Elkann racconta una rete di rapporti famigliari disfunzionali, di disturbi alimentari e di ossessioni malsane ambientato nell'ambiente sociale che conosce meglio, quello dell'alta borghesia.
Soprattutto, la regista e sceneggiatrice (con Chiara Barzini e Ilaria Bernardini) affresca un universo fortemente giudicante in cui ognuno deve sentirsi in colpa per qualcosa, e sente il bisogno compulsivo di confessarsi e di espiare. Al centro di tutto c'è un legame materno problematico e distorto, sia fra Gianna e Mila, sia fra Caterina e il piccolo Max, sia fra la defunta madre di Bill e Fran e i suoi figli, che arriveranno a commettere un gesto "sacrilego" (e lui è un sacerdote) sorprendente.
"Perché nessuno vuole che io sia felice?", lamenta Gianna, e Valeria Bruni Tedeschi si cala in lei con la sua immensa capacità di risultare (volutamente) insopportabile, mentre Pupa, interpretata da Valeria Golino con parti uguali di dolcezza e botulino, si cala da par suo nella peculiarità di una simil Cicciolina. Vedere queste due grandi attrici (e grandi amiche nella vita) incarnare questa rivalità tossica porta echi del leggendario Che fine ha fatto Baby Jane? tanto nel tono grottesco e "camp" quanto nell'alterazione fisica di una delle due protagoniste.
Altrettanto grottesco è lo scenario che circonda tutti i personaggi e che denuncia le conseguenze del riscaldamento globale in modo non dissimile da Siccità e con un analogo approccio, basato più su una vaga premonizione ("te l'avevo detto") che su una precisa messa a fuoco (perdonate il gioco di parole) del problema. Anche la bellissima fotografia di Vladan Radovic è sfarinata, inquadra un cielo malato e interni polverosi, conduce a perdersi nel buio e nell'indefinito, per non dire nel nulla. "Quanto manca?", chiederà Max a sua madre, ed è come se volesse sapere quanto manca a quell'Armageddon che la religiosa Gianna auspica per i peccati di Pupa.
Te l'avevo detto ritrae un mondo appiccicoso e obliquo, ma anche di una bellezza pittorica languida e decadente. La finzione scenica è sempre molto evidente, purtroppo anche negli scambi verbali fra i personaggi, ma Elkann mantiene una interessante febbre investigativa nei confronti dei suoi personaggi e del mondo in cui viviamo, elaborando lutti e relazioni devastanti, simpatizzando per gli irrecuperabili e condannando senza appello coloro che infliggono agli altri il proprio narcisismo egocentrico.
Elkann non rinnega il suo mondo, neanche quello cinematografico che è lo stesso di Valeria Bruni Tedeschi (l'anziana signora di cui Mila si prende cura, tra l'altro, nella vita è la madre di Valeria, Marisa Bonini, immancabile nelle regie della figlia) e che include anche Valeria Golino e Riccardo Scamarcio; allo stesso tempo ne prende le distanze, ne esplora le storture e le potenziali "mostruosità". Te l'avevo detto è più coraggioso che riuscito, meno centrato di Magari e in qualche modo "in transizione", ma si confronta con spauracchi che spaventano tutti, dalla paura di "non essere normale" a quella di finire arrostiti dall'innalzamento delle temperature - guarda caso accaduto davvero in tempi recenti. E lo fa con una cifra autoriale che si conferma profondamente personale.
TE L'AVEVO DETTO disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
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€14,99 | – | |||
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Una noia mortale. Personaggi drammatici trasformati in ridicoli burattini.....
Film pretenzioso, girato con un fastidioso filtro giallo che rende ancora meno autentiche storie di relazioni tossiche che non convincono neanche per un momento, annoiandoci per oltre novanta minuti. Bravissimi gli attori, ma se il soggetto e la sceneggiatura sono terribilmente mediocri, poco possono fare per salvare il film, che risulta, alla fine, una bruttissima copia di "Siccità " [...] Vai alla recensione »
Terribile, io che non mi sono mai addormentata al cinema, ieri sera ho rischiato di farlo!! Film noioso e insulso, non mi ha entusiasmato per niente!! Peccato perché gli attori sono bravi e anche la tematica mi aveva attirato leggendo la trama...film sconsigliato!!
La regista racconta in questo film le disfunzioni dei protagonisti. A mio parere, troppe storie vengono accennate, senza approfondire e raccontarle bene. I dialoghi sono piuttosto scontati. Nulla è messo a fuoco, scelta stilistica dettata dal gran caldo emergenziale che avvolge in una fumosa e pesante atmosfera tutto il film. Non c'è nulla da scoprire in questa narrazione, tutt è piuttosto prevedibile, [...] Vai alla recensione »
Un film nuovo sulle dipendenze e le relazioni tossiche. Attori tutti bravissimi, purtroppo Riccardo Scamarcio è comparso solo qualche minuto. Grande ritorno di Greta Scacchi con i suoi anni. Valeria Golino che non amo particolarmente si è immersa in modo eccellente nella parte di una porn star. L'intero film è stato girato con un filtro giallo sabbia per dare un senso di afa [...] Vai alla recensione »
Il secondo film da regista di Ginevra Elkann (scritto insieme a Chiara Barzini e Ilaria Bernardini) è un film corale e claustrofobico, irritante e coraggioso, che si concentra su una serie di rapporti disfunzionali e morbosi tra madri e figli imprigionati in un passato/presente melmoso. Scritto durante il lockdown del 2020, che ha notevolmente segnato la percezione della vita, del mondo e del futuro, [...] Vai alla recensione »
Se è vero che gli opposti si attraggono, la commedia non può che incontrare la tragedia in una Roma invernale soffocata da un'anomala canicola di 39°C. Così accade che ogni paradosso si annulla, e l'umana follia brucia ogni tentativo di dissimularsi in ipocrita normalità. Giocando con inequivocabili ispirazioni alla coralità altmaniana, passando dai vari Ma gnolia e Siccità, Ginevra Elkann condensa [...] Vai alla recensione »
Fa caldo, il cielo è giallo e arancione. Il sudore finto, tutto lavoro del truccatore perché siamo al cinema (di solito fanno il contrario, corrono a tamponare il minimo accenno di lucido). Non siamo in estate, a Roma, bensì a gennaio. Il clima è impazzito e neppure le persone stanno tanto bene. A Valeria Golino tocca il ruolo dell'ex pornostar Pupa, che rincorre l'eterna giovinezza a colpi di chirurgia [...] Vai alla recensione »
Certo le protagoniste del film avrebbero avuto meno caldo in quell'anomalo inverno romano dalla temperatura eccessiva, se si fossero tolte stivali, calze, foulard ben annodati sotto il mento e golfini. Ognuna di loro è già tenuto come in una morsa da comportamenti eccessivi, l'alcool, la bulimia, l'ossessione fino allo stalkeraggio, e il caldo non fa che rendere eccessivi i comportamenti.
«Perché non riesci a essere normale?». In una Roma a cui manca l'aria, assolatissima e sudata, tossica come le relazioni che la consumano, un film bulimico e impietoso, grottesco e corale: giostra (dis)umana popolata da personaggi schiavi delle loro dipendenze, schiacciati dalle proprie debolezze, irrisi da un torrido presente di metaforica e polverosa canicola.
Con "Te l'avevo detto" Ginevra Elkann si rimette alla cinepresa dopo l'esordio di "Magari" (2019), ma dell'omeopatica full immersion nell'alta borghesia romana sfuggono le motivazioni e il senso. Registrate le somiglianze dell'ambientazione con "Siccità" e "Adagio" (una Roma ancorché fuori stagione spossata da un caldo rovente), il film sembra rincorrere anche le incursioni del recente "Enea" in cui [...] Vai alla recensione »
In pieno gennaio Roma viene travolta da una anomala ondata di caldo asfissiante e appiccicoso. Un "inferno" che accende quello interiore di alcuni personaggi: Gianna (Bruni Tedeschi) è una donna ossessionata da Pupa (Golino), pornostar un tempo famosa avviata ad un declino nostalgico attutito dal botox. La figlia di Gianna, Mia, soffre di disordini alimentari.
Storie di donne come non se vedono mai. Per fortuna. Le cinque sballatissime protagoniste mandano fuori giri lo spettatore e una trama che balla senza senso tra una bulimica, una pornostar, una moglie tradita, un'ubriacona e una figlia che incontra il fratello prete e tossico. Nella stagione d'oro del cinema italiano ecco l'eccezione che conferma la regola.
C'è qualcosa che mette a disagio nel nuovo film di Ginevra Elkann, Te l'avevo detto, presentato alla Festa di Roma, da oggi in sala. E non solo per l'attualità climatica della capitale immersa a Natale in un calore che si fa sempre più violento, un po' come accade già in questo strano inverno senza inverno, trasformando la città in un'allucinazione i cui contorni sfumano nel giallo-arancio-rosso polveroso [...] Vai alla recensione »
Con Te l'avevo detto, sua opera seconda, Ginevra Elkann torna frugare nel tessuto a lei congeniale delle dinamiche familiari, imbastendo un girotondo di vite nella cornice di una Roma invernale, aggredita da un'anomala, soffocante ondata di calore. In scena la compulsiva Gianna (una Valeria Bruni Tedeschi di tragicomico isterismo), posseduta dall'ossessione di vendicarsi della pornodiva Pupa che a [...] Vai alla recensione »
Come nel discreto esordio Magari, si avverte anche in quest'opera seconda di Ginevra Elkann, fin dal titolo, un senso malmostoso di rimpianto e d'insoddisfazione di sé e delle proprie origini. Per inciso, comune ad altri film della gioventù dorata del cinema italiano ora in lancio (spesso con Lorenzo Mieli produttore), quella cioè che «Roma nord era il Vietnam», ma qui più gozzinianamente ripiegata [...] Vai alla recensione »
Siamo a Roma. È un fine settimana di gennaio, e dalle finestre delle case si vedono ancora le luci degli alberi di Natale. Ma i segni di normalità finiscono qui: la città è soffocata da un'ondata di caldo anomala, le temperature raggiungono e ben presto superano i 30°, e questo clima di apocalisse grava sulle vite e sulle storie dei personaggi che si muovono tra ansie millenariste, dipendenze da alcol [...] Vai alla recensione »
Distopia, distopia e ancora distopia. La Festa del Cinema di Roma, quest'anno, sembra quasi divenire un raccoglitore per lungometraggi dedicati a questo genere cinematografico, ma la verità è che l'umanità ha paura e gli autori della settima arte non fanno eccezione. Te l'avevo detto, di Ginevra Elkann, è ambientato in una Roma inquietantemente simile a quella che si inizia a prospettare per il nostro [...] Vai alla recensione »
Come si costruisce una personalità cinematografica? Non una professione nel cinema, né un gusto per il cinema. Una personalità, un modo di stare nel cinema dentro e fuori, insieme. Ginevra Elkann l'ha fatto, prima, appassionandosi ai film. Poi studiando regia. E, dopo ancora, da produttrice e distributrice (con Good Films), organizzando il suo catalogo con un'attitudine quasi da collezionista, radicandosi [...] Vai alla recensione »
La crisi climatica al centro dell'ultimo lavoro di Ginevra Elkann resta sapientemente sullo sfondo delle intricate vite dei numerosi protagonisti, in una Roma calda e caotica durante il periodo natalizio: d'altronde, nulla poteva essere più attinente in un Ottobre romano (e non solo) così caldo ed estivo. E così, l'intelligenza mostrata dalla Elkann in questo Te l'avevo detto è proprio quella di farci [...] Vai alla recensione »
Dopo Magari, Te l'avevo detto: di nuovo un titolo che rispecchia un comune modo di dire, di nuovo un affresco corale, trasferito dalla crepuscolare cornice di un mare autunnale all'incandescente cornice di un inverno romano dove la temperatura ha raggiunto valori estivi e continua implacabilmente a crescere. Potrebbe sembrare la premessa per un film di fantascienza, ma nell'opera seconda di Ginevra [...] Vai alla recensione »
È un fine settimana di gennaio a Roma, quando un'anomala ondata di calore si impossessa della città. Di pari passo al continuo aumento delle temperature, crescono ansie e nevrosi di alcuni cittadini. Gianna (Valeria Bruni Tedeschi) è un'invasata religiosa ossessionata da Pupa (Valeria Golino), una pornostar in declino che ha vissuto il proprio momento di gloria negli anni '80 e adesso è tutta botox [...] Vai alla recensione »
Il nostro pianeta si sta ribellando. Basta volgere lo sguardo verso il cielo oppure al termostato. O anche ai telegiornali, che ogni giorno annunciano notizie riguardo catastrofi ambientali. Terremoti, alluvioni, aridità. Le coltivazioni soffrono, i mari sono pieni di plastica. Qualcosa sta cambiando, ma quand è che abbiamo iniziato ad esserne così indifferenti? O peggio ancora, a non accorgercene? [...] Vai alla recensione »
Un film d'autore in assenza d'autore. Non potremmo meglio definire Te l'avevo detto, opera seconda di Ginevra Elkann, che dopo la prima a Toronto arriva alla Festa di Roma, sezione Grand Public. Non funziona quasi nulla, eccetto gli attori, generosamente bravi e irrimediabilmente sprecati. La spericolata e pericolosa Gianna (Valeria Bruni Tedeschi) persegue la pornostar cicciolinesca che le ha rubato [...] Vai alla recensione »
Anche quest'anno il caldo, in Italia, ha toccato punte da record. Come sarebbe se le temperature infernali di luglio e agosto si riproponessero nel mese di gennaio? A immaginarlo è Ginevra Elkann nel suo nuovo film (il suo secondo dopo l'autobiografico Magari ), che immerge una serie di personaggi in una Roma dove si registrano 50 gradi a Natale, mentre i loro problemi (ne hanno di seri, ciascuno a [...] Vai alla recensione »